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Barcellona, una donna.

di Caterina Barcellona
barcellona-donna-felice

donna-modaBarcellona non ha età.

A volte la si scambia per una ragazzina scappata da scuola, altre si viene colpiti dal sottile ricamo di linee che l’esperienza le ha disegnato sul volto.
Le frizzanti lentiggini sulle guance sembrano il risultato della mano soddisfatta di un artista che, con ingegno, ha scosso il pennello per togliere l’eccesso di colore, schizzando la tinta sulla tela bianca della pelle.
I capelli sciolti, di colore castano ramato, sono ricci e abbondanti.
Ogni tanto si illuminano di riflessi rossi, ricordando il sole al tramonto che si addormenta sul mare.

Racchiusi da un sipario di folte ciglia scure, gli occhi cerulei brillano curiosi.
Barcellona è alta e slanciata, con ossa grandi e robuste.

Sagrada famiglia

Spesso si è sentita definire un maschiaccio.

Quando era più piccola si arrabbiava se i bambini della classe la escludevano dai loro giochi allegando come giustificazione che fossero “cose da maschi”.
A Barcellona non interessavano né il vestitino a fiori e nemmeno il sandaletto colorato: amava invece sporcarsi di fango per parare un gol o per raggiungere il traguardo di una gara di corsa.

Ha sempre stretto amicizia con molta facilità, grazie ad una personalitá solare e estroversa.

Negli anni peró ha imparato a dire dei No e a prendere le distanze.

Non ha mai sopportato le prepotenze. Spesso ha alzato la voce quando nessuno aveva il coraggio di farlo per difendere chi aveva troppa paura di farsi sentire.

Tuttora non riesce a stare zitta, le piace dire la verità anche quando sa che sarebbe meglio inzuccherarla.

Chi la conosce sin da quando era bambina si sorprende di queste repentine prese di posizione e la accusa di essere cambiata, di non essere più la Barcellona carina e affettuosa di un tempo.

Io credo invece che sia sempre lei, talmente autentica da non doversi nascondere dietro nessun sorriso di circostanza.

Barcellona rimane sé stessa: ride, corre, beve una birra con gli amici.
Convive con la propria metà piú buia che anela il silenzio, rintanandosi in un angolo con un libro per contemplare il passaggio degli attori del mondo.

La si puó scorgere aggirarsi guardinga, infiammando con lo sguardo chiunque le si avvicini troppo e invada il suo spazio vitale, di cui è molto gelosa.

Notte a Barcellona

Nonostante questi aspetti un pò piú cupi del suo carattere, Barcellona è molto amata.

L’hanno sempre cercata, voluta e desiderata tutti.

E lei si è concessa, spesso, c’è chi dice troppo.

Alcuni la accusano di essere stata così disponibile da lasciare che si prendessero gioco di lei.

Altri la descrivono come una ragazza facile e si vantano di averne goduto senza impegnarsi troppo, per poi gettarla via come un oggetto già consumato.

A costoro non interessavano le sue risate o il suo essere cosí incredibilmente brillante.

Era solo il suo corpo che volevano, come chi scarta l’involucro di un pacchetto troppo velocemente, senza accorgersi che il vero gioiello è rimasto sul fondo, nascosto sotto i nastri luccicanti.

Barcellona si difende affermando che non è mai stata una vittima: chi ha usufruito di lei lo ha fatto grazie al suo permesso.  Quando ha deciso che era stanca di questi vampiri “mordi e fuggi”, ha detto loro addio e chiuso i battenti.

Pensa, e agisce di conseguenza.

Ora guarda l’orizzonte.

Le piace il mare.

Moltissimo.

Si sdraia sul bagnasciuga e si fa accarezzare dalle onde che vanno e vengono.

Vanno…dove?

Cosa ci sarà dall’altra parte?

Mare

Barcellona se lo chiede e  viaggia curiosa con le storie di chi la viene a visitare e le porta sapori, aromi, colori, odori.

Cresce e si riempie di nuove esperienze che la nutrono e creano una Barcellona in continua evoluzione.
Sta forse perdendo la sua identitá?
No…E’ tutto e tutti, è un fluido, è trasformazione ed accoglienza.

Questo è il motivo per cui la si ama cosí tanto.
Ha un carisma innato.
Sa come farti sentire a tuo agio con un sorriso o una battuta, sa quando prenderti per mano e quando invece è meglio lasciarti solo, sussurrandoti qualche parola per rasserenarti.
Riesce a farti sentire importante e protetto.
Non si può non starle vicino!

Tutti desiderano essere contagiati dalla sua energia travolgente e voglia di vivere.

Barcellona vi aspetta a braccia aperte, ma abbiatene rispetto.

Ricevete i doni di cui vi fa regalo e ricambiate.

Non prendetela in giro pensando di fare i furbi per poi darle le spalle alla prima occasione. Se ne accorgerà e ve la fará pagare. O sarà così consumata dalla delusione che la vedrete spegnersi poco a poco e vi maledirete per averla persa.

Venite per conoscerla e farvi conoscere, non per imporvi.

Onoratela, amatela e soprattutto, ascoltatela.

I suoi segreti sono per pochi…

Vi auguro di poterne godere.

Panorama Barcellona

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2 Commenti

Ilaria Madrid 17/08/2019 - 10:18

Ho i brividi, veramente. Anche io amo immaginare tutte le città dove ho vissuto come delle donne, pensavo di essere l’unica!! Pensavo proprio di scriverci un articolo: Madrid una donna elegante, apparentemente bacchettona, ma che sa divertirsi, Málaga una bellissima flamenca dagli occhi castani che fanno trapelare la sua furbizia e le curve abbondanti, Londra una teenager che gioca a fare l’alternativa ma in realtà nasconde un animo buono e sensibile.
La tua descrizione di Barcellona é bellissima, e devo dire che mi somiglia abbastanza. Infatti, siamo delle ottime amiche!

Un saluto!

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Caterina Barcellona 18/08/2019 - 13:34

Che bello! Non vedo l’ora di leggere la descrizione delle donne “Madrid”e “Malaga”! Grazie e un abbraccio!

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