Covid in Norvegia: a che punto siamo?
Sono passati circa sette mesi dall’inizio della pandemia.Voglio darvi qualche rapida notizia su come sta reagendo la Norvegia al Covid.
Gel igienizzante – Antibact
Ovunque si vada si trovano bottiglie di gel igienizzante a disposizione dei clienti. Nei negozi, negli uffici pubblici, nelle scuole. Abbiamo avuto come tutti un periodo iniziale in cui era difficile reperirlo. Ora, per fortuna lo troviamo ovunque e a prezzi abbordabili. Credo sia diventata la normalità portarlo sempre addosso ovunque si vada.
Distanziamento sociale – 1 meter avstand
La questione è un po’ controversa. I paesi scandinavi non sono propriamente conosciuti per avere cittadini particolarmente calorosi. Non si è mai fatta fatica a sedersi sugli autobus in un posto lontano da altri passeggeri. I non nativi norvegesi, li prendono spesso in giro. Mettono sempre lo zaino sul sedile accanto a dove sono seduti per tenerlo vuoto. Pare che da quando è stata caldamente consigliata la distanza sociale, si senta quasi la necessità di infrangerla. Gli autobus sono sempre affollati. Quest’estate le spiagge erano piene di gente addossata una sull’altra. Nei supermercati capita spesso di avere il cliente alla cassa, dietro di te, che sembra stia alitandoti sul collo.
Mascherina
La mascherina è stata sconsigliata praticamente sempre. Fino alla fine di agosto, quando invece è stato consigliato di indossarla. Ma solo sui mezzi pubblici a Oslo e nelle grandi città. Se sei sul bus e non riesci a mantenere il metro di distanza, allora la puoi usare. Non è obbligatorio, in Norvegia nessuno è obbligato a fare niente. Ci si trova nella situazione spiacevole in cui se la usi, la gente per strada ti guarda male. Pensano che tu sia malato e ti stanno lontano. Questa può essere una tecnica per mantenere il distanziamento. Io lavoro in una casa di riposo e dobbiamo indossare la mascherina in ogni situazione in cui siamo a contatto diretto con il paziente. E vivo fuori Oslo. La settimana scorsa ci sono stata per incontrare degli amici e sono rimasta stupita di quante poche persone la indossassero.
Lockdown
Quando si parla di questa situazione ci rendiamo conto che qui il lockdown è stato all’acqua di rose. Il governo ha consigliato di lavorare da casa il più possibile per evitare di prendere i mezzi pubblici e affollamenti.
Hanno chiuso per un periodo tutti gli esercizi pubblici dove si mangiava sul posto. Si usava il take away. Palestre, piscine, uffici pubblici. Potevamo uscire a fare la spesa, mantenendo le distanze. Proprio ieri ho letto uno studio che evidenzia quanto la gente sia stata bugiarda a questo proposito. La quarantena è stata infranta da tanti. Non ci sono abbastanza controlli e sanzioni. La situazione in Norvegia è stata molto simile a quella olandese.
Era comunque consigliato uscire a fare passeggiate all’aperto, come al solito mantenendo le distanze. I boschi intorno a casa mia erano pieni di gente con i cani, che faceva sport, che perlustrava i paesi limitrofi. Io mi sono rifatta gli occhi vedendo le fotografie che una cara amica pubblicava durante le sue lunghe gite.
Paesi Giallo/Rossi
Non si capisce bene. Ormai da mesi, i paesi in Europa sono definiti verdi, gialli e rossi.
I numeri che determinano se si può o no viaggiare nei paesi europei cambia ogni due settimane. Una delle discussioni più frequenti che ho sentito questa estate è stata quella sulla quarantena. La gente che era andata in vacanza doveva o no fare la quarantena al ritorno? E si deve fare anche se arrivi da un paese giallo ma hai fatto scalo in un paese rosso? Ci sono stati focolai partiti dopo la riapertura dei confini con la Svezia. Chi vive ad una distanza decente va a fare la spesa nella zona Varmland. Lì ci sono grossi centri commerciali che hanno prezzi assolutamente più bassi che la Norvegia.
Adesso, se lavori nel settore della sanità, non puoi andare a fare la spesa oltre confine. Le regole sono rigidissime, zero tolleranza con chi rischia contatti pericolosi.
Tampone
Per i primi tre mesi è stato quasi impossibile farsi fare un tampone. Se stavi male ti rivolgevi al medico di famiglia per telefono. Veniva detto di stare a casa e di curare il malanno come un’influenza. Con grossi problemi di respirazione dovevi andare in pronto soccorso. Adesso abbiamo un nuovo obiettivo: fare il tampone ad almeno il 5% della popolazione settimanalmente. Appena chiami il Corona telefon nummer ti danno un appuntamento e ti puoi recare ad una delle tende predisposte. Le risposte vengono date in modo molto rapido, entro un paio di giorni. Il test sierologico è a pagamento e lo puoi fare solo nei laboratori privati.
Vacanze
I norvegesi hanno passato l’estate qui, riscoprendo i viaggi in macchina. Gli italiani che conosco hanno provato ad andare in Italia. Cancellazioni aeree quotidiane non hanno impedito la vacanza al mare. Io personalmente ho sognato tanto.
Per rispondere alla domanda iniziale: Covid in Norvegia, a che punto siamo? Mi sembra che nonostante gli alti e bassi dovuti a grossi spostamenti stagionali, stia andando bene. Sicuramente siamo fortunati perché abbiamo la fortuna di avere una densità di popolazione molto bassa. Il governo ha stabilito che per tutta l’estate non si riprendesse con i grossi eventi musicali e sportivi. I numeri sono bassi. Ad oggi 275 morti, 14895 infetti, pochi ricoverati.
Siamo fortunati. Spero che il trend rimanga così perché non oso pensare a come potrei reagire se mi trovassi nella situazione che ha attraversato la Spagna.
Scuola
Le scuole primarie e secondarie hanno riaperto ad agosto normalmente. Nessun grosso cambiamento strutturale nelle aule, né dei banchi. Si punta tutto sull’igiene e sulle distanze. Nessuno deve portare la mascherina. Le entrate sono sempre le stesse, solo i bambini entrano più scaglionati. Se si sta male un giorno non ci si deve presentare in classe. Nessuno ti controlla la febbre. Tutto sta al buonsenso dei genitori. I medici di famiglia sono più elastici con le giustificazioni mediche. Solo la didattica è cambiata, tutto si fa digitale, e in caso ci si dovesse fermare ancora, saremo preparati. Le università invece stanno facendo tutti i corsi online. Gli studenti non si muovono praticamente più da una città all’altra. Fanno tutto dalla casa dove probabilmente vivono con i genitori. Questo è un grosso cambiamento. I giovani norvegesi solitamente viaggiano molto per studiare.
Chi sono