Il costo della vita a Dubai
Nell’ultimo periodo i social media pullulano di influencer e blogger che raccontano di quanto sia bello e conveniente vivere a Dubai, con qualche invenzione qua e là che poco si avvicina alla realtà
La verità è che anche gli Emirati, nonostante gli innumerevoli e apprezzatissimi sforzi, hanno risentito dell’andamento dell’economia mondiale, con un impatto notevole sulle famiglie.
Dopo 6 anni negli Emirati, quindi, i cambiamenti cominciamo a vederli e qualche riflessione è d’obbligo. Al di là delle aperture sempre maggiori, i cambiamenti cominciati col post Expo sono soprattutto di natura economica.
Il costo della vita a Dubai è aumentato drasticamente nell’ultimo anno, ma gli stipendi che molti settori potevano offrire un tempo si sono abbassati di molto. Se prima un direttore o capo dipartimento poteva facilmente guadagnare 60mila AED al mese, adesso bisogna pregare per ottenere la metà, spesso senza benefit. Il tutto sta creando ondate di persone che si trasferiscono nel paese e altre che lo lasciano per tornare in patria o esplorare nuovi orizzonti. Il paese più quotato al momento sembra essere il Canada.
Facciamo un piccolo riepilogo dei costi, cosa ne dite?
Scuole e asili:
Le scuole a curriculum britannico, svizzero, americano o IB vanno ormai da un minimo di 60mila AED annui a bambino. Il massimo è quello che chiameremo: “ci vendiamo un rene per pagare la retta”. Gli asili, anche quelli scelti in base al curriculum, vanno da un minimo di 30mila annui. Ricordo che il sistema scolastico per i non emiratini è soltato privato. Le scuola pubbliche, in lingua araba, sono riservate ai locali.
Casa e affitto:
Comprare casa non è assolutamente economico. Dubai non è la capitale. Ciononostante si tratta di una grande città con prezzi paragonabili ad altre grandi capitali mondiali. Per cui, detto fra noi, ci vogliono tantissimi soldi o almeno un paio di vite con lavoro fisso e ben pagato per potersi permettere l’acquisto di un appartamento, dato che si va ben oltre i 500 mila euro per un due camere da letto.
Gli affitti erano, fino a circa 3 anni fa, abbasta in linea con altre città se non addirittura inferiori. Dal post Expo il mercato del real estate è letteralmente impazzito. I prezzi sono schizzati alle stelle anno e si prevendono ancora un paio d’anni con questa tendenza. Un appartamento, vecchio e non ristrutturato, in un condominio, con 3 camere da letto, prima costava sui 100.000 AED all’anno (circa 25.000 euro) mentre ora si arriva facilmente a 180.000 AED annui.
L’assicurazione medica:
La sanità, cosi come l’istruzione, è privata. Per quvoto motibo è obbligatorio avere un’assicurazione medica. Le aziende hanno iniziato a tagliare i costi sulle assicurazioni ai dipendenti che, spesso, devono pagarsi le integrazioni. Se si lavora in proprio, bisogna provvedere da sè e i costi per avere una copertura decente ormai corrispondono a un minimo di 10mila AED a persona all’anno. Per una famiglia di quattro persone è un costo non indifferente.
Bollette, internet e telefonia
Acqua e corrente elettrica sono gestite da DEWA, Dubai Electricity and Water Authority, che aggiunge in bolletta anche la tassa sulla rete fognaria. A questa si aggiunge una specie di tassa sulla proprietà che spetta in parte agli affittuari. Seppur trovando la cosa strana, in UK succedeva lo stesso. La media mensile della DEWA è di 900 AED, mentre fino a un paio di anni fa era di 700.
Per internet esistono vari gestori ma si è spesso legati a quello che ha il contratto con il condominio. Esistono tariffe a seconda di cosa occorre, ovviamente, ma la media è 500 AED mensili.
Stessa cosa per il cellulare, esistono vari gestori e vari piani tariffari, ma non ne ho mai trovato uno inferiore a 200 AED mensili.
Al supermercato:
Fare la spesa è l’unica cosa che ho sempre trovato non più costosa che in città come Roma, Milano, Parigi e Londra. Comprando prodotti locali si risparmia notevolmente. Un chilo di patate o pomodori costano poco piu di un euro, idem per melenzane, zucchine e lattuga. La pasta italiana ha un certo costo che va da circa 2,50€ al pacchetto fino a 4,00€, mentre prima si comprava a 1,50€. La salsa di pomodoro costa circa 7 AED, quasi 2,00€. Anche gli affettati e i formaggi italiani sono cari, ma le alternative locali e di paesi vicini facilitano.
Al ristorante:
Anche qui vale lo stesso ragionamento. Una pizza può costare fino a 20 euro ma se si mangia indiano, ad esempio, si spende molto meno. Ci sono, infatti, prodotti importati e consumati in quantità maggiore che hanno un costo inferiore. Altri hanno un prezzo più elevato, sia per il costo della manodopera che per il trasporto e le tasse doganali. Se si mangia pesce locale in ristoranti locali, ad esempio, si paga il giusto e si mangia bene. Se consideriamo il fast food, invece, Dubai costa meno dell’Italia.
Per le uscite, i musei pubblici sono rimasti gratuiti o molto economici. Le altre attività per i bambini, al chiuso, vanno da un minimo di 30,00€ a bambino per un’ora di gioco fino a 100,00€ circa ad ingresso. Anche lo sport e le palestre sono costose. Un trimestre di tennis può arrivare a costare 6000 AED (circa 1500,00€) con lezioni singole con prezzi superiori a 100,00€ euro. Il prezzo dei taxi é aumentato, cosi come il noleggio delle auto.
Attualmente, le famiglie faticano a sostenere i costi soprattutto di alloggio, istruzione e assicurazione medica. Ci si chiede, insomma, quale sarà la direzione che il Paese prenderà.