Qualche settimana fa abbiamo fatto la conoscenza di Doraura, una giovane ragazza pugliese che vive in Francia. La sua storia ci ha subito colpite, perché ci siamo subito riconosciute nelle sue parole. Le abbiamo quindi chiesto di parlarci un pochettino di se stessa e di quello che fa in Francia, a Lille. Si tratta di una testimonianza interessante, a tratti commovente. Con parole semplici, infatti, Doraura ci presenta il dubbio amletico di molte di noi: partire o rimanere? Con delicatezza, quindi, ci parla dell’amore per la sua terra, quel posto che chiama Casa. Allo stesso modo, la sua voglia di viaggiare e curiosare è innegabile. È un ossimoro che tutte conosciamo, quello in cui si trova a vivere. Un constrasto che ci fa sospirare e annuire, prima di dire “Eh, ci sono passata anche io”.
Buona lettura.
Buongiorno a tutti, sono Doraura, nome inventato dalla mia fantastica mamma, e ho 25 anni, anzi quasi 26. Sono pugliese, precisamente di Martina Franca, ossia la città che definisco “la regina della valle d’Itria”. Amo la Puglia e a oggi la definisco la mia sola e unica casa. Ciononostante sono una viaggiatrice, per quanto paradossale possa sembrare.
A 18 anni ho iniziato i miei studi universitari ma questa, credetemi, è una storia lunga. Il primo anno di università ho frequentato un corso di Scienze Politiche all’Università di Bruxelles. Post diploma, quindi, sono subito partita per il Belgio. Dopo una serie di vicissitudini ho deciso di tornare in Italia per continuare i miei studi. Come sicuramente immaginerete, non è stato per nulla semplice partire a 18 anni da una piccola città di provincia per andare in una capitale europea. Ho proseguito con un corso di studi in Scienze Politiche Sociali e Internazionali all’Università di Bologna. Parallelamente ho fatto persino un Erasmus a Parigi. Mi sono innamorata di Bologna ma nonostante tutto ho scelto di lasciarla: l’anima da viaggiatrice ha avuto la meglio sul mio bradipo interiore.
Nel 2019 ho iniziato la laurea specialistica in Gestione delle Organizzazioni e del Territorio all’Università di Trento, sino all’avvento della pandemia. Dopo sei anni in cui ho vissuto fuori casa, infatti, mi son trovata costretta a tornare a casa dai miei genitori. Uno dei motivi principali fu il fatto che i due anni di specialistica erano completamente online.

Un anno fa mi sono finalmente laureata discutendo una tesi sull’Ilva di Taranto. A qualche mese dalla laurea, quindi, ho iniziato la ricerca attiva di un lavoro tra Italia e Francia. L’idea è sempre stata quella di avvicinarmi alla Francia. Uno dei principali motivi di questa mia decisione era, evidentemente, la mia famiglia. A questo si aggiunge anche l’amore nei confronti della lingua francese e la voglia irrefrenabile di viaggiare. Ma volevo veramente lasciarmi casa alle spalle? Dopotutto avevo ritrovato serenità dopo anni passata a fare la trottola. Quei due anni erano forse abbastanza, per me? Ero pronta a rispolverare il passaporto e partire? Di certo le compagnie aeree avevano sentito la mia mancanza…
Il progetto per il quale lavoro si occupa di offrire un servizio di assistenza, informazione e formazione legale e fiscale degli italiani all’estero. Allo stesso modo, ci occupiamo del mantenimento dei legami di questi ultimi fra loro. Sono tutte attività che consentono di rendere la vita della comunità italiana in Francia un pochino più semplice. In poche parole, rivestiamo un ruolo fondamentale per la protezione dei diritti collegati alla legislazione e alla cittadinanza italiana ed europea. L’idea alla base di ciò che faccio mi piace davvero molto!
Chi sono
1 Commento
Veramente una bella storia ma una curiosità in tutto questo tempo non c’è stata nessuna storia amorosa ? Ciao ti auguro tante belle cose.