Genitori e suoceri: come parlano?
Del fatto che i miei genitori siano sempre di qui e di là con due figli expat ne ho già parlato in questo articolo.
Non ho però mai detto che cosa abbia significato per loro che i suoceri fossero di un’altra nazionalità.
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Ma cosa parli, turco?!
Quando mio fratello viveva ad Istanbul, gli incontri con i genitori della sua ora ex moglie turca erano molto spassosi.
La madre di lei parlava un po’ di francese per il fatto di aver frequentato il liceo francese e il padre, invece, parlava molto bene il tedesco. I miei parlano inglese e mia mamma ha qualche rimasuglio di un francese studiato in gioventù. Immaginatevi le conversazioni: mio fratello e la ex moglie, che parlava anche italiano, facevano da traduttori tutto il tempo.
Anni dopo poi trovai un corso full time a Milano di lingua turca per disoccupati: dopo aver chiamato e parlato con gli organizzatori, riuscii ad iscrivere i miei genitori, pensionati. Nelle due settimane successive si ritrovarono a compiere 30 minuti di tragitto in treno e altri 30 di metropolitana per raggiungere la scuola a Milano. Ogni giorno frequentavano tre ore di lezione di lingua turca la mattina e tre di pomeriggio, con una pausa di un’ora per pranzo. Un tour de force! Però erano molto contenti, avevano conosciuto persone interessanti e si erano messi in gioco.
Purtroppo le basi di turco che appresero nel corso le persero in gran parte nei mesi seguenti per mancanza di pratica; però, una volta tornati in Turchia, si sentirono molto più indipendenti e mia madre poté finalmente comprare il formaggio di pecora utilizzando il termine corretto, senza ricorrere all’imitazione del belato dell’animale (un suo cavallo di battaglia :P).
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¿Hablas español?
Da quando vivo a Barcellona e sono sposata con Alberto, spagnolo, i miei si sono messi sotto con la lingua castigliana. Negli anni hanno frequentato diversi corsi, intensivi e non, grazie ai quali hanno acquisito una padronanza basica della lingua spagnola, nonostante tante conoscenze si perdessero non appena tornavano in Italia.
Ci sono stati momenti in cui addirittura sapevano coniugare correttamente i verbi al passato o al futuro. Adesso invece hanno dimenticato molte nozioni, però è rimasto loro un livello di conoscenza sotto il quale non scendono. Dopo tanto telegiornale spagnolo e incontri vari con gente del posto, hanno una buonissima comprensione e riescono sempre ad abbozzare qualche frase. Spesso mi sorprendono perché utilizzano una parola molto specifica e difficile, per poi magari scordarne una molto più facile.
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Non si scappa: cena tutti insieme!
La sera della vigilia di Natale abbiamo invitato a cena sia i miei che i genitori di Alberto. I miei suoceri parlano solo spagnolo e un po’ di catalano, ma mia suocera (eh, noi donne) capisce sempre di più l’italiano e ogni tanto si ricorda di qualche parola.
Vi ricreo la conversazione tipo da “incontro con genitori e suoceri”:
Alberto inizia a dire una cosa in italiano e spagnolo perché la capiscano entrambe le coppie. Mia suocera risponde in spagnolo; mia mamma si butta e si esprime sicura in un mix di parole spagnole e itagnolas. Io sto sull’attenti, pronta ad intervenire, ma mia suocera capisce e suggerisce le parole mancanti che a mia mamma non vengono in spagnolo, riempiendo gli spazi bianchi tipo gioco dell’impiccato.
Papà osserva zitto, annuendo di tanto in tanto: d’improvviso salta fuori con una frase perfettamente coniugata in spagnolo, che si era preso il tempo di formulare. Mio suocero si esalta e risponde parlando a raffica in spagnolo ad un volume altissimo (più gridi, più ti capiscono, è risaputo :-P). Mio padre segue la conversazione e riesce a rispondere ancora qualcosa, fino a che noto che il suo sguardo si perde nel vuoto. Alberto interviene fermando mio suocero e ricordandogli che non si trova davanti ad un madrelingua spagnolo: gli rimprovera di parlare troppo veloce e di mangiarsi le parole. Mio suocero si calma e inizia a formulare la stessa frase con gesti e parole in catalano, che però italianizza (o crede di italianizzare). Della serie, non ha funzionato con una lingua, provo con l’altra. Poco dopo, tutto ricomincia da capo.
Insomma, io e Alberto non siamo più i traduttori ufficiali e la conversazione, nonostante gli alti e bassi, fluisce magicamente.
E bravi mamma, papà e suoceri!
Chi di voi ha suoceri arabi? 😛 Buona fortuna!
Chi sono
8 Commenti
Brava
Grazie papi, bravi voi :-)!!!
Fai sempre morire dalle risate! 🤣🤣
🙂 Grazie Vera!!!
Ahahahahah
Certamente non sono cene noiose, in queste situazioni te e Alberto vi dovete divertire un mondo.
Hahaha Cinzia. Adesso per fortuna siamo un po’in sciopero e si arrangiano loro, con conseguenti situazioni esilaranti 😛
Che bello anche questo lato delle relazioni miste. Uno pensa che renda la vita difficile e invece semplifica un sacco di cose, tanto non si capiscono ahah
Hahahahahhah Vale, effettivamente hai ragione. Per certe cose va bene che il rapporto sia cordiale ma non troppo profondo:-)