L’amicizia in espatrio
Mauritius è per tanti Expat solo una terra di passaggio. In tanti rincorrono il sogno di vivere su un’isola tropicale, con l’illusione che basti una palma come compagna di vita, per raggiungere la felicità. Arrivano qui con entusiasmo ma, a volte, dopo poco tempo sono costretti a ripartire, spesso non per propria volontà.
Qualcuno va via invece per scelta, perché se ne scoprono le difficoltà. Ma c’è anche qualcuno che ogni tanto si ferma più a lungo… come sta accadendo anche a noi (ma questa è un’altra storia).
Questo pezzetto di terra di circa 2.000 km2, più che altrove nel mondo, vede tutti gli anni trasferirsi e andar via tantissima gente di diverse nazionalitá. Si arriva spesso con contratti internazionali a tempo determinato o opportunità di lavoro per aprire delle proprie attività. In certi casi, capita che i permessi vengano recessi in anticipo, perchè non è andata bene; in altri, invece, che alla scadenza vengano prolungati.
C’è chi rimane perché il proprio business è un’idea vincente, ma c’è anche chi scappa via da questo isolamento geografico e da questa tranquillità, che non tutti finiscono per apprezzare.
Tanti la scelgono come meta dove vivere dopo la pensione, o semplicemente sono benestanti che vogliono godersi la vita senza troppo stress. Non male un paese tropicale, con un clima sempre mite, che ti offre una buona qualità di vita, partite a golf, mare, spiagge ed infradito ai piedi tutto l’anno.
Ma un trasferimento, ovunque esso sia, ti cambia profondamente la vita.
Il cambiamento ti porta a crescere, ad aprirti a nuove culture e tradizioni. La tua capacità di adattamento dimostrerà quanta forza interiore tu abbia e, dovunque si scelga di andare, si avrà sempre bisogno di un amico con cui condividere la quotidianità. Gli amici veri li hai lasciati nel luogo da cui sei partito, dove avevi le tue radici, quindi avrai bisogno di trovarne di nuovi.
In questi 5 anni qui ho avuto modo di conoscere tanta gente. Quando si arriva in un paese dove non si ha nessun riferimento, si cerca di vincere la solitudine proprio circondandosi di chiunque giri intorno alla tua nuova vita. Più parli bene la lingua del paese in cui ti trovi (nel caso di Mauritius l’inglese, il francese ma anche la lingua locale che è il creolo), maggiori saranno le possibilità che queste conoscenze si possano approfondire. E ovunque andrai nel mondo troverai sempre dei residenti italiani con cui rimpiangere e criticare l’amata madre Patria.
Con il tempo capirai che sono pochi quelli che avrai la fortuna di chiamare amici. Pochissimi quelli che diventeranno, a tutti gli effetti, la tua nuova famiglia. Saranno invece molti quelli che perderai per strada.
Negli anni è stato davvero doloroso dover salutare proprio alcuni degli amici con cui si era creato un legame forte.
In fondo erano persone che si conoscevano da poco tempo, che sarà mai? Si potrebbe pensare.
Invece, è stato enorme il dispiacere di non poter più rivedere quelle facce diventate in poco tempo cosi familiari.
Amicizie nate da adulti e forse per questo più consapevoli, cresciute rapidamente ma interrotte presto, spesso appena il tempo di affezionarsi.
Sagome, occhi e sorrisi che sono stati compagni di lunghe serate piene di parole, di risate ed emozioni davanti ad un buon bicchiere di vino, di silenzi pensierosi guardando un tramonto. Braccia aperte per uno sfogo nei momenti di rabbia, conforto in quelli carichi di solitudine. Compagni di allegria ed euforia da bollicine, per un brindisi al nuovo anno, o semplicemente, alla casualità della vita che è stata artefice di quell’incontro così importante. Spalle su cui appoggiarsi in momenti difficili, quando le lacrime scendevano per la nostalgia di qualcosa o qualcuno lasciato in Italia, o per eventi improvvisi da gestire a distanza.
Individui conosciuti per caso, ma che in poco tempo, per quell’alchimia che solo l’amore e l’amicizia riconoscono, diventano dei punti di riferimento importanti. Senza i quali, quel vuoto lasciato dalla tua vita prima dell’espatrio, per quanto partire sia stata una scelta, sarebbe stato difficile da colmare.
Diventa dura accettare che quel tesoro trovato per caso uscirà dalla tua vita all’improvviso e velocemente, allo stesso modo di come c’era entrato.
La nuova strada intrapresa li porterà altrove, spesso molto lontano da dove sei tu.
Si volta pagina tutte le volte, ma ti consola sapere che ormai, si ha la fortuna di poter mantenere anche con loro i contatti, con estrema facilità.
Grazie alla tecnologia che ha facilitato ogni cosa negli anni passati, quando sei stata tu a lasciare gli amici, i colleghi, famigliari, vicini e tutta la tua vita precedente, nel giorno della tua partenza. Merito anche dei social media. Ti tengono aggiornata sul tempo che passa, le carriere, i figli, i cani che sono come figli, i viaggi, i momenti di gioia e di tristezza di chi non hai più accanto nel tuo quotidiano.
La verità è che la tua vita grazie all’espatrio si fa sempre più ricca di nuove esperienze, ma anche sofferente, per tutte quelle rinunce con cui impari a convivere. Nel tempo impari a soffrire in silenzio perché devi accettare che ti stai perdendo tanto di quelle vite così importanti, ma sempre troppo lontane.
Persino rassegnarti alla morte improvvisa di qualcuno, che non hai nemmeno avuto la possibilità di salutare.
Tutte quelle persone che sono andate via in questi anni per vivere altrove le loro vite, hanno lasciato incredibilmente, pur nella brevità di alcuni rapporti, un ricordo e un segno profondo dentro di noi.
Si sente forte la mancanza di quei momenti di condivisione, l’aver perso nel tuo quotidiano qualcuno con cui c’era empatia e affetto sincero, aggiunge valore a quei piccoli scambi di affetto, che non erano affatto scontati.
Senza drammi e con accettazione ci si augura, tutte le volte, di incontrarsi ancora, da qualche altra parte del mondo. A volte con alcuni è anche successo, vacanze programmate nello stesso periodo per il solo piacere di rivedersi; ed è stato davvero bello come se il tempo si fosse fermato.
Così c’è chi in questi anni è tornato in Italia, e chi si è trasferito per lavoro altrove: Dubai, Kuwait, Cina o Sud Africa… E il prossimo chi sarà? Forse saremo noi stessi a ripartire, e questa volta, ci sarà qualcun altro che soffrirà perché ci vedrà andar via.
Tutte le volte sarà così.
Ogni espatrio ti lascerà il vuoto di chi hai dovuto salutare, con la consapevolezza che qualcosa di nuovo e di buono arriverà.
Chi parte è motivato dalla voglia di cambiamento, e spera che questo avvenga prima possibile, spesso per superare la delusione che si sta vivendo o per l’entusiasmo di ricominciare da un’altra parte.
Chi rimane invece si sente abbandonato.
Si impara, negli anni, a voler vedere gli addii come degli arrivederci, sebbene la possibilità che ci si riveda a volte è alquanto improbabile. Ci si rivedrà magari su uno schermo, e questo dovrà bastare.
In una piccola realtà come Mauritius il Covid-19 sta causando (come ovunque nel mondo) grandi problemi economici, soprattutto nel settore del turismo. Tanti sono quelli che stanno andando via in questo momento, con quegli unici voli di rimpatrio che sta operando la compagnia di bandiera. Tanti altri hanno perso il lavoro da un giorno all’altro. Nei prossimi mesi sarà addirittura peggio, se il settore alberghiero e della ristorazione non avranno una ripresa. Tanti stranieri che non possono avere aiuti economici dal governo, andranno via in cerca di altre opportunità.
Chi sarà il prossimo a partire, a chi dovremo dire addio?
La nostra anima viaggiatrice ci regalerà sempre la speranza che le distanze non ci impediranno di abbracciare qualcuno con cui si ha un legame importante. È cosi del resto tutte le volte. Tornando in Italia per le vacanze, la tabella di marcia si fa sempre serrata per conciliare famiglia e vecchi amici. Affetti che nel tempo sono stati scremati perché le difficoltà del vivere a distanza non si comprendono fino in fondo e si travisano a volte le ragioni di silenzi e di lunghe pause. Ma molti rimangono i pilastri portanti delle nostre esistenze anche adesso che si vive lontano. Basterà un sorriso o uno sguardo per ritrovarsi.
Torneremo a viaggiare e rivedersi sarà il pretesto per preparare le valigie, visitare un Paese nuovo o rivedere posti in cui si è già stati. Non sarà mai importante il dove ma il quando.
Ogni occasione sarà buona per incontrare un vecchio amico, ma anche uno di quelli nuovi, diventato rapidamente il pezzo di quel complicatissimo puzzle, che è la vita di un espatriato.
Chi sono
5 Commenti
Ciao Danila,
mi ritrovo completamente in ciò che hai scritto. Ogni amicizia nata in espatrio non è altro che un tassello, e spesso sono proprio le amicizie (o gli amori) più recenti a rivelarsi le più importanti: non contano gli anni di conoscenza, ma l’alchimia che si crea e ciò che si è condiviso. Esperienze che ho vissuto spessissimo!
Ciao Chiara, sono contenta che tu condivida il mio pensiero,il fattore caratteriale è determinante per aprirsi a sconosciuti e anche una buona dose di fortuna..ma quando si ottiene il binomio perfetto gli incontri diventano speciali!
ciao Danila
Concordo con tutto quello che hai scritto , la vita a Bali è molto simile a quella di Mauritius , un andare e venire di gente continuo , è difficile per un expat crearsi nuove amicizie ma per fortuna succede e quando li vediamo andare via , lasciano un gran vuoto ma anche tanti bellissimi ricordi .
un abbraccio amica tropicale
Bru
Ciao Cinzia,
mal comune mezzo gaudio, sofferenze e gioie comuni.
Un abbraccio a te da isola ad isola!
Tutto vero.
Tutto proprio così.
Adattamento e forza interiore, come dici tu.