Leggo giornalmente di italiani che chiedono informazioni su come cercare e trovare lavoro in Norvegia, premetto che posso offrire solo notizie sulla citta’ di Oslo, per il resto del paese non saprei come muovermi.
La Norvegia e’ un paese lungo 1700 km con poco piu’ di 5 milioni di abitanti sparsi in tutto il territorio ma le citta’ importanti sono tre: Oslo, Bergen e Stavanger. La prima e’ quella con la piu’ alta densita’ di occupazione con i suoi 600 milla abitanti, la seconda e’ famosa nel mondo per il suo coloratissimo mercato del pesce e la terza e’, o per lo meno era, la citta’ chiamata “del petrolio” perche’ le piu’ importanti aziende sono dislocate li .
La logica dice che qui sia piu’ semplice trovare lavoro piuttosto che nel paesino sul fiordo dove ci sono duemila abitanti.
Questo momento storico e’ difficile per la Norvegia come per altri paesi, la crisi del petrolio degli ultimi due anni ha fatto si che tantissimi che lavoravano nel settore siano stati licenziati e una delle cose di cui si discute piu’ attivamente in questo periodo e’ la possibilita’ e la capacita’ individuale di rimettersi in gioco adattandosi a fare un lavoro che non ha niente a che vedere con quello per cui si e’ studiato in precedenza.
La Norvegia e’ molto “fluida” per quanto riguarda la preparazione scolastica ed offre varie possibilita’, si puo’ andare all’Università e studiare delle materie contemporaneamente che non hanno niente a che vedere tra di loro, ad esempio, ho una cugina che ha una specializzazione in storia della teologia e musica , potrebbe insegnarle tutte e due.
Questo fa si che magari le competenze non siano cosi’ alte come in Italia dove, se studi una materia, e’ quella e basta, qui si puo’ passare da un ambito all’altro piu’ facilmente.
Le dinamiche per uno straniero sono un po’ piu’ complicate, innanzi tutto perche’ e’ auspicabile arrivare qui sapendo parlare un po’ di norvegese, lo ripeto a tutti, non basta l’inglese ed e’ inutile che la gente si arrabbi a questo proposito, e’ esattamente la stessa cosa con l’talia secondo me, se un datore di lavoro ha possibilita’ di scegliere se assumere una persona che parla italiano e una che parla solo inglese scegliera’ sempre quella che parla italiano.
La seconda cosa importante e’ ridurre il curriculum vitæ ad una versione di al massimo due pagine e non il modello europeo, ai norvegesi non piace , e’ troppo lungo e dispersivo.
Preferiscono di gran lunga poche parole che spiegano le proprie competenze.
Mi sono resa conto che una delle cose fondamentali e’ avere un buon network, spargere la voce tra i conoscenti: essere coinvolti in situazioni sociali portano la gente intorno ad essere interessati a noi e quindi potrebbe essere piu’ facile trovare un impiego, oltretutto e’ il miglior modo per integrarsi in una società che non e’ la nostra di origine.
I siti di ricerca lavoro cosi’ come le agenzie interinali sono tanti, c’e’ solo da spulciare tutti i siti e spedire il cv a tutti.
Per quanto riguarda la ristorazione mi dicono che sia meglio armarsi di tanta pazienza e scarpe comode e fare il giro di tutti i bar, ristoranti e mense e consegnare direttamente a mano magari facendo due chiacchiere con il proprietario del locale. Io l’ho fatto ma ho avuto troppo poco riscontro per riuscire a vivere di quello, per fortuna ho trovato altro.
Voci bene informate mi assicurano che se si riesce a trovare lavoro in sala in un ristorante o come cameriere in un bar si puo’ stare tranquilli economicamente perche’ le mance sono buone, bisogna ovviamente essere bravi e convinti di quello che si fa e la stagione estiva e’ quella sulla quale si deve puntare .
Per cambiare discorso , una cosa che mi fa abbastanza impressione e’ vedere l’eta’ media dei professionisti nel settore della sanita’, persone giovanissime che fanno prognosi e curano e io che ogni volta cerco di immaginarmi quanti anni possano avere , sono ragazzini appena usciti dall’universita’ o che stanno facendo la specializzazione e qui hanno tante possibilita’ di esprimere in pieno il loro potenziale , cosi’ come gli infermieri di cui c’e’ sempre grande richiesta.
Ma il settore che notoriamente riempie i portafogli in Norvegia e’ quello dell’IT…mi sembra che ci sia un numero di ingegneri impressionante e che non ci sia mai mancanza di lavoro per loro , tutto si sta computerizzando alla velocita’ della luce qui, non ci sono quasi piu’ banche con sportelli fisici, oramai tutte le prenotazioni vanno per app. Non si paga quasi neanche piu’ con i contanti.
Fino a quando non sara’ completata questa trasformazione elettronica si avra’ bisogno di ingegneri…vi ho dato un’idea?
Io sto ancora cercando uno sbocco per un lavoro definitivo, questo sara’ l’anno della mia ricerca…