Il sistema sanitario tedesco è, per alcuni versi, molto diverso da quello italiano. Soprattutto durante i primi mesi in Germania, credetemi, resistere alla tentazione di mettersi le mani nei capelli sarà difficile. Così come lo sarà il sospirare e il chiedersi: “chi me l’ha fatto fare?”. Non preoccupatevi, capita proprio a tutti. È capitato anche a me: considerate che all’epoca ebbi vere e proprie crisi di panico, dovendomi confrontare con le segretarie della mia Krankenkasse. A quanto pare, peraltro, i dubbi in merito all’assicurazione sanitaria in Germania colpiscono molto spesso anche i tedeschi. Ergo: niente panico!
Assicurazione sanitaria in Germania: di cosa si tratta?
Il termine tedesco Krankenversicherung significa “assicurazione sanitaria” e indica la polizza che ogni persona residente in Germania deve stipulare. A occuparsi della burocrazia del caso è la gesetzliche Krankenkasse, cioè la “Cassa malattia”. Questa ultima potrebbe essere definita il corrispondente d’oltralpe del Servizio Sanitario Nazionale. Le gesetzliche Krankenkassen più note tra i miei amici e colleghi sono l’AOK e la Techniker Krankenkasse, seguite dalla Barmer Gek. Un’altra possibilità è data da un’agenzia d’assicurazioni privata quali, ad esempio, Mawista o Dekra.
Ma perché esistono ben due possibilità, quando si parla di assicurazione sanitaria in Germania? Ebbene, i pazienti possono essere assicurati pubblicamente, con una gesetzliche Krankenkasse, oppure privatamente, presso un’assicurazione.
Assicurazione sanitaria in Germania: a chi tocca?
In Germania la categoria di persone soggette all’obbligo di copertura sanitaria pubblica è quantomeno variegata. Questa comprende gli studenti, i tirocinanti, gli Auszubildende e i lavoratori dipendenti che percepiscono uno stipendio mensile che va da 451,00€ a 4575,00€. Tutti gli altri, compresi i liberi professionisti, possono eventualmente sottoscrivere un’assicurazione “volontaria” pubblica oppure optare per una copertura privata. Se lavorate in Germania come dipendenti, quindi, non dovrete far altro che scegliere una gesetzliche Krankenkasse e compilare i moduli del caso. Nel caso siate studenti (non Erasmus!) – la categoria studente “internazionale” è un po’ particolare – sarà necessario semplicemente richiedere il modello S1 all’ASL della città italiana di residenza. In questo modo otterrete la totale copertura sanitaria. In ogni caso, il mio consiglio è anche qui quello di rivolgervi all’ufficio internazionale della vostra università e chiedere anche a loro per eventuali conferme e/o chiarimenti. Quando si tratta di faccende burocratiche di questo genere è vostro diritto fare tutte le domande del caso, onde evitare di incappare in pasticci, beghe, multe e quanto altro. Insomma: non siate timidi e non abbiate paura di dire “Scusi, non ho capito cosa devo fare”, anche perché la prospettiva di un pasticcio burocratico non è per nulla rosea.
Attenzione! Nel caso siate liberi professionisti rivolgetevi sempre prima all’Associazione di Categoria, che potrà fornirvi le spiegazioni del caso e indirizzarvi verso la scelta migliore per quanto riguarda la vostra situazione. I costi dell’assicurazione sanitaria così come quelli della prevenzione sociale non sono da sottovalutare, se decideste di mettervi in proprio.
Assicurazione pubblica VS assicurazione privata
Il luogo comune vuole che la differenza principale tra assicurati sia il modo in cui questi ultimi vengono trattati. Chi possiede un’assicurazione privata, o così si suol dire, pare venga trattato con maggior riguardo e sussiego. Luogo comune? Forse: io, dopotutto, in ospedale venni trattata abbastanza bene. Questo, ovviamente, considerando il reparto fosse pieno sino a strabordare e il personale fosse ridotto per cause di forza maggiore.
Ci sono, inoltre, prestazioni per le quali chi ha una gesetzliche Krankenversicherung dovrà pagare una piccola quota partecipativa, anche nota come Beteiligung. Anche in questo caso, il luogo comune vuole che gli assicurati privati non debbano quasi mai farlo.
Per quanto riguarda gli specialisti, i pazienti coperti da un’assicurazione privata hanno una possibilità di scelta maggiore. I medici, infatti, li prediligono perché un maggior numero di pazienti privati significa un incasso più consistente. Alcuni medici di famiglia, poi, danno la precedenza a pazienti con assicurazione privata per lo stesso motivo.
Generalmente, posso confermare circoli l’immagine forse un po’ stereotipata che il paziente assicurato privatamente sia percepito come ricco, dotato di grandi disponibilità economiche.
Assicurazione sanitaria in Germania: i documenti necessari
Per ottenere una copertura sanitaria in Germania saranno sufficienti pochissime scartoffie. Dovrete fornire una copia del documento di identità, il vostro certificato di residenza e una fototessera. Vi verranno fatti compilare e firmare dei moduli e vi verrà consegnato un foglio che attesti il fatto siate assicurati presso la Krankenkasse che avete scelto. In capo a un paio di settimane, poi, vi verrà spedita comodamente a casa la tessera sanitaria, ossia la Gesundheitskarte. Questa dovrà esser presentata a richiesta durante le visite mediche. Allo stesso modo, è consigliabile conservarla nel portafoglio in modo da averla con sé in caso di un ricovero ospedaliero improvviso. Espatriato avvisato, mezzo salvato.
Und nun? E adesso? Se non siete ancora registrati presso un medico di base (Hausartz) questo è il momento giusto per farlo. Tutto ciò che occorrerà fare sarà presentarvi con un documento d’identità, l’Anmeldung (ma non tutti la richiedono) e la vostra Gesundheitskarte. Attenzione: alcune volte i medici non possono accettare ulteriori pazienti.Non stupitevi se la segretaria del dottore vi chiederà cortesemente di lasciare l’ambulatorio e vi consiglierà eventualmente il nome di un collega.
Non dimenticate: in Germania non bisogna MAI rimanere senza copertura sanitaria, onde incappare in multe e beghe.
Un buon portale di riferimento – se leggete correttamente il tedesco – è Krankenkasse Deutschland, dove potete trovate tutte le informazioni del caso e tutta una serie di articoli molto interessanti.
Chi sono
7 Commenti
Ciao Samanta, bell’articolo, molto interessante. Ho solo un commento: con la copertura privata non si allungano i tempi di attesa in ambulatorio, al contrario! Cioè, a me non è mai capitato, ma alcuni miei colleghi mi hanno raccontato di pazienti privati che vengono addirittura fatti passare davanti. (che non è bello). Quello che posso dire è che con l’assicurazione privata si ha più scelta tra gli ambulatori specialistici, visto che alcuni trattano esclusivamente pazienti ‘privati’, quindi con tempi di attesa minori x un appuntamento. Per di più, quando un paziente ‘pubblico’ si presenta da un nuovo medico, deve pagare 10 euro, il paziente ‘privato’ no. Si dice anche che i medici prediliscano un buon numero di pazienti privati perché possono richiedere tariffe più alte. Non so esattamente come funzioni, ma sicuramente (dal dentista x esempio) mi è sembrato a volte di essere vittima di ‘accanimento terapeutico’, visto che danno x scontato che la cassa privata rimborsi tutto. Questo dalla mia esperienza in NRW. Un caro saluto e grazie ancora per l’articolo molto informativo.
Buongiorno a te! Dunque, qua ho raccolto solo esperienze di medici che – quando ricevono pazienti con coperture private – li fanno passare solamente dopo i regolari pazienti *se* hanno tempo. Suppongo, in ogni caso, che la deontologia del medico sia alla fine il criterio con il quale scelgono di farli passare prima, dopo o durante…
Quando mi sono presentata dal nuovo medico, inoltre, io non ho pagato nulla…i 10,00€ che vanno pagati – almeno qui in Thüringen – sono quelli per ogni giorno di ricovero in ospedale/clinica psichiatrica..
Ogni Bundesland, infine, fa un po’ caso a sé stante..quindi è possibile che in NRW abbiano altre norme, linee di condotta, regole. Questo non ho avuto modo di controllarlo anche perché ho cercato di dare due linee guida, confidando che poi i singoli guardino al proprio caso.. 😀
Grazie per il tuo intervento!!!
concordo con Raffaella per quanto riguarda gli assicurati privati anche perche’ per anni lo sono stata anch’io,in molti studi Medici essere Privatversichert e’ un’agevolazione anche se ingiusta nei confronti degli altri pazienti.Per quanto riguarda i 10 euro da pagare quando si e’ in ospedale tengo a precisare che questi si pagano solo per 28 giorni dell’anno Corrente.dopodiche’ non si paga piu’ e,stando alle mie ultime informazioni,questo Vale per tutte le regioni della Germania.Ciao.
Esatto, i 10,00€ sono da pagare in ospedale e si riferiscono ai primi 28 gg di ricovero (ogni anno solare). Non per – e qua cito – “quando un paziente ‘pubblico’ si presenta da un nuovo medico, deve pagare 10 euro”.
Grazie anche a te per il contributo!!! 😀
Non sono sposata da maggio che sto in Germania lavoro 10,30 alle 14,30 Come faccio x avere l aok consiglio
Ciao Patty! Dunque, se lavori con un contratto regolare dovresti trovare gli importi che paghi alla Krankenkasse segnalati in Busta Paga. Se così non fosse ti invito a rivolgerti presso il tuo capo e chiedere… (ricordati che è un tuo diritto! Non esitare a rivolgerti – in caso – a chi di competenza)
Se invece intendi fare il passaggio dalla tua assicurazione all’AOK, basta andare con i documenti della vecchia in AOK e chiedere di passare alla loro copertura sanitaria. Una volta fatto questo, ti daranno un foglio da portare al lavoro che indica al tuo datore di lavoro presso chi deve versare la quota della Krankenkasse.
Avessi qualche altro dubbio non esitare a scrivermi! 😀
Io non ho mai dovuto pagare nulla dal medico di base, né in MV né a Berlino, e mai mi è stata chiesta l’anmeldung, nemmeno quando ancora ero scoperto da kk e ho utilizzato la carta italiana.
Vorrei aggiungere dei dettagli che ho notato mancano.
Se si dovesse perdere il lavoro ci si ritrova in una delle due seguenti situazioni:
– se hai i contributi sufficienti a chiedere la disoccupazione o il reddito di cittadinanza allora in fase di registrazione devi fornire le informazioni riguardanti la tua kk e provvedono loro a pagartela
– se non hai i contributi sono circa 170€/mese che devi pagare “volontariamente” (freiwillig, ma io direi “obbligatoriamente, visto che altrimenti vieni multato)
– se lavori stagionale, ricordati di abmeldarti dal comune di residenza e portare il certificato alla kk così da evitare di doverla pagare, in quanto non avendo più residenza in Germania non hai più l’obbligo di copertura e puoi tornare ad usare quella italiana al rientro