272
Perù, Italia, UK:
storia di una italiana d’adozione, expat per scelta
Testimonianza inviataci da Cynthia, Bristol
Mi presento: io sono Cynthia.
Sono nata in Perù, cresciuta a Venezia e da ormai quasi cinque anni vivo a Bristol, in Inghilterra, dove ho anche trovato l’amore.
Fin da piccola ho sempre seguito i consigli saggi di mia nonna ovvero di diventare una donna forte mentalmente, umile ed indipendente.
Mia madre viaggiò verso l’Italia in cerca di fortuna così mi dovette lasciare con mia nonna in Perù e, all’età di nove anni, mi venne a prendere.
Potete immaginare il trauma che una bambina prova al lasciare quella che, fino a quel momento, era casa sua.
Ma, nonstante la tristezza di lasciare le mie radici, mi resi presto conto che dovevo prendere in mano le mie decisioni per affrontare il presente e per il bene del mio futuro.
Partii con mia mamma e in valigia portavo le mie scarpe nuove.
Una volta arrivata in Italia dovetti ricominciare una nuova vita che mi stava scomoda, un po’ come indossare delle scarpe che non sono della tua misura.
Imparai ad affrontare i miei problemi emozionali e ad ambientarmi a uno stile di vita, a una lingua, ad un tipo di cucina, ad amicizie estranee a me.
La voce di mia nonna mi ha sempre accompagnata e nei momenti più duri mi ha confortata.
Così, ho seguito la mia carriera professionale, mi sono diplomata come perito turistico e, in seguito, mi sono laureata all’ Università Ca’ Foscari.
Ho iniziato a lavorare a diciassette anni per pagarmi i viaggi all’estero organizzati dalla scuola e divenni, così, indipendente economicamente dalla mia famiglia.
Posso dire che mi piace pensare che sono stata adottata dall’ Italia, la considero come l’altra metà del mio cuore.
Prima di partire per l’Inghilterra avevo una vita tranquilla come ogni ragazza che ha amici e un lavoro, ma ero insoddisfatta del mio presente, sentivo che potevo fare di più per me stessa. Così, ho detto a mia mamma, una mattina di agosto: “parto per l’Inghilterra”. Penso di averla uccisa con quella frase!
Sta di fatto che, dopo una settimana, ero già a Bristol con una valigia di cui avevo rotto il manico appena uscita dall’aeroporto e senza biglietto di ritorno.
Sono pazza? Sì, lo sono!
Ed eccoci qua, con altre scarpe da indossare, ma questa volta da sola e con una mappa in mano.
Un angelo mi ha trovato un hotel dove poi mi hanno offerto lavoro, poi una stanza che io ho chiamato casa.
Ricordo che la prima sera trascorsa in albergo mi sono sentita triste e molto sola, le mie insicurezze e paure si erano fatte sentire ma, ancora una volta, la voce di mia nonna mi diceva: “ce la puoi fare! Tu sei forte e determinata, forza Cyndi“. In quei momenti avrei solo voluto un abbraccio e sentirmi al sicuro.
Iniziai dal basso come tutti, lavando pentole, ore di lavoro interminabili ma il sacrificio ti gratifica. Salii di livello fino a raggiungere il mio sogno, quello di lavorare per l’aeroporto come assistente ai passeggeri per una compagnia aerea. L’idea di indossare la divisa mi riempiva di gioia.
Se guardo indietro e ripenso ai miei ultimi cinque anni da expat vedo una donna forte, determinata, in continuo work and progress, umile che, con sacrificio e gioia, affronta la vita di tutti i giorni.
Che consiglio darei a chi vuole partire? Fai tutto quello che ti rende felice e non lasciare che le tue paure ti blocchino le ali 😀
Con amore, Cynthia da Bristol
Special Guest