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Expat ad Hong Kong, oggi insegno ad un bambino autistico

di Stefania Hong Kong
Hong kong scuola expat

Ad Hong Kong mi avevano avvertito – ed avvertito chiaramente più volte – ma io mi ci sono ugualmente buttata a capofitto ed ora il mio naso cola, la mia gola è in fiamme e sto prendendo il Fluifort perché sento il catarro che mi blocca i bronchi. E tutto questo solo per essere stata 8 miseri giorni in contatto con i piccoli untori!!! Come mi ritroverò tra un mese?!
L’anno scorso facevo l’insegnante di supporto in una delle quinte e verso meta` anno, quando diamo la preferenza di dove vorremmo lavorare nell’anno a venire, io, sicura di me, ho detto in: “EC”, ossia Early Childhood che va dai tre anni -scuola materna- ai sei anni  -prima elementare- Come dicevo, le mie colleghe mi avevano detto che in “EC” ci si ammala facilmente perché` i bambini, oltre che avere fissi il naso che cola, hanno dei germi che sono molto più resistenti degli altri! Non ridete! Vi assicuro che e` così! I germi dei bambini di quinta sono diversi! Si possono combattere con i rimedi tradizionali di tipo INEDITA STEFANIA HK SELFIEchimico e/o di tipo naturale, ma quelli dei bambini di tre anni… NO!!!

Quando ho detto a mia madre che avrei lavorato con bambini di 3 anni , mi ha chiesto che bisogno di supporto potessero avere dei bambini così piccoli. In quarta ed in quinta, le due classi dove ho lavorato negli ultimi due anni , il  supporto è di tipo accademico e sociale, ma non si punta più di tanto sul comportamento perché quello dovrebbe essere già stato in maggior parte risolto negli anni precedenti. Nelle classi dove di accademico si fa praticamente poco o niente si interviene invece sul sociale e sul comportamento. I bambini imparano a stare in classe, a seguire la routine quotidiana, a giocare con gli altri bambini e a passare da un’attivita` all’altra. Il bambino cui sono stata assegnata come insegnante, per esempio, ha problemi a passare da un’attività all’altra, quello che qui chiamiamo transitioning. Siamo una scuola che punta sull’inclusione quasi totale, nel senso che si cerca di avere tutti i bambini inseriti in una classe normale. Quando non teniamo il bambino in classe lo facciamo nel suo interesse, pensando che sia più utile per lui/lei. Ad esempio: se si capisce che lo studente impara meglio in un ambiente silenzioso “uno a uno”, allora lo si porta in una camera a parte, lontana da distrazioni,  per fargli capire bene i concetti basilari, allo stesso modo ci comportiamo  se lo studente  ha bisogno di un attimo di calma così come  se dovesse  invece avere bisogno di un po’ di movimento.
Alla maternal il bambino con cui lavoro è autistico ed in questi 8 giorni, noi stiamo studiando lui e lui sta studiando noi. Siamo tre insegnanti con 18 bambini (18 bambini nella materna e 22 in tutte le altre classi delle elementari) ed ogni insegnante della classe si occupa di tutti i bambini, quindi, se una mia collega sta con il bambino di cui mi occupo io, io bado ad un’altro gruppo e così via. Questo perché il bambino non si deve sentire un caso speciale, ma deve essere quanto più` integrato nella classe. Inoltre abbiamo anche una terapista del linguaggio Speech therapist, una Occupational Therapist ed una psicologa.
Stiamo cominciando a buttare giù` un piano di lavoro e una social story (una specie di fumetto fatto con un programma speciale dove inseriamo le foto dello studente  ed i messaggi che vogliamo trasmettergli cosi da farglielo sembrare un raccontino) per aiutarlo ad integrarsi il meglio possibile nella sua classe e per prepararlo al lavoro accademico che richiederanno gli anni futuri. Volevo fare questa nuova esperienza (non ho mai lavorato con bambini così piccoli) e ne sono proprio contenta… tranne quando li dobbiamo portare tutti in fila da una parte all’altra della scuola o sulle scale. La fila è un incubo perché ogni insegnante dovrebbe avere  10 mani  e pensate che siamo un minimo di 3 adulti per 18 bambini. Il primo giorno che li abbiamo portati giù` per mandarli a casa me ne sono persa uno! Per fortuna che  il “bambino perso” fu agguantato da una collega, perchè  io non me ne ero accorta finché lei non me lo ha comunicato!  Adesso li conto sempre a più riprese…

Nelle foto mi vedete con gli insegnanti della mia classe (include sia gli insegnanti di Musica, Arte ecc… che le terapiste), e con due dei bimbi della classe…

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