Giù le mani dalla mia Italia
Ma guai a chi tocca la mia adorata Italia.
Ma che nessuno tocchi la mia adorata Italia.
Io posso. Voi no.

E, allora ci chiederanno… perchè siete partiti?
Chi sono
Chi sono
“Not all those who wander are lost” Sono Fiorenza e sono originaria della provincia di Bergamo. Una buona dose di curiosità mista ad istinto e naturale irrequietezza mi hanno spinta, fin dalla tenera età, oltre la mia comfort zone alla scoperta di nuove conoscenze, persone, culture, luoghi e attività. Viaggiare, vagare e confrontarmi con culture diverse mi affascina da sempre; per questo mi considero una viaggiatrice e non una semplice turista. Il primo viaggio all’estero è stato con mamma e papà in Portogallo. Avevo quattro anni e da allora non mi sono più fermata! La mia passione per i viaggi si è ben presto trasformata in desiderio di emigrare. E così, a 17 anni, ho lasciato casa con destinazione Chicago dove ho trascorso oltre un anno come exchange student. Un anno indimenticabile fatto di amicizie, difficoltà, sfide e sogni. Tuttora Chicago è la mia seconda casa. Dopo gli studi in comunicazione d’impresa ed un master in marketing digitale ho iniziato a lavorare nell’ambito commerciale viaggiando in lungo e in largo per questo nostro pazzo mondo. Anche dal punto di vista lavorativo adoro le sfide e mi sono specializzata come business development manager per lo sviluppo di piccole realtà aziendali o start up. Nonostante i viaggi di piacere e lavoro casa è sempre stata Bergamo, dove ho conosciuto mio marito Andrea. Io e Andrea condividiamo la passione per i viaggi e per l’estero. Per un certo periodo abbiamo desiderato trasferisci in un’altra nazione, nonostante l’amore per la nostra bella Bergamo dove ci sono i nostri amici più cari e le nostre famiglie. Con il tempo ho abbandonato l’idea di emigrare dedicandoci alla nostra vita in Italia, ai viaggi, alle mille passioni e alle nostre attività lavorative. E poi d’un tratto, in una giornata come tante, abbiamo ricevuto una telefonata con una bella opportunità lavorativa. Ci siamo confrontati, abbiamo seguito il nostro istinto e abbiamo accettato la sfida lasciando casa alla soglia dei 40 anni. E Australia sia. Vivo a Melbourne dal 2017 con un nuovo ed entusiasmante lavoro; ho riaperto il cassetto dei desideri, scoperto nuove passioni e ritrovato me stessa. Casa è lontana e la vita da expat si sa, non è facile. Mi godo questa vita down under giorno dopo giorno. La comfort zone non è proprio il mio posto. Il mondo lo è. www.awandergirl.com è il mio spazio dove condivido le mie passioni. Perchè ““Not all those who wander are lost”.
9 Commenti
Ciao Fiorenza,
mi piace molto la tua riflessione e le parole d’effetto con cui la esprimi.
Non saprei se quella nei nostri confronti sia davvero una discriminazione. Magari può darci fastidio, ma è esattamente quella che, purtroppo, molti expat come noi riservano agli autoctoni del paese ospitante. Io vivo in Francia, e puntualmente tutti quelli che arrivano qui affermano di odiare i francesi, senza neppure conoscerli. Purtroppo gli stereotipi li ritrovi in tutti i sensi, e sentirceli cuciti addosso dà ancora più fastidio.
Anch’io, nelle condizioni attuali, forse non tornerei mai a vivere in Italia. Ma è pur sempre il paese che mi ha vista crescere e con cui, con tutti i pro e i contri, conserverò sempre un legame!
E’ proprio vero. Anche io stesso spesso generalizzo e dico: “gli australiani”!
Poi quando subisco lo stesso trattamento, mi rendo conto di quanto sia sciocco generalizzare.
P.s: Ah, ma quindi i francesi sono simpatici? 🙂
Ahahahha certo che lo sono, alcuni anche più degli italiani. Scherzi a parte, sono come noi: alcuni simpatici, altri meno, alcuni introversi, alcuni molto aperti. Globalmente solo un po’ più timidi degli italiani, diciamo che necessitano di tempo per fidarsi e affezionarsi alle persone (come è giusto che sia).
Ciao Fiorenza,
Ho notato lo stesso comportamento quando ho vissuto in Germania per un periodo: noi italiani siamo quelli che mangiano solo pizza, e che, cosa che mi faceva andare su tutte le furie, nel primo pomeriggio non lavorano perché facciamo la “siesta”!
Ma credo che tutti noi abbiamo la tendenza ad etichettare le persone straniere che incontriamo, creando degli stereotipi nelle nostre menti, secondo cui tutti gli abitanti di un certo paese fanno una certa cosa.
Sii fiera della tua italianità e non ascoltarli 😉
Sarà che l’immigrato è sempre visto con un occhio diverso.
Sono fierissima della mia italianità, ma anche felice della terra che mi sta ospitando.
Ciao Fiorenza, condivido emotivamente in pieno e per chi come me arriva dalla Sicilia c’è una doppia difesa da armare.. ma io non mi lascio intimorire abbiamo tante meraviglie che giocano a nostro favore!!
Sono tutti invidiosi di noi. Questa è la verità! 🙂
Anche io vivo in Australia e da quattro anni sono diventata cittadina australiana ma sottoscrivo ogni parola del tuo post. Inoltre il mio compagno è British quindi di occasioni per fare confronti e a volte piccole discussioni ne abbiamo avute molte ma lui come tanti inglesi è un grande fan del nostro paese. Proprio lui non capisce come un paese tanto speciale si denigri così tanto da solo. In ogni caso è proprio vero che andare a vivere all’estero ti fa diventare sempre più italiana!
Hai ragione, io ho riscoperto la mia italianita a migliaia di KM di distanza!