Accademia, questa sconosciuta
La passione è importante ma non basta.
Non aspettatevi plausi di alcun genere.
Spesso avere un piano è la peggiore delle idee possibili.
Suppongo che, a questo punto, vi sia sorta spontanea una domanda: “Ma chi te lo ha fatto fare, se ti lamenti così tanto?”
A pensarci bene, veniamo permanentemente bombardati con messaggi quali “non mollare mai”, “arriva sino in fondo”, “non darti per vinto”.
Chi sono
3 Commenti
Ciao Samanta, da laureanda magistrale ti mando tutta la mia solidarietà.
Continua a fare quello che stai facendo con passione, che è il vero nutrimento per l’anima. 🙂
Come ti capisco! Il dottorato è stato la mia vita per quasi 4 anni – anni di solitudine e di autonomia, dato che il mio relatore si trovava all’estero e serviva a poco e niente – ma, a tesi consegnata, sono arrivati i problemi e ancora oggi, a più di un anno dalla consegna, ancora non so se questo benedetto titolo arriverà mai. Ormai me ne sono fatta una ragione purtroppo!
capisco. a suo tempo io ero sino stata licenziata dal dottorato alla facolta di economia a trieste…va bene cosi.