Rossella Squillace
“Non viaggio per fuggire dalla vita, viaggio perché la vita non mi sfugga”. Se dovessi riassumere il mio spirito più profondo e puro, lo farei con queste parole, che un giorno forse mi tatuerò per portarle sempre con me e ricordami della natura nomade che il fato mi ha regalato. I miei movimenti migratori hanno toccato tutti e quattro i punti cardinali: da sud a nord, da est a ovest, e poi di nuovo in rotta verso il nord, ancora più su, lì dove esiste una sola stagione, dove il cappotto è la tua seconda pelle, e l’uscire in bici con ombrello e raffreddore è uno stile di vita. Che sia per studio, per passione o per lavoro la ragione più intima è sempre la stessa: l’amore per le culture diverse. L’idea di spostarmi senza sosta e intraprendere rocambolesche avventure in un paese diverso da quello natio mi emoziona come un bambino in un Toys Center! E così ogni giorno chiudo gli occhi e prego affinché questa non sia la mia ultima tappa, affinché possa vivere nuove esperienze in altri posti, ancora più lontani ed esotici, perché è la cosa che più mi rende viva, che mi stampa il sorriso in faccia da quando il sole splende fino al calar della notte e che … mi fa sentire a casa!