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Integrarsi nella Svizzera Italiana

di Valentina - Locarno
svizzera-italiana

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Io  vivo nella Svizzera Italiana, a Locarno, circa 16 mila abitanti e moltissime differenti etnie che si mescolano in un assortimento di culture tra le più variegate che abbia mai visto, in un comune cosi piccolo.

Tra la moltitudine di persone ci sono anche io, Valentina: un’ italiana, anzi, preferisco dire una romana.

Tre anni e mezzo trascorsi tra alti e bassi (più alti che bassi a onor del vero), in un contesto completamente nuovo dalla mia “precedente vita a Roma”.

Locarno è un piccolo centro che sorge in Ticino, il cantone più a sud della Svizzera (tra i suoi 23 totali).

Nonostante ci troviamo in Svizzera, la prima lingua parlata qui è l’italiano.

Non si tratta, a mio modesto parere, di un italiano puro, ma sorto dalla mescolanza di più lingue, che si sono trovate a coesistere giocoforza nel medesimo territorio.

Difatti a scuola, oltre all’italiano, si studia il francese (seconda lingua nazionale) dalle elementari, e alle medie si aggiunge il tedesco (che nella versione svizzero tedesca risulta essere la terza lingua nazionale). Infine il romancio è l’ultima lingua studiata e parlata in Svizzera.

Tutto sommato la Svizzera è una piccola nazione e la compresenza di queste quattro differenti lingue ha fatto sì che quella italiana non potesse, chiaramente, essere pura come ci si attende una volta giunti a destinazione.

Pertanto non c’è da meravigliarsi se nostro figlio, a breve distanza dal suo insediamento in Svizzera, ci propinerà per cena parole come “stortato il braccio” che in gergo ticinese vorrebbe dire “ho preso una distorsione al braccio”, oppure “fare una comanda” che indica in buon italiano un’ordinazione, o ancora “la riservazione” che vuol dire “prenotazione”, e molto altro…

Potrei annoverare moltissime parole che fanno parte del dialetto ticinese e che sono una evoluzione e conseguenza della miscellanea di lingue compresenti nello stesso territorio nazionale. Ma, nonostante tutto, non starò qui con la puzza sotto il naso ad elencare le differenze di linguaggio.

Mi sto abituando lentamente a tutto ciò e, di buon grado, lo sto annoverando tra le mie esperienze di vita, sempre pronta però a correggere i miei figli quando mi è possibile, ricordando loro che noi siamo italiani, pertanto non dobbiamo dimenticare il nostro corretto modo di esprimerci.

D’altro canto, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, trovo fantastico che i miei figli possano avere la possibilità di conoscere almeno altre due lingue oltre l’Italiano, semplicemente frequentando le scuole dell’obbligo.

Per quanto riguarda gli abitanti di Locarno, quelli puri, ovvero i “Patrizi” come li chiamano qui, i Ticinesi DOC che si tramandano da alcune generazioni, sono il più delle volte estremamente riservati. 

Questo non vuol dire che non ti parlano, ma che farai una grande fatica a farti a accettare e soprattutto a farti invitare nelle loro case.

Noi Italiani , soprattutto dal centro in giù, siamo esattamente l’opposto: “caciaroni”, poco riservati, sempre in festa, con le case piene di gente ad ogni occasione e se le occasioni non ci sono, magari le creiamo noi.

Io, Valentina, non so come sono riuscita ad ambientarmi e a rispettare il modo di essere delle persone con cui convivo ormai quotidianamente e, nonostante il più delle amiche con cui mi frequento abitualmente siano espatriate esattamente come me, posso dire di annoverarne anche poche ma buone Ticinesi doc; non perché abbia forzato la mano, ma perché forse sono riuscita a conquistarle con il mio ottimismo e il mio proverbiale sorriso.

Che dire, è una conquista anche questa e ne vado molto fiera!

Alla prossima puntata… sempre da Locarno 😉

Valentina La Romana

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8 Commenti

anna maria lattanzi 06/05/2017 - 09:14

complimenti e non ti angustiare, io sono una romana doc e vivo a Roma, (ora, perchè nel mio lungo vissuto ho espatriato diverse volte sia in Italia che all’estero), ti posso assicurare che, ormai, anche qui in Italia è difficilissimo trovare qualcuno che sappia esprimersi in un corretto italiano, quindi consolati e goditi la tua meravigliosa Locarno. Auguri!

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valentina 06/05/2017 - 10:23

Grazie Anna Maria, che dire tu goditi la meravigliosa Roma con tutte le sue bellezze e che, a onor del vero, qualche volta mi manca un po’.
Un caro saluto

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Monica 06/05/2017 - 18:28

Grande! non c è un lavoro per me che sono un oss e lsureatavin editore d infanzia ed handicap che mi trasferisco grazie

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Maria 06/05/2017 - 23:34

Ciao, prova su Ideed, ho trovato alcuni annunci in cui cercano OSS.
Buona fortuna!

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Gabriella 07/05/2017 - 08:49

Cara Valentina,
io sono per metá Siciliana e per metá svizzera tedesca.Sono cresciuta in Sicilia, ho vissuto in Svizzera tedesca e da 4 anni vivo con la mia famiglia a pochi passi da Locarno.
Sono d’accordo con te sull’italiano a volte strano….anch’io non capivo all’inizio l’utilizzo di parole come “la meteo” o “il mail” o “fare i bilux”(abbagliare)….ma se vado in posto nuovo, mi piace abituarmi a ció che il posto offre (…dunque anche questi bizzarri modi di comunicare).
Manteniamo a casa pur sempre l’ utilizzo del corretto italiano e in fondo se ci pensiamo un pó anche nell’italiano a Roma o a Catania….ci sono degli “intercalare” non prorio corretti……
Quando pensavamo di trasferirci in Ticino, abbiamo deciso di fare prima un “week-end di perlustrazione” e di andare nei negozi, in piscina, in piazza per testare la gente e il modo di vivere (per quel che si poteva).
Abbiamo avuto un ottimo impatto…gente cordiale, che ti da del “tu” a prescindere dall’etá , se chiedi una informazione si fermano e spiegano accuratame te e dulcis in fundo….ti salutano per strada anche se non ti conoscono (i freddi svizzeri). In 30 anni di vita a Catania, non ricordo di essere mai stata salutata da qualcuno che non conoscevo!
Per finire noi del SUD…caciaroni e festaioli…che amiamo avere casa piena… é bello averla piena quando é casa altrui….se no la nostra si sporca e chi ce lo fa fare stó traffico!
Per finire Valentina…non ce l’ho con te….ma in generale vado fuori di testa quando, sento e lo sento spesso….gli svizzeri sono “FREDDI”…noi del sud invece….
La veritá é che le realtá bisogna viverle….e poi diciamoci la veritá…
Tutto il mondo é paese!
Buona vita e godiamoci il nostro splendido luogo!
Gabriella

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valentina 07/05/2017 - 12:30

Cara Gabriella, ti ringrazio molto per il tuo commento così sincero e approfondito che in buona parte condivido. Chiaro è che ognuno di noi ha poi esperienze differenti nel luogo dove è espatriato e pertanto quello che a te può apparire in un modo a me può manifestarsi in altro.
Grazie ancora per il tuo contributo ?

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Giovanna 09/05/2017 - 13:46

Ciao Valentina, sono una ticinese quasi doc, abito a due passi da Locarno, e sono felice che nonostante qualche differenza tu ti stia trovando bene.
Il nostro italiano, non è il nostro dialetto è che per chi il dialetto lo parla, si finisce sempre con mischiare le due cose 🙂 Detto questo, siamo forse un po’ più riservati ( e nemmeno tutti ) della gente del sud, ma, credo che la qualità di vita, sia notevolmente migliore grazie a istituzioni che funzionano, e un tasso disoccupazione che anche ora in tempo di crisi, non è nemmeno paragonabile alla situazione italiana. Poi beh, Roma è Roma, sicuramente su molte cose non si può competere ma alla fine ogni paese ha i suoi pro e contro. In ogni caso Benvenuta in Ticino.

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valentina 09/05/2017 - 17:09

Grazie Giovanna, del tuo interessante intervento: sulla qualità della vita in Svizzera non ci sono dubbi, ne ho parlato in molti dei miei post, sia su Donne che emigrano all’estero che sul mio blog personale.
È il motivo per cui abbiamo deciso di espatriare ?!! A presto

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