Home Asia India Susanna – Delhi
di Katia

Ho 36 anni e sono napoletana
Nel 2011, ci sono stati due eventi che hanno poi segnato la mia vita…una relazione finita dopo anni di convivenza, ed un viaggio in India con una coppia di amici.
Beh, anche io dovevo farlo in coppia se non fosse che qualche settimana prima della partenza la mia coppia è “scoppiata”. Quel primo viaggio in India mi è rimasto nel cuore. Non so se il mio stato d’animo – ero piena di rabbia più che di tristezza – abbia in qualche modo influenzato le scelte che ho poi preso in futuro, fatto sta che è stato un viaggio stupendo, tanto che poi ho lasciato tutto e sono partita definitivamente.
Vi dirò che nella mia vita sono sempre stata una “timorosa”…di essere incapace, non ho collezionato fallimenti…molto peggio! NON CI HO NEANCHE PROVATO! Avevo una valigia piena di sogni, altro che cassetto, e l’ho riposta nell’armadio senza neanche tirarla fuori.
A 34 anni suonati, qualcosa è cambiato….A due anni dal quel viaggio in India, due anni nei quali lavoravo come una matta per pagare le spese dell’appartamento che condivisi con il mio ex, due anni nei quali il massimo del divertimento per me era tornare a casa il venerdì e spararmi pizza e birra davanti alla TV, due anni che, di contro, mi hanno insegnato che non devo avere paura di provarci, che non solo provarci e non riuscire è “umano”… ma che posso anche “farcela”.
Da 13 anni lavoravo presso uno studio legale come segretaria (tuttofare più che altro) ed ultimamente la situazione che si era venuta a creare era diventata insostenibile ma ancora una volta il timore di non trovare un altro lavoro, o di riuscire a mantenersi stava per bloccarmi, complice anche la crisi economica di questi anni. Poi mi sono detta: non ho una famiglia mia, non ho una casa di proprietà, non ho un lavoro che mi soddisfa. La mia vita adesso mi sta stretta? Dato il preavviso in ufficio (6 mesi di quasi inferno), quello al padrone di casa, prenotato il volo e chiesto un visto turistico per sondare il terreno. Trascorrevo le ore su internet alla ricerca di informazioni su come si vive in India, cosa sapere, cosa aspettarsi..scrissi anche ad una ONG molto nota per offrire una collaborazione a titolo gratuito pur di restare in India….non ho neanche ricevuto risposta. Intanto aprii un blog in cui parlavo di India, della mia esperienza di viaggio in questo paese meraviglioso, pieno di contasti,colori, persone stupende….
Un giorno mi arriva poi una telefonata dall’India. Dall’altro capo del telefono non solo parlavano italiano, ma avevano un accetto vicentino!! Il titolare di un agenzia di viaggi voleva fare due chiacchiere con me e, alla fine della chiacchierata, mi ritrovai con una proposta lavorativa! Ecco, avevo trovato lavoro prima ancora di partire!
Premetto subito che, avendo già richiesto un visto turistico, una volta a Delhi, non mi sono permessa di lavorare quando mi sono recata lì, perché vietatissimo dalla legge. Ma, per un paio di mesi, ho frequentato i locali dell’agenzia di viaggi per capire in cosa consistesse questo lavoro, il loro metodo, per entrare in contatto con il datore di lavoro, con i colleghi, imparare ad apprezzare il chai, apprendere il significato di pazienza, assaporare i primi piatti indiani fatti in casa… ecc ecc
Questo è il racconto del mio primo impatto con l’India da espatriata , spero di non avervi annoiato troppo e che vi farà piacere seguire la mia avventura in India, iniziata ormai due anni fa. Per me sarà un piacere condividere gioie e dolori della mia strampalata vita a Delhi, un paesino di 21 milioni di abitanti…

Phir milenge (ci vediamo)

http://susindia.it/

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