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Comunque vada, sarà un successo!

“Comunque vada, sarà un successo”. 

Nel preciso istante in cui ho letto questo messaggio, ho sentito tremare la terra sotto i piedi. Si è aperta una crepa dalla quale è sgorgato un fiume di lacrime. Le mie aspettative, ancora una volta, mi impedivano di vedere quanto avessi costruito finora:

• lasciare un posto fisso di lavoro;
• fare un lungo viaggio senza destinazione e ritorno;
• partire per un nuovo espatrio in un paese che non conoscevo e non avevo scelto;
• aprire una piccola guest house sull’oceano.

Ho realizzato sogni che faticavo a credere possibili. È questo il successo? Che cos’è il successo?

Dal Vocabolario Treccani: SUCCESSO 3. In usi assol.: a. Esito favorevole, buona riuscita: ha partecipato con s. a molti concorsi; con la tua preparazione, il s. nell’affare è assicurato; avere, riportare, ottenere successo (a volte con un agg. di sign. positivo e di valore superlativo: un grande, un brillante, uno smagliante, uno sfolgorante s.; anche seguito da una specificazione: un largo s. di critica, di pubblico); in partic. (al sing. e generalm. preceduto dall’articolo determ.), riconoscimento dei proprî meriti, approvazione del proprio operato da parte di altri, favore pubblico.

Oggigiorno le persone che ottengono l’apprezzamento e il riconoscimento, il successo, sono quelle che raggiungono risultati professionali, economici, sociali o molto più spesso mediatici.

Tutto è basato sul risultato.

In pochi parlano degli sforzi per conseguirlo.

Quasi nessuno parla dei momenti bui.

Io, invece, vi racconto qualcosa di diverso. Vi racconto di…

Paure e di coraggio. È stata la paura a farmi muovere, in molti lo chiamano coraggio.

Decisioni, di azioni, di attese, di rinunce.

Sbagli.

Giorni di duro lavoro, altri di totale pigrizia.

Pareti rosa da dipingere e di mobili IKEA da montare per risparmiare.

Una casa troppo grande e fredda per una persona sola.

Giorni grigi e freddi per un insolito inverno portoghese.

Notti silenziose in cui il cuore urla.

Natale e di Capodanno in solitaria.

Dubbi, tentennamenti, sconforto.

Un sogno realizzato che ha una data di scadenza.

Un cambiamento. Perché se non l’avessi abbracciato, sarei ancora ancorata alle mie scuse.

Ho avuto successo, quindi?

No. Ho fallito.

In inglese la parola FAIL (fallimento) è l’acronimo di “First attempt in learning” (Il primo tentativo di apprendimento). Mi piace pensarla così.

Mi sono messa in ballo e adesso ballo anche quando la musica non mi piace.

Stare seduta ad aspettare che la musica finisca non ha senso. È provare a seguirne il ritmo che arricchisce l’esperienza.

Una volta spenta la musica, le luci, nel momento di andare a casa, quello che ricorderò sarà quell’unica canzone che mi ha fatto vibrare.

Chi sono