Incinta al Cairo… che fatica!
Ho passato quasi tutta la mia vita a giustificare il rotolo di pancia che erroneamente ha fatto credere a molte persone che fossi perennemente incinta.
Sono considerata una skinny fat: una donna magra col grasso!
Per anni, sono stata soggetta a:
- gli auguri più sinceri per la (non)gravidanza;
- carezze sulla pancia
- sorrisi da parte delle altre mamme
- conversazioni di alcuni con la mia pancia: piccolino stai per nascere? no, signora! è solo cibo.
- priorità nelle file ( la parte più bella)
- sguardi infuriati per le sigarette fumate o per ingerire cibi che le donne incinte non dovrebbero neppure guardare.
- le commesse dei negozi che hanno cercato di vendermi vesti premaman.
Tutto questo perché la gente non ha il buon senso di capire che le persone corredate da un rotolo di pancia ben esposta non sono tutte incinte.
La conseguenza di anni trascorsi a giustificare il rotolino di pancia è stata che, adesso che sono realmente incinta, le persone che mi conoscono non hanno notato che la conformazione del rotolino si è modificata e che ho il seno più grosso.
Indi per cui, nei primi tre mesi in cui per scaramanzia non si dice nulla ma a differenza di tante donne la mia pancia è cresciuta come se contenesse tre gemelli, sono stata soggetta a:
- ma ti sta crescendo il seno?
- al Cairo, nel pollo ci sono più ormoni?
- ti sei rifatta il seno?
In sostanza: mai una gioia!
Ma l’ostacolo più grosso è diventato l’ essere incinta al Cairo. Alcune di voi penseranno: e quindi?
Il quindi risiede nel fatto che sono incinta e vivo al Cairo, un luogo in cui quasi tutte le persone pensano che io sia perennemente a rischio e non solo che da (non ancora) madre sto mettendo a rischio anche il bambino.
Alcune chicche che hanno permesso al mondo di tranquillizzarsi sullo stato del nascituro:
- Subito dopo aver scoperto di essere incinta, ho fatto il test per la toxoplasmosi. Vivendo al Cairo, l’ho contratta in meno di 4 mesi. Il che significa che sono ritornata al Cairo a cuor leggero.
- Il famoso cytomegalovirus per qualche strana ragione al mondo, non attecchisce in Africa. Pur essendo coperta dagli anticorpi, posso stare serena di non poterlo contrarre nuovamente al Cairo.
- L’aria piena di smog che respiro al Cairo è più elevata rispetto a quella di altri posti, ma giuro che cerco di respirare il meno possibile.
Una volta riuscita a tranquillizzare tutti sullo stato del futuro nascituro, ho deciso che partorirò al Cairo. La comunicazione ha generato il panico:
- Ci sono ospedali al Cairo? no! curano i malati in mezzo alla strada. Veramente? è ovvio che sia pura ironia
- I ginecologi sono bravi? no! ne ho scelto uno scarso per creare qualche problema al momento del parto. Notate bene che attualmente al Cairo nascono più bambini che forse neppure in Cina, e che i ginecologi hanno studiato in America o in Inghilterra.
- Ma il ginecologo conosce la gravidanza Italiana? Perché a quanto pare la gravidanza Italiana è diversa da quella egiziana… le donne egiziane hanno la pancia più a punta mentre le Italiane più tonda. Altra pura ironia.
In sostanza da quando sono rimasta incinta, sono schiava delle preoccupazioni degli altri. Giuro che essere gravida al Cairo è la stessa cosa di essere gravida in tutto il resto del mondo. L’unica differenza è non poter mangiare la carne compatta anche cotta, perché ci sono dei germi che noi Europei non siamo abituati a combattere.
P.S. il mio ginecologo è talmente cattivo che mi ha già messo a dieta solo perché ho preso 7 kg in 4 mesi… proprio adesso che avrei potuto mangiare tutto senza pensare al rotolo di pancia!
Chi sono
7 Commenti
Poverina, che ansia che ti mettono addosso!
Comunque tranquilla, mio padre mi ha portato in Tunisia quando avevo solo 6 mesi e sono ancora viva vegeta e in salute, nonostante mio madre sclerasse tutti i giorni per la paura di chissà cosa. Tanto che si è beccata dal pediatra un bel “signora, ma come crede che li cresciamo noi i bambini?” Ahaha
Congratulazioni <3
Ah se solo molte persone potessero venire a vedere coi propri occhi come nascono e crescono bene i bimbi qui! un abbraccio
Ciao Giuliana,
Congratulazioni per la splendida notizia! 😍
Ti, anzi vi, mando un bacio grande e un in bocca al lupo per questa nuova avventura!❤️
Un abbraccio🤗
Silvia-Lille
Grazie grazie infinite
Congratulazioni :-). Basta che poi una volta nato manterrai buon senso e non vestirai il bambino ‘alla egiziana’. Sono in Egitto e tutti bambini specalmente i neonati sono imbabuccati come fosse inverno, mi sento male per loro 😀
Grazie mille… non potrei mai vestire la piccola con i vestiti invernali… soffro io con questo caldo!
Giuliiiii auguriii!!!!
Tvb!!!!