15 minuti di silenzio
Chi sono
Chi sono
Pamela, 45 anni, milanese di nascita, isolana d’adozione. Yogini appassionata, mamma e moglie, sorella e amica, scribacchina per passione, neo blogger per diletto. Dopo una vita (quasi) intera passata a Milano a lavorare nel mirabolante mondo della moda, un bel giorno io e mio marito abbiamo impacchettato casa (bimba compresa) e ci siamo trasferiti a Las Palmas, Gran Canaria (e la moda mi ha seguito anche qui … !). Amo vivere al mare ma nel mio cuore c è la montagna. Divoro thriller e romanzi storici e farei carte false per il sushi. Mi piace molto viaggiare – il Sud Est asiatico è il mio posto nel mondo – e il mio sogno nel cassetto è invecchiare a Ko Panghan, sulla spiaggia di Haad Rin, mentre scrivo il best seller dell’anno. (quale sia l’anno lo deciderò poi …). Filosofa nell’anima e cervellotica nel cuore, raccolgo, racconto e condivido fatti e pensieri della mia vita di espatriata. Dalla metropoli della Madonnina, all’isola che, se guardi bene sul mappamondo, veramente c’e’. Non ho una frase o un motto che descriva il mio pensiero. Forse perché di pensieri ne ho tanti e tutti continuamente in movimento. O forse perché tanto “quando pensi di avere tutte le risposte, arriva la vita e ti cambia le domande …” (Grazie Charlie Brown) bolledisalsedine
6 Commenti
Quel sottile senso di anonimato che regala la solitudine expat è la Libertà. Non c’ libertà senza solitudine e non c’è solitudine che non racchiuda anche una buona dose di libertà, per fortuna aggiungerei. Sono stata molto sola da giovanissima e sempre certa di una cosa: non c’è crescita personale senza solitudine. Difficile quando si è molto giovani evolversi e crescere in coppia. Per crescere è necessario fare esperienze, muoversi e adattarsi e da soli lo si fa meglio. Da adulti è diverso, la solitudine non ci fa evolvere ma implodere . Comunque è decisamente utile parlarne, condividere e sconfiggere tutti i mostri che si porta appresso.
Grazie per il tuo commento, che condivido in pieno. Il lato “oscuro” e difficile è sempre necessario.
Faticoso ma necessario.
Questo articolo cade a pennello, ora che mi sono trasferita da una nazione a un’altra. La tua amica dice cose belle, questo senso di anonimato può darti la possibilità di ricominciare, o di cancellare o sviluppare parti di te. Sei tu e basta. Da un altro, ah che brutto quando sei appena arrivata in una nazione nuova, non conosci nessuno e magari non sai che neanche la lingua. Però sì, concentrarsi su se stessi può aiutare. Spero.
Intanto … in bocca al lupo!
Ti capisco perfettamente … è mooolto dura. E il lavoro da fare e’ immenso. Come scrivevo, non ho soluzioni anti-solitudine ma magari solo una chiave di lettura che forse può aiutare ogni tanto … Un abbraccio!
Che post profondo… Pamela anche io ti capisco e ti ammiro per questo salto che tu e la tua famiglia avete fatto… ti dico una cosa: non sarà mai facile. Mai più facile come lo era prima. Sarà un sfida continua e ti sentirai spesso sola… ma questo ti renderà forte… e presto, invincibile. Fidati di me. E ti dico un altro segreto… sai qual è la cosa più bella di diventare invincibili? Circondarti di altre persone invincibili! Pochi, con tempo e pazienza, ma buoni!
In più Devi pensare che, in ogni caso, a casa tua puoi sempre tornare, o puoi cambiare ancora posto fino a trovare quello che ti fa stare bene. Un abbraccio forte!!!
Ilaria … sei un tesoro. Il resto già te l’ho detto 🙂
Un abbraccio