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5 consigli per chi vuole trasferirsi a Berlino

di Agnese D´Alfonso

5 consigli per chi vuole trasferirsi a Berlino

Forse non è il periodo più adatto a cambiamenti radicali, ma in caso aveste in mente un trasloco e stiate pensato proprio a Berlino, ci sono un paio di cose che conviene sapere, prima di fare le valigie. Io vivo qui da più di due anni, quindi ci sono passata e ho conosciuto molte altre persone in questa situazione, perciò fidatevi di me.

Ecco i miei 5 consigli per chi vuole trasferirsi a Berlino.

Non starò ad entrare nel merito di questioni specifiche o, al contrario, troppo ovvie: vi ho già detto come trovare casa e quanto sia importante studiare il tedesco, quindi non perdiamo tempo:

1. Evitate come la peste i gruppi Facebook

I social sono una risorsa preziosa, sotto vari punti di vista, ma fin troppe volte mi è capitato di leggere domande del tipo “sto pensando di trasferirmi a Berlino, com’è la situazione lavorativa, me lo consigliate?”

Un branco di sconosciuti dovrebbe dirvi che fare della vostra vita? Come fate a sapere che tipo di situazione e affidabilità ha chi vi risponde? Andate sui portali di lavoro, scandagliate le offerte nel settore che vi interessa, fatevi un’idea concreta delle opportunità e delle competenze richieste e affidatevi ai gruppi solo per chiedere supporto su questioni più specifiche, logistiche oppure organizzative.

2. Arrivate qui con una mente aperta

Berlino ha i suoi lati negativi – come ogni altro posto – ma molti positivi e tra questi il fatto di essere una città vivace ed internazionale. Se volete veramente apprezzare la vita qui, dovrete essere preparati ad entrare in contatto con culture e mentalità molto diverse dalla vostra. Qui è del tutto normale essere poliamorosi, molta gente si dedica all’arte e fa una vita non convenzionale e si parlano tutte le lingue del mondo. Questo ovviamente non significa che dobbiate perdervi nella mischia o adeguarvi o cambiare. Però, per apprezzare al meglio la città, vi aiuterà osservarla con uno spirito curioso e divertito, cercando di non scandalizzarvi e di non mettere etichette – le finireste nel giro di poco.

3. Imparate ad apprezzare i divertimenti all’aperto

Berlino non è una città formale, di conseguenza anche il modo di divertirsi spesso passa per una birra al parco o un caffè da asporto da consumare insieme durante una passeggiata. Ci sono anche bei locali, ma di base qui è normale affrontare la socialità senza tanti fronzoli, se così si può  dire. Io, personalmente, amo molto andare per ristoranti, anche ricercati, e all’inizio ho faticato non poco ad adattarmi a questo aspetto. Però questo modo di vivere la socialità toglie un sacco di pressione.

4. Certe cose sono semplicemente diverse dall’Italia, fatevene una ragione

Qui gli uomini non offrono la cena e non vi vengono a prendere, le donne non indossano tacchi ad un appuntamento, in casa le scarpe si tolgono, il pranzo si può consumare a qualunque ora e magari accompagnato da un cappuccino, a Natale si regalano biscotti e si accendono candele, per il compleanno (o altre occasioni speciali) si invitano gli amici per un tranquillo Kaffee und Kuchen (caffè e torta). Giusto per darvi una carrellata totalmente random. E sì, il clima e il cibo sono diversi dall’Italia. Non c’è molto da fare a riguardo: ci sono negozi, ristoranti e supermercati dove potrete trovare prodotti italiani, ci sono molti connazionali che potrete frequentare per continuare a parlare la vostra lingua e coltivare le vostre tradizioni, ma non siete più in Italia, avete scelto di vivere in una metropoli europea e sarebbe molto limitante vivere nella perenne nostalgia – come purtroppo accade a molti qui.

5. Cercate la bellezza, anche se si nasconde bene

Non mi riferisco soltanto a un fatto estetico: Berlino evidentemente non è Parigi o Roma, ma ha una sua bellezza. Mi riferisco a un discorso più generale: qui vi capiterà di vedere molte scene crude. A differenza dell’Italia, qui si vedono molto spesso persone ridotte ai margini della società, in condizioni disumane, chiedere l’elemosina in metropolitana o vivere in strada. Mi è successo di vedere qualcuno fare i bisogni in mezzo alla strada in pieno giorno o di vedere persone non più sane di mente andare in giro urlando e facendo scenate nell’indifferenza generale. Non c’è molta cordialità e di certo l’allegria non è la prima caratteristica che viene in mente pensando a Berlino. Però c’è la gentilezza e quando al vostro arrivo chiederete informazioni perché non conoscete ancora bene la città, vi sentirete spesso dire “Willkommen in Berlin!”

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