Ibiza.
Oggi vorrei riflettere su questo tema: il coraggio di partire o il coraggio di restare. O forse dovrei dire l’incoscienza di restare.
Per capire quello di cui sto parlando, però, devo spiegarvi la situazione in cui si vive sull’isola.
Ad Ibiza esistono solo due stagioni: la “temporada“, ossia La Stagione per eccellenza, la Signora Estate Verano, e l’inverno.
Ibiza è un’isolotta appartenente all’arcipelago delle Isole Baleari.
Popolazione invernale: 140mila abitanti, ma in estate si arrivano a contare anche 350mila teste, con tutti i turisti e i lavoratori provenienti da ogni angolo del mondo, ognuno alla ricerca di qualcosa di diverso, non solo di feste a base di sesso, droga e musica elettronica.
C’è chi viene per le spiagge bellissime, per le famiglie e i bambini, chi per quelle dei nudisti. C’è chi viene per godersi la campagna, le escursioni in collina, chi per godersi il mare in barca. Chi per degustare la cucina ibicenca e mediterranea. Chi per concentrarsi sulla spiritualità.
Ci sono matrimoni, addio al nubilato, al celibato, cuori infranti che vogliono dimenticare.
Ad aprile l’isola inizia a popolarsi.
Gli alberghi, i ristoranti, i negozi e i locali ricominciano ad uscire dal letargo invernale e riaprono i battenti. Sparo una cifra a caso, che probabilmente sarà abbastanza vicina alla realtà, ma da novembre a marzo l’80% delle attività è chiuso per ferie.
Vedi ragazzi camminare con pacchi di curriculum in mano, perché qua va ancora di moda la consegna di cv porta a porta.
Quando arrivi ad aprile, la vedi sbocciare come un fiore, Ibiza.
Ogni giorno per strada si aggiungono musica, persone, colori, odori.
La magia cambia, fino ad arrivare ad agosto, quando, stremati dal lavoro e dai ritmi frenetici, non si sopporta più nessuno e non si sa dove andare a cercare un minuto di pace e tranquillità.
Il passaggio tra estate e inverno è stato un po’ traumatico.
La maggior parte delle persone che conoscevo è partita per svernare altrove. Chi è rimasto, si è rinchiuso in casa per pigrizia, per il freddo, per mancanza di soldi (quelli che preferiscono chiedere la disoccupazione, piuttosto che trovarsi un altro lavoro, meriterebbero un post a parte).
La maggior parte delle attività turistiche ha chiuso i battenti: le grandi discoteche, i bar e i ristoranti pure.
Vai una domenica sera al porto a mezzanotte e non incontri nessuno, quando, fino a settembre, nello stesso punto, c’erano ondate di turisti a spasso tra i negozi, piuttosto che persone di ogni nazionalità sedute al bar.
Sembra di essere in un altro posto: un posto abbandonato.
Mi hanno detto in tanti che forse preferiscono Ibiza in inverno piuttosto che in estate, però “bisogna cambiare il chip”.
Ci ho riflettuto. Ho cambiato il chip, e ora Ibiza in inverno piace anche a me!
Ho trovato un nuovo lavoro per l’inverno. Speravo che con i nuovi colleghi mi si sarebbe aperta la strada verso una nuova vita sociale e invece niente, tutti dediti al lavoro e/o alla famiglia e/o alle canne, nessuno interessato a fare qualcosa fuori dal lavoro.
Ho provato ad affidarmi a Couchsurfing che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni, ma purtroppo su questa isola non è molto conosciuto.
Allora ho provato a cercare gruppi di scambio di lingue e lì ho avuto più fortuna!
In una pagina facebook c’erano diverse persone che proponevano incontri per parlare spagnolo e inglese.
Prendendo spunto da questa cosa ho avuto l’idea del secolo e ho creato un gruppo whatsapp per agevolare la comunicazione e l’organizzazione degli incontri.
Nel giro di due settimane sono passata da “mi annoio non so cosa fare” ad “aiuto non ci sto più dentro“, perché questo gruppo si è rivelato attivissimo. Ora, a distanza di un mese, è composto da quasi cento persone che più o meno ogni giorno propongono di vedersi e fare qualcosa.
Meglio che Couchsurfing, perché siamo tutte persone che vivono qui e siamo accomunati dall’interesse per le lingue.
Di lavoro in inverno ce n’è, però se lo trovi subito a ottobre/novembre.
Non mi piaceva molto quello che avevo, così mi sono licenziata. Sto cercando dell’altro ma non c’è molta scelta, tante attività stanno chiudendo per le vacanze e cercano a partire da marzo.
Se non trovo nulla a breve, penso che partirò pure io. Andrò a Monaco dalla mia amica Emma, a Rabat da Silvia e ad Edimburgo da Nani. Non penso che tornerò in Italia, sorry!
Divertimento a Ibiza in inverno?
Mi hanno detto che sono stata sfortunata perché ho scelto di rimanere giusto nell’anno in cui il Pacha tiene chiuso per ristrutturazione! Però, nella zona del porto e di Marina Botafoch, ci sono sempre tanti locali che fanno serata dal giovedì al sabato.
Niente a che vedere con la movida estiva che va dal lunedì alla domenica, ma se cambi il chip tutto va bene. L’altro giorno sono pure finita in un after in villa di sabato mattina, sulle alture di cala vadella.
Ho capito che se sai come muoverti, con chi parlare e con chi stare, se cerchi bene, Ibiza è Ibiza tutto l’anno.
Non sarà tutto così amplificato come in estate, ma un po’ di magia nascosta la trovi sempre.
Una cosa che forse ancora non mi rimane in testa è che bisogna anche riposarsi un po’ nella vita. Non si può viaggiare a 100 tutto l’anno, bisogna allentare un po’ la presa.
All’inizio pensavo di aver fatto la scelta sbagliata. Pensavo che sarei dovuta partire anche io come hanno fatto gli altri.
Non sono partita per pigrizia, per non dover fare la valigia un’altra volta, per non dover cercare casa un’altra volta, per non partire di nuovo da zero solo per qualche mese, dato che sarei comunque tornata qua.
Pensavo che rimanere a Ibiza in inverno fosse stata una scelta coraggiosa, perchè non mi sembrava il massimo ritrovarmi su un’isola semi deserta e semi abbandonata.
E invece è stata una buona scelta.
Sto scoprendo e imparando più cose su Ibiza adesso piuttosto che in estate.
Ho a che fare con la gente del posto e non solo con turisti e italiani come al solito, il mio spagnolo ha avuto un’impennata inimmaginabile (il “parli molto bene” mi sembra una presa in giro, ma mi fa anche molto piacere) e mi sto creando dei contatti per poter vagliare diverse offerte lavorative per quest’estate.
Poi, se vogliamo dirla tutta, qua a gennaio di giorno in spiaggia ci sono 20 gradi… ne vogliamo parlare?
Chi sono