Arequipa, Arequipa…gridava uno dei haladores al terminale dei bus di Cusco.
Era il 25 dicembre, eravamo in due ed eravamo ultra stufi del freddo e della pioggia di Cusco.
“Allora lo compriamo sto’ biglietto e facciamo Natale in bus?”
La faccia di colore blu del mio compagno parlava da sola: portami via di qua.
“Resisterai a 10 ore di autobus?”, chiedo a lui, ma anche per dare coraggio a me, che non amo i viaggi in bus. Il poveretto contraccambia con uno sguardo congelato, quasi al punto di ipotermia.
Ore 7 di sera del 25 dicembre: si parte allora.
Non conosciamo Arequipa, però sappiamo che il clima e più mite.
Inoltre, gli Arequipenos sono molto educati, cordiali e orgogliosi della loro bellissima città. Sono conosciuti come quelli che danno il meglio di se stessi nell’ accogliere gli stranieri.
Il viaggio è ovviamente lungo, si passa per Juliaca, lungo il lago Titicaca e poi si scende verso il mare.
A 2 ore dal mare c’e Arequipa, la città ai piedi del vulcano Misti.
Arriviamo all’alba, le cime dei suoi 3 vulcani (Misti, Chancani e Picchu Picchu) ci danno il benvenuto. Sembrano sorriderci. Siamo contenti, siamo arrivati.
Scendendo dal bus al terminal notiamo subito la musica classica di sottofondo: che piacere, sembra di stare in Europa!
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare in centro. Normalmente i centri delle città peruviane non brillano per pulizia e ordine, ma Arequipa e un altra storia. Arequipa pare Salisburgo!
Arequipa brilla di bellezza, ordine, armonia.
E’ conosciuta come la città bianca, perché tutto il suo centro storico è costruito con una pietra bianca chiamata sillar.
E poi c’e la cattedrale, un meraviglioso presepe a misura umana e, ancora una volta, sempre musica classica come sottofondo.
Di prima mattina visitiamo la Iglesia della Compania, solo perché è aperta. Anche li c’e un presepe, ma di quelli belli, quelli che mi piaceva vedere da bambina, quelli con l’acqua che corre e altri movimenti.
Sorrido, sono grata di essere qui e vivere questa sorpresa. Haylli Arequipay, come si dice da queste parti.
Quest’ anno sono riuscita a trovare il Natale in Perù.
Chi sono
1 Commento
Deve essere una città carinissima! Prima o poi devo venirci, in Perù. E fare anche un salto in Cile che mi incuriosisce