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Dolci, che passione!

di Tatiana Oslo

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Specialmente nel periodo delle feste, ma in generale durante tutto l’anno, sento una forte mancanza dei dolci italiani.

Quest’anno per fortuna, come l’anno scorso, in occasione del Natale un’amica di buon cuore mi ha mandato il panettone artigianale da giù. Ho apprezzato tantissimo, naturalmente, e sono rimasta molto dispiaciuta nel vedere che non è stato così per gli invitati alla cena della vigilia, i quali hanno evitato l’assaggio adducendo la scusa che magari avrei avuto amici italiani in visita e che era meglio me lo riportassi a casa per godermelo con loro.

Da una parte sono contenta che qui non ci sia niente di veramente gustoso come quello che si può trovare in una pasticceria italiana: io sono, o almeno dovrei essere, perennemente a dieta. Cerco di non avere niente di dolce in casa perché so che, se apro una confezione di biscotti o un barattolo di gelato, non mi fermo fino a quando non ho finito.

Dall’altra, invece, penso che qui a Oslo ci starebbe proprio bene una pasticceria tipicamente italiana che facesse i babà, i cannoli, le sfogliatelle, i diplomatici. Negli anni ‘90 ce n’era una siciliana; io all’epoca lavoravo in un bar italiano e ci servivamo da loro per i cornetti. Con il passare degli anni, la pasticceria è diventata pizzeria–trattoria, passata in eredità di padre in figlio. Ma ora? Nel 2017 come mai nessuno ha pensato di aprirne una? Visto che in città siamo pieni di ristoranti italiani e che la gente li apprezza parecchio, perché non puntare anche sul dolce?

Ne ho parlato con vari amici e le risposte che ci diamo sono poche e sempre le stesse.

Prima di tutto, ai norvegesi non piacciono i dolci. Lo si vede in diverse occasioni, a partire dalla colazione, dove preferiscono riempirsi di formaggio, salumi, pomodori e cetrioli sulle fette di pane; raramente si usa la marmellata, pochissimi prendono i cornetti quando vanno al bar e, se lo fanno, scelgono quelli vuoti, strapieni di burro ma vuoti.

mele candite

Anche nelle feste comandate i dolci sono pochi. C’è qualche biscotto, ma la parola d’ordine è cercare di preparare qualcosa di dolce senza usare troppo zucchero, e possibilmente a base di frutta. Vi avevo già parlato dell’ossessione di questo popolo di mangiare sano: solo verdure, poca carne e tanto pesce.

I loro dolci sono tutto il contrario della pasticceria italiana. Qui ci si sfama con un macaron, non posso immaginarmi la granita siciliana o le brioches ripiene. Allora, una cosa alla quale si può pensare è aprire una bel bar tipicamente italiano con la possibilità di mangiare sia dolce che salato: anche questo c’era, è stato un punto di riferimento per gli italiani di Oslo per quasi vent’anni. Poi le strade dei gestori si sono allontanate, alcuni hanno aperto altre attività inerenti il gelato e il bar è finito in mano a chi non ha proprio il loro carisma né la loro abilità. Grandissimo peccato. Ma magari a qualcuno può venire nuovamente l’aspirazione di fare qualcosa del genere.

Io l’idea ve l’ho buttata lì.

In caso uno di voi avesse le risorse e le capacità di farlo, gliene sarei immensamente grata e, se vi dovesse interessare, avrete già una cameriera–barista con esperienza da assumere.

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7 Commenti

Anna Maria 14/02/2017 - 20:38

Ahahahah io sono pasticcera. Pensa che ho iniziato questo percorso solo 4 anni fa, ora lavoro qui in Italia in un ristorante, ma il mio obiettivo è quello di scappareeeee

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Tatiana Oslo 15/02/2017 - 20:04

Sono sempre felice quando sento di qualcuno che in Italia riesce a fare quello per cui ha studiato e che gli piace.Ma forse il tuo voler scappare non e’ dato da questo ma dall’ambiente in generale in cui ti trovi.Ti auguro di trovare la giusta motivazione, sia se rimarrai sia che tu trovi una buona ragione e possibilita’ di provare qualcosa di diverso come andare all’estero.

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Anita 20/06/2018 - 18:59

Ciao Tatiana,
trovo molto interessante il tuo articolo; c’è modo di contattarti in privato?
Ti ringrazio in ogni caso

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Tatiana Mazzotta-malme 20/06/2018 - 20:41

Anita mi trovi su Facebook:Tatiana Mazzotta Malme

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Michee 04/08/2018 - 18:01

Sarei interessato avviare una attivita’ di caffetteria pasticceria secca e gastronomia come la mia a Oslo
In che modo posso incominciare questo percorso?

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Ioanna Sideri 17/04/2021 - 15:03

Ciao Michee, io vivo a Oslo da 2 anni e Sto iniziando una attivita’ di pasticceria\ Bakery con salumeria annessa di prodotti tipici italiani e non solo. Qui e molto semplice iniziare basta avere i soldi di base. Io ho un socio che ha gia esperienza in questo campo e nei prossimi mesi apriremo questa nuova attivita… se sei ancora interessata, possiamo tenerci in contatto

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Tatiana Mazzotta-malme 05/08/2018 - 15:18

Buongiorno.Purtroppo non ho nessuna nozione per quanto riguarda l’ apertura di una attivita’ in proprio in quanto ho sempre lavorato solo come dipendente.Puo’ provare a chiedere informazioni sulla pagina Facebook degli italiani in.Norvegia.Li’ sicuramente qualcuno ha fatto lo stessoso percorso e potra’ aiutarla.Altrimenti contatti l’ ambasciata, sul loro sito si trovano molte notizie interessanti.

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