Grazie vita da expat
Venerdì 19 ottobre 2013, arrivavamo a Londra per sondare il terreno e capire se un nostro trasferimento sarebbe stato possibile. Tre settimane decisive che avrebbero segnato la svolta.
Venerdì 19 ottobre 2018, Annecy. Cinque anni di cambiamenti.
È un venerdì pomeriggio di quella che sembra essere stata la più lunga estate di sempre.
Un’aria frizzantina e tiepida entra dalle finestre accompagnata dal tramestio dei preparativi della festa di quartiere.
Eh già, domenica mattina una magnifica fiera dalle atmosfere medievali animerà le vie tutt’intorno al mio palazzo.
Dalle prime luci del giorno, le pietanze più succulente della tradizione savoiarda inizieranno a sobbollire in enormi pentoloni e l’aria diventerà carica degli aromi più deliziosi: burro, cipolla, reblochon, pancetta e patate daranno vita ad una fantastica tartiflette. Vino, guanciale, burro e diot alle salsicce stracotte più buone che possiate immaginare; puré, formaggio, créme fraiche e tartufo all’aligot, una meravigliosa golosità “filante”. Non mancheranno i dolci, il vin chaud e la regina di tutte le bevande: il succo di mela fresco fatto con un torchio di legno secondo i canoni della più antica tradizione.
All’angolo della strada sarà allestito un banco impreziosito dalle varietà più stravaganti di zucche mai viste.
Ce ne saranno di tutte le dimensioni e con una gamma di colori pazzesca. Continuando a camminare si potranno acquistare oggetti di produzione artigianale e, ovviamente, le leccornie più disparate.
Spostandoci sulla grande piazza scopriremo gli animali e i mestieri della fattoria. Lo spettacolo che preferisco, e che ogni anno cerco, è il pastore delle oche. Non ci crederete, ma le oche restano davvero in gruppo e seguono gli ordini del cane che risponde obbediente al fischio del padrone.
Non vedo l’ora di potermi immergere in questa atmosfera così semplice ed irreale; di mettermi in fila per conquistare la mia prelibatezza; di camminare al ritmo delle musiche tradizionali e di intonare “Bella ciao” insieme ai commedianti (sì, sì avete capito bene “Bella ciao”, è davvero molto apprezzata e conosciuta e non solo per i Papel).
Ma com’è possibile che quella che sta scrivendo queste cose sia proprio io, o peggio ancora, che sia proprio io quella che prova queste emozioni?
Io la cittadina; io cresciuta nella capitale; io che sognavo Londra con le sue strade immense, i teatri, i musical, i locali; io che: “mai e poi mai lontana dalla metropoli”. Chi è questa donna???
Questa donna che trova la tranquillità quando gli occhi accarezzano il profilo dolce delle montagne scivolando, poi, lentamente tra le foglie rosse dell’autunno, per arrivare pian piano a sfiorare la superficie del lago; questa donna che, finalmente, ha il coraggio di prendere quello vuole e lo fa con la gratitudine di chi non lo credeva più possibile; questa donna che cammina a testa alta e aggiunge sogni ai sogni.
Come è possibile che la metamorfosi abbia avuto luogo qui, lontana dalle mie origini, dalla mia cultura, dalla possibilità di esprimermi in maniera fluida e senza poter usufruire di tutte le sfumature della lingua madre.
Come è possibile che sia avvenuta qui e non in una città dalle svariate opportunità.
Forse, la forza del cambiamento è proprio nello sradicamento, nella necessità di ricreare una routine che si adatti alla nuova vita e, soprattutto, alla nuova cultura.
Il bisogno di integrazione mi ha costretta a ripensarmi e, allora, cambiare per cambiare, perché non cercare di diventare la me che avrei sempre voluto essere?
Probabilmente il luogo della rinascita è stato parte integrante del processo stesso. Abitare in una cittadina a dimensione umana in cui lo scorrere della vita è dettato da ritmi più lenti e scandita da meravigliosi scenari, che esplodono di colori differenti ad ogni cambio di stagione, mi ha aiutata a ristabilire le priorità e ad entrare in contatto con me stessa.
Sorrido soddisfatta, tra me e me, ammirando il ventaglio di variegate possibilità che si agitano davanti ai miei occhi: è arrivato il momento di decidere cosa farò da grande.
Grazie vita da expat!
Chi sono
2 Commenti
Ciao,
Mi hanno proposto di trasferirmi a lavorare presso la casa madre della mia azienda, che si trova ad Annecy.
Mi sai indicare quanto costano mediamente gli affitti per un piccolo appartamento (monolocale/ bilocale)? Grazie
Ciao Valeria,
scusami leggo solo ora il tuo commento. Probabilmente avrai già risolto, comunque, nel caso in cui ti fosse ancora utile, Annecy è piuttosto cara. un piccolo bilocale ad Annecy o nelle immediate vicinanze metterei in conto almeno 600/700€ al mese.