Una delle questioni piu’ spinose in Norvegia in questo periodo e’ quella che ha come punto centrale il NAV .
Il suddetto NAV e’ un ufficio centrale che si occupa di tutto quello che gira intorno alla persona che vive sul territorio norvegese. Se sei malato funge da INPS, se sei disoccupato ti aiuta a trovare un nuovo lavoro indirizzandoti verso le offerte di lavoro, se hai fatto un figlio ti offre aiuto economico , se hai bisogno di assistenza economica perche’ in temporanea difficolta’ ti verra’ assegnata una persona che ti seguira’ nella ricerca di una nuova sistemazione allora ti rivolgi al Nav che si occupera’ di te, per gli amici mamma NAV.
Il problema di un paese cosi’ democratico come la Norvegia e’ che spesso la democrazia diventa “naif” e i controlli che vengono fatti in tutti questi ambiti sono all’acqua di rose.
E’ noto il fatto che ci sono problemi con una grossa fetta di persone alla quale vengono elargiti parecchi soldi dalle casse degli uffici statali, e purtroppo la maggior parte sono stranieri che in qualche modo cercano di sfruttare l’ente. Il gioco era facile da gestire negli anni 70′ , quando fu scoperto il petrolio e la Norvegia divenne un paese ricco, quasi non ci si accorgeva a quel tempo dei soldi che entravano e uscivano dalle casse statali .
Ora la situazione e’ differente e con l’arrivo massiccio di richiedenti asilo ai quali viene corrisposto di ufficio un posto dove vivere e un assegno di assistenza, si comincia a fare i conti in tasca a tutti. La gente locale comincia ad essere infastidita dalla facilita’ con la quale i soldi vengono spesi e una delle conseguenze e’ la tendenza a votare i partiti di destra che vorrebbero chiudere i rubinetti statali. Per ora la cosa importante e’ che c’e’ stato il cambio al vertice della dirigenza , allo scopo di riuscire a fermare questa emorragia che sta facendo perdere tante risorse al paese. Ma e’ estremamente difficile perche’ allo stesso tempo non si puo’ rischiare di perdere quella valenza democratica e sociale che contraddistingue il paese.
Il NAV e’ talmente generoso che un cittadino che abbia lavorato per un minimo di mesi in territorio norvegese puo’ anche licenziarsi dal lavoro che sta svolgendo e chiedere un assegno di disoccupazione: basta aspettare un periodo di quarantena di due mesi. E’ una cosa assolutamente incredibile, se si pensa che in alcuni paesi si ottengono i sussidi di disoccupazione solo dopo licenziamento con giusta causa. Proprio oggi e’ uscita la notizia che bisogna stare attenti a non andare in vacanza durante il periodo in cui si percepiscono i soldi del sussidio perche’ ci possono essere dei controlli.
Al solo pensarci viene da sorridere: mentre non hai lavoro e ricevi un sussidio per vivere dovresti stare a casa a cercartelo “il lavoro”, non volare verso lidi piu’ caldi a prendere il sole.
Soprattutto se si riflette sul numero sempre crescente di persone completamente fuori dalla società che fanno letteralmente fatica a sopravvivere.