Cuore di mamma
Ti ho sentita, sai?
Ho fatto finta di non accorgermene ma la tua voce al telefono tradiva l’emozione.
“Allora ci vediamo domani” mi hai detto. Come se io potessi averlo dimenticato.
Domani torno a casa.
La valigia è già pronta davanti alla porta, la sveglia suona presto ed io non posso perder tempo.
Un viaggio in aereo che dura solo poche ore e mi accorgo che nulla è cambiato.
Tu mi aspetti davanti alla finestra da chissà quanto, eppure fingi di esserti appena affacciata.
Un abbraccio forte; ti osservo e ti vedo cambiata.
Sono solo cinque mesi, eppure sei diversa.
Il tuo viso è più stanco, più segnato ed è lì che mi accorgo di quanto tempo si perde stando lontani.
La tavola è apparecchiata ed è piena di prelibatezze di ogni tipo.Vecchi profumi, vecchi sapori mi tornano alla mente.
Anche questa fingi che sia solo una coincidenza.
Mi dici che hai preparato qualcosa al volo ma so bene che non cucini tutte queste cose quando per pranzo siete solo in due.
Questa casa così grande risuona di nuovo di voci che sembravi quasi aver dimenticato. Eppure, un tempo ci pregavi per avere qualche minuto di silenzio.
Le mie cose sono sparse ovunque; lo zaino semi-aperto l’ho appoggiato sul pavimento, ma oggi sembra che non ti importi nulla del mio disordine che ti ha sempre fatta impazzire.
Tu continui ad osservarmi, mi scruti così a fondo che ho paura tu mi possa leggere dentro.
Sento il tuo sguardo fisso su di me, mentre racconto a mio padre della mia nuova casa, dei miei nuovi progetti.
Sento i tuoi occhi attenti mentre litigo scherzosamente con mio fratello e capisco quanto ti sia mancato tutto ciò.
Mi segui silenziosamente ovunque vada.
Mi indichi minuziosamente dove posso trovare tutto quello che mi occorre, anche quello che non ti chiedo.
Pensi forse che io abbia dimenticato questi spazi che sono stati i miei per una vita intera.
Mi ripeti che per avere l’acqua calda devo aspettare più di qualche minuto. Io ironizzo, cerco di volgere lo sguardo altrove ma non riesco a trattenere un tenero sorriso.
Con questa doccia ci ho convissuto una vita, so esattamente come funziona.
Eppure tu ti senti in dovere di ripetermi tutto, quasi fosse la mia prima volta lì con voi.
Quasi fossi un’ospite straniera, finita lì di passaggio.
Un’ospite che probabilmente vorresti non andasse più via.
Chi sono
10 Commenti
Mi hai commossa con questo brano. Mi sono vista, insieme, figlia, con gli di mia mamma che mi seguono ovunque, e madre. Un giorno sarò io quella che aspetterà e rimpiangerà i giorni di caos.
Mi hai fatto sentire nostalgia della mia mamma.
Ciao Annalisa… anche io penso spesso: “prima o poi toccherà anche a me” 🙂
Mi sono riconosciuta in ogni singola parola… nonostante siano passati più di 5 anni ancora mi emoziono quando torno nella mia casa italiana e sento quel profumo…
Ciao Cristina.. sono sensazioni che ci accompagneranno per sempre. ma in fondo è bello così 🙂
Mi sono commossa, e ti ho invidiata (con bontà) so di essere molto più grande di te, quando rientro in italia torno con i figli adolescenti mia mamma impazzisce e la tavola è esattamente come la descrivi, quegli odori che sanno di infanzia di amore ci accomunano come anche i “litigi” con mio fratello ciò che non ho e mi spezza il cuore è l’assenza del mio papà, quella sfortunatamente non mi lascerà mai. Le mamme abbracciano ascoltano e amano incondizionatamente ma i papà loro fanno le domande e capiscono
Ciao Carola, quegli odori, quelle sensazioni non si dimenticano facilmente.
Un forte abbraccio.
Troppo vero.mi sono commossa ,ritorno in italia dopo 4 anni la ultima volta adesso con sofia di 6 anni.
Grazie.
Ciao Marinella, tornare con una figlia sono sicura che stimola il doppio delle emozioni.
Cara Rossella,
Finalmente riesco a leggerti!
Che testo meraviglioso, pieno di te, pieno di cuore e di EMOZIONE!
In poche semplici parole sei riuscita a catturare un’infinita dolcezza che scivola , lasciando un velo di nostalgia.
Un fortissimo abbraccio.
Fabiola – Mallorca
Ciao Fabiola, sono davvero contenta che ti sia piaciuto.
Tu sai bene che questo testo è venuto fuori di getto dopo il panico iniziale da foglio bianco. Probabilmente queste emozioni erano lì pronte per essere tirate fuori. E per questo devo ringraziare anche voi
Un bacio 🙂