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La celebrazione della Gravidanza in Brasile

di Sara - San Paolo
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Diventare genitori è certamente una della più emozionanti e sorprendenti avventure della vita.

Pensandoci bene, è un’esperienza molto comune, tanti prima o poi lo diventano, eppure ognuno la sente come assolutamente unica e irripetibile. Ma credetemi, in Brasile, lo è ancora di più.

Dopo il classico annuncio iniziale sui social, il primo grande evento avviene verso il 7° mese di gravidanza: è il chá de bebê, tradotto letteralmente il tè del bebè, quello che in America chiamano Baby Shower.

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la mamma Julia e il fratellino Heitor con alcuni regali

Da una breve ricerca, ho scoperto che tradizionalmente il Baby Shower è un’occasione per la futura mamma di ricevere dei doni. La piccola festa dovrebbe essere organizzata dalla migliore amica della futura mamma e le invitate dovrebbero essere solo donne. Inoltre il party si dovrebbe organizzare solo per il primogenito.

Dalla mia esperienza locale in Brasile, invece, ho notato che qui di solito sono i futuri genitori ad organizzare la festa, che si fa per ogni figlio e non solo per il primo; anche gli uomini sono invitati ed è previsto che il dono da portare sia un pacchetto di pannolini per il nascituro. L’idea è senz’altro intelligente, soprattutto se si considera che mediamente il Brasile è un paese povero e il costo dei pannolini è rilevante.

Se però state pensando che si tratti di una piccola festa in casa, state sottovalutando i brasiliani e la loro passione per il divertimento: ogni chá de bebê che si rispetti segue un tema e spesso è organizzato da un Party Planner.

festa a tema giardino

Ed è così per tutti, ma proprio tutti i chá de bebê, non solo quelli dei più ricchi. Gli invitati troveranno ad attenderli una sala decorata, una grande tavola imbandita, soprattutto di dolci, e i trepidanti genitori.

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Chá de bebê di Valerio, un italiano a San Paolo, a tema Minions, con la tipica torta di pannolini e quella vera, di panna

Il secondo passo, che si compie di solito all’ottavo mese di gravidanza, è il servizio fotografico della mamma.

A seconda delle possibilità di spesa, può essere fatto da un fotografo professionista con tanto di équipe, parrucchiere e truccatore, oppure da un amico, a livello amatoriale. L’importante è che si veda bene il pancione così il bimbo, quando crescerà un po’, potrà vedere com’era quando si trovava ancora dentro la sua mamma. Pare che i bambini adorino questa tradizione! celebrazione-gravidanza-Brasile

E poi arriva il momento del parto.

Il Brasile è classificato come uno dei paesi con la più alta incidenza di parti cesarei e la mia impressione è che le donne brasiliane lo preferiscano di gran lunga al parto naturale. Devo sottolineare che io sto parlando della mia esperienza in uno dei migliori ospedali e come “solvente”, ma temo che la sanità pubblica sia molto diversa. Comunque, qualunque sia la scelta del tipo di parto, al neo-papà è richiesta una grande partecipazione.

Egli, infatti, viene invitato in sala operatoria per fare compagnia alla moglie e per vedere in diretta il bimbo nascere.

Nel mio caso, parto cesareo, l’unico video girato da mio marito dura esattamente 12 secondi: è inquadrato solo il pavimento della sala operatoria, la bimba non si vede però almeno si sente piangere, e mio marito in sottofondo chiede se può sedersi perché sta per svenire. Così ho capito perché alcune coppie chiamano dei professionisti specializzati per far girare il video e far fare le foto del parto.

In aggiunta a tutto ciò, al neo-papà vengono fornite lenzuola e asciugamani, perché è previsto che anche lui resti in ospedale dormendo su un divano letto e aiutando la mamma con il neonato, il quale si trova tutto il tempo in camera con loro: si tratta del cosiddetto co-sleeping.

La tradizione inoltre vuole che, sulla porta, si appenda un quadretto col nome del nascituro.

celebrazione-gravidanza-BrasileCome se non bastasse, molti ospedali offrono alla neo-mamma il “progetto autostima”: un servizio completo di massaggio drenante post parto, trucco, messa in piega e manicure. Nel paese della bellezza, e in un’occasione in cui la mamma verrà fotografata molto con il neonato e riceverà visite, non potrà certo farsi trovare impreparata!

Parlando di visite, ricordo che ci dissero fino allo sfinimento che non erano ammesse più di cinque persone per volta: io e mio marito, solo con le nostre famiglie che sarebbero venute dopo il parto, eravamo un po’ perplessi di fronte a questa manifesta preoccupazione. In tutto, sarebbero venuti a trovarci una decina di amici, anche perché avevamo preferito goderci un po’ di intimità nelle prime ore. Poi abbiamo visto le camere accanto alla nostra e abbiamo capito… Altro che cinque persone… decine di amici e parenti, con fiori, palloncini, regali, peluches giganteschi, macchine fotografiche professionali…

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il bebé in rosso

Arriva il momento di tornare a casa, possibilmente con il bebè vestito di rosso, come tradizione benaugurale. Di norma, alle bimbe viene messa in testa una fascia con un grande gigantesco fiocco – anche se non hanno capelli –  e vengono aggiunti degli orecchini. Noi non lo abbiamo fatto, con il risultato che tutti per almeno un anno ci hanno chiesto se nostra figlia era un maschietto.

Pensate sia finita qui? Sbagliato.

C’è ancora un’ultima cosa da fare: il servizio fotografico del bebé!

Di solito viene realizzato tra il 7° e il 15° giorno di vita, in casa o in studio, a seconda dei gusti con foto molto naturali oppure in stile più fiabesco. Il bimbo non si accorge di nulla, anche perché è previsto che le foto si facciano solo mentre dorme, per non disturbarlo. Se il servizio si realizza in studio, come prassi viene acceso il riscaldamento per creare una temperatura molto accogliente e vengono riprodotti i suoni detti “rumore bianco”, che il bimbo sentiva quando era nell’utero materno.

Volete un esempio di come sono le foto finite? Eccolo qui sotto. Che altro aggiungere… Evviva la celebrazione della gravidanza in Brasile!

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1 Commento

Sara Martinel 03/01/2021 - 20:37

Ciao Sara

spero e penso di rivolgermi proprio a te.

Ho trovato il tuo articolo sul diventare mamma in Brasile.. e così ho scoperto che ti chiami Sara come me, e che vivi qui dal 2014.

Ho visto che hai avuto due bimbi di cui uno a Rio.

Io vivo a Rio da poco piu di 1 anno, ma lo conosco con esperienze di diversi mesi ‘spezzettati’, dal 2015.

Mi sono trasferita per seguire mio marito Thiago, decidendo di lasciare famiglia, lavoro, amici, per ricominciare da zero qua con lui..

lavoriamo insieme per il nostro tour operator.

Insomma… sono incinta… sono nel terzo mese…

sarebbe stupendo poter confrontarmi con te… avendo tu vissuto la stessa esperienza qua a Rio appunto!

Ti confesso di avere un po’ paura, non tanto della gravidanza, perchè vedo che il sistema privato con Plano da Saude mi sta facendo fare molte visite e molte ultras.. quindi sono serena..

ma comunque non è la mia lingua.. e ho paura di arrivare al parto senza sapere bene come funzionerà..

non so se esistono ma comunque non è la mia lingua.. e ho paura di arrivare al parto senza sapere bene come funzionerà..

non so se esistono corsi pre parto o altro..

sarebbe preziosissimo un confronto con te…

ti lascio il mio whatsapp: +34695852289

Grazie in anticipo
Um abraço

Sara Martinel

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