Sono Maria e sono nata nel Trentino. Al confine fra due culture ed a contatto con due altre lingue, quella tedesca e quella delle valli ladine delle Dolomiti, ho sempre amato viaggiare e studiare lingue. Il tedesco lo avevo studiato a scuola ed esercitato parlando con i molti turisti che visitavano il Trentino e con i valligiani dell’Alto Adige. Dapprima mi piaceva viaggiare in Germania, quando essa era ancora divisa in due blocchi. Ho poi visitato il resto d’Europa, in treno, quando allora l’aereo non era a buon prezzo. Quindi ho visitato l’Asia, l’Africa e le Americhe, con lo spirito del viaggiatore alla scoperta di nuove usanze, di diversi modi di pensare e di nuove lingue.
Ho imparato anche l’Esperanto, la lingua dell’amicizia internazionale, in un centro dove si insegnavano molte lingue fra cui lo spagnolo ed il russo e che era in rapporto anche con l’Associazione “Amici della Finlandia”. Partecipavo anche ai congressi mondiali di Esperanto, in quello di Stoccolma ho conosciuto Olli, il finlandese che ora è il mio compagno. Mi sembrava così lontana allora la sua Finlandia, di cui avevo solo tanto sentito parlare, lontana geograficamente ma vicina per certi aspetti al carattere trentino, al verde dei suoi boschi e all’azzurro dei laghi della mia terra.
Della Finlandia, oggi non poi così lontana, mi piace l’estate , mai troppo calda, breve e tanto luminosa. Il solstizio d’estate, “Juhannus”, viene festeggiato con un grande falò nella notte bianca e può paragonarsi al ferragosto italiano. Gli uomini e le piante sembrano presi dalla frenesia del risveglio. Per tutta l’estate ci sono tanti concerti e feste nella “notte senza notte – yötön yö”, mentre foglie e fiori velocissimamente rinascono.
Mi piace la lingua finlandese, facile e difficile allo stesso tempo, diversa dalle tante altre che ho imparato. Mi piace anche la cucina finlandese e le numerose, inaspettate analogie con quella trentina tradizionale.