Ogni volta che torno in Italia, passo metà del mio tempo a rispondere ad alcune delle più gettonate curiosità sull’Australia. Ho collezionato i “ma è vero che” più frequenti o più recenti che mi sono stati posti. E voi? Avete altre curiosità? Fatecelo sapere nei commenti!
La curiosità sull’Australia per eccellenza: Serpenti e ragni
Ma davvero sono dappertutto? Ma sono pericolosi? Ma tu ne hai mai visti?
L’Australia vanta gli animali più pericolosi e più affascinanti del mondo. Partiamo dai serpenti. Sì, si possono trovare ovunque, anche in città, ma è più comune trovarli lungo corsi d’acqua o nei giardini delle case non proprio centralissime. Non è infrequente trovarseli in casa e nei famosi gabinetti, ma semplicemente perchè cercano acqua e riparo. Alcuni sono molto pericolosi, ad esempio l’Eastern Brown Snake è il più temuto perchè diffusissimo anche nei centri urbani e il suo morso può essere fatale. Ad ogni modo, è buona norma e regola quando si va a fare una camminata indossare pantaloni lunghi e calzature protettive, stare sui sentieri, sapere fare una fasciatura per fermare la circolazione del veleno (o avere un amico con sè che lo sappia fare), non cercare di catturare o spaventare un serpente. La tattica migliore è quella del “freeze” – stare immobili, lasciare che il serpente vada per la sua strada e poi proseguire. Se si trova un serpente in casa o in giardino, bisogna chiamare gli “snake catchers”, ovvero persone addestrate nella cattura dei serpenti che vengono poi rimessi in libertà. Un altro residente del South Australia è il serpente considerato più velenoso al mondo, l’Inland Taipan, ma è molto raro e vive in aree secluse, quindi tecnicamente meno pericoloso dell’Eastern Brown snake.
Credo che la mia più grande paura sia proprio quella dei serpenti. Pensate che quando ero in Italia avevo il terrore di incontrare la super innocua mirauda, come la chiamiamo in Piemonte. La mia paura è così grande che onestamente il grado di pericolosità in sè non è una variabile che considero: non appena vedo roba che striscia io mi blocco e piango. Davvero: non riesco assolutamente a fare mezzo passo e le lacrime scendono copiose. Mi è stato detto, appunto, che è il comportamento migliore, quindi continuo così (forse senza lacrime). Comunque, anni fa, durante una bella passeggiata ecco che mi si piazzano in mezzo all’ampio sentiero due (DUE!) tiger snakes – due bestioni da un metro l’uno. Mio marito che mi sussurra, fai una foto (avevo la macchina al collo) e io che riesco solo a piangere. Non me lo perdonerà mai, temo. Nel frattempo i biscioni se ne scappano a spire levate nel prato a fianco. Scopriamo mesi dopo che erano tiger snake – potenzialmente mortali (ma sono molto timidi e attaccano solo se minacciati, quindi effettivamente starmene immobile è stata la scelta migliore).
Sì, ma i ragni?
Ora, parliamo di ragni. Mio figlio, grande amante degli animali, da piccolo baciava ogni creatura vivente – quando ha tentato di baciare un ragno mi è venuto un mezzo attacco cardiaco e abbiamo dovuto spiegargli che non era il caso di baciare o toccare proprio tutti gli animali. Alcuni preferivano essere lasciati in pace. I miei “preferiti” di sempre sono: i redback, i white tailed e gli huntsman. Partiamo dai redback, quelli più pericolosi sulla carta, sono anche molto diffusi (ne ho trovato uno nella doccia, numerosi sul balcone e sulla ruota della mia macchina) e, se infastiditi possono mordere. Il veleno può essere mortale, ma il più delle volte causa sintomi che vanno monitorati, ma che passano nel giro di uno o due giorni. Nel dubbio, si va in ospedale e può essere somministrato l’antidoto. Insomma, non piacevole, ma non mortale. I white tailed, invece, hanno la pessima fama di creare ulcere infette. In realtà si tratta di un mito – il loro morso è simile a quello di un’ape: può essere doloroso, ma non è pericoloso. Insomma, a meno di particolari allergie o condizioni specifiche (patologiche, stato di gravidanza o giovane età), siamo salvi. Gli ultimi sono gli huntsman, brutti come la morte (da un punto di vista umano, senza offesa, poverini!), grossi e pelosi che se te ne trovi uno su un braccio altro che infarto, ma assolutamente innocui. Anzi, sterminano zanzare e blatte, quindi averne uno in casa non è il peggiore dei mali!
Aggiungo alla lista i funnel-web spider, che, per fortuna, non vivono in questa zona dell’Australia, ma sulla costa est (New South Wales e salendo fino in Queensland, per capirci). Ecco, questi sono pericolosi, posso uccidere un adulto in 15 minuti – per fortuna ci sono modi per proteggersi (ad esempio indossare guanti da giardinaggio) ed esiste un antiveleno molto efficace anche se non facile da produrre. Dagli anni ’70 ad oggi, infine, non sono state registrate morti dovute al morso di questo ragno.
Un’altra curiosità sull’Australia per eccellenza: i coccolosi koala e i maestosi canguri…vero, no?
Tenetevi pronti per il secondo atto, in cui vi racconterò tutta la verità sui beniamini di ogni turista non Australiano: i maestosi e forti canguri e i dolcissimi e coccolosi koala. Inizierete ad apprezzare i serpenti e i ragni?
2 Commenti
Il giorno in cui arrivai in Portogallo, lo ricordo ancora, un’altra volontaria mi raccontò dell’avventura avuta la notte precedente. La femmina di Wallaby aveva deciso di saltare ogni recinzione e di dirigersi verso il trampolino organizzato per i bambini. Lo raccontarono al responsabile che, forse nemmeno del tutto in torto, pensava lo volessero prendere per i fondelli. “Il Wallaby è sul trampolino, il wallaby è sul trampolino”. Immaginati la scena…
La catturarono con un telo da mare in testa lanciato per mera disperazone, dopo averle provate davvero tutte, alla modica cifra di graffi e lividi che, davvero, mi han fatto rivalutare (in positivo 😉) i “noiosissimi” animali europei.
Vero, Samanta! A volte ci dimentichiamo che una delle differenze maggiori tra Australia ed Europa sono appunto gli spazi. Gli animali (ma anche le persone) australiani sono abituati a spazi aperti e ampi in cui poter correre e saltare – un wallaby in Portogallo, per quanto lo spazio destinato fosse ampio, avrà sentito il richiamo della natura 🙂