Per arrivare in alto, bisogna partire dal basso A Londra il lavoro non manca. Nonostante la crisi economica, nonostante sia piena di nostri connazionali e giovani provenienti da tutto il mondo, in…
Giada Bucchi
Giada Bucchi
Mi presento, mi chiamo Giada Bucchi e sono nata a Roma nel 1990. Sono una persona molto istintiva e nelle mie scelte, uso sempre il cuore, consapevole del fatto, che nella vita, non bisogna avere rimpianti . Non mi interessa fare la scelta “giusta”, voglio fare la scelta che mi rende felice, anche se per il mondo intero, è sbagliata. Nella vita ho due grandi passioni: la prima ovviamente è viaggiare e la seconda è leggere. Credo che siano due passioni diverse, ma complementari. Leggere è un po’ come viaggiare, ti permette di vivere, attraverso le pagine di un libro, in altri luoghi, affascinanti e sconosciuti e di vivere esperienze sempre nuove. È stato il primo modo che ho usato per viaggiare. Il mio spirito ribelle e avventuroso, ha fatto capolino in me fin dall’adolescenza e per placarlo, cercavo rifugio nella lettura, che mi permetteva paradossalmente di “viaggiare”, pur non muovendomi di casa. Non provengo da una famiglia di “viaggiatori” e non so da chi ho ereditato questa passione, ma viaggiare è la cosa che amo di più. Sono cresciuta in un paese di provincia, vicino Roma e, nella vita, ho fatto tanti lavori diversi, per avere fin da subito un indipendenza economica. Ho lavorato per quattro anni, in una casa di riposo per anziani, ma la vita monotona e immersa nella comfort zone, non faceva per me. Seguire la strada battuta da milioni di persone, quella dell’avere un lavoro fisso, comprare casa, trovare un fidanzato e mettere su famiglia, non è tra i miei sogni, almeno per ora. Fino a quando la mia voglia di “sistemarmi” non sarà grande come quella di fotografare balene in Nuova Zelanda, o pregare con i monaci buddisti in Nepal, non voglio farlo. Voglio una vita fatta di avventure, di esperienze nuove. Così, a 28 anni, ho deciso di abbandonare una vita sicura e un contratto a tempo indeterminato per trasferirmi a Londra. Ho scelto Londra perché è una città che non ti annoia mai, perché è frenetica, è aperta, è attiva. La conoscevo già, ci ero stata nel 2016, lavorando come ragazza alla pari e mi era piaciuta profondamente. Non so dove la vita mi porterà e, non mi piace fare programmi a lungo termine. Voglio scrivere la mia vita giorno per giorno, con la consapevolezza, che tutto ciò che farò e sarò, lo avrò scelto io.
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