Juhannus aka la festa più importante del calendario finlandese
La festa in assoluto più sentita in Finlandia cade nel weekend tra il solstizio d’estate e San Giovanni, 24 giugno. I finlandesi trascorrono la giornata all’aria aperta, qualsiasi siano le condizioni meteo; il detto there is no such thing as bad weather, only bad clothes è parte integrante della filosofia locale.
Badate bene, qui le vacanze sono una cosa seria: non troverete negozi né ristoranti aperti (rare le eccezioni) e le città si potrebbero svuotare già a partire dal giovedì. Molti finlandesi si trasferiscono direttamente nel cottage estivo, chiamato Mökki, dove restano per tutto il mese di luglio, periodo in cui il paese chiude i battenti, per così dire.
Il nome stesso del mese di giugno in cui si celebra Juhannus, si traduce come “estate” kesä e “mese” kuu e la popolazione è a dir poco euforica!
Tutti in fermento, pieni di energia grazie alle ore di luce che possono arrivare a circa 20 al giorno. Non per niente si fatica a dormire perché, sebbene il sole tramonti ufficialmente intorno alle 23 e sorga verso le 3 del mattino, lascia dietro a sé una luce azzurra che pare un’alba costante. Mi sono trasferita quassù a fine maggio 2020 e ricordo di non aver proprio visto l’oscurità della notte per i primi due mesi di permanenza!
Tornando a Juhannus, ecco le attività immancabili per festeggiare midsummer Finnish style.
1) Donne di tutte le età colgono fiori e li intrecciano in graziose corone che indossano per il resto della giornata.
2) Alcuni compiono ancora riti propiziatori (leggete sotto).
3) Il dessert per eccellenza è una torta di pan di spagna fatta in casa farcita con fragole fresche.
4) Ad ogni festività aspettatevi un momento dedicato alla sauna e Juhannus non fa eccezione.
5) A questo proposito si prepara un bouquet di betulla chiamato vihta che verrà usato per la prima volta nella sauna qualche ora dopo (e poi riutilizzato ad ogni sauna successiva).
6) A differenza degli svedesi, i finlandesi non sono soliti danzare intorno ad un palo adornato di nastri colorati; tuttavia, è possibile che tale tradizione venga mantenuta sulle isole e sulla costa occidentale dove risiede la minoranza svedese.
7) In serata si prepara il kokko ovvero falò, sulla spiaggia o sul lago di fronte al proprio cottage.
L’aria che si respira a Juhannus ha qualcosa di insolito, davvero magico. La luce ha una colorazione particolare, un’intensità tipica delle notti nordiche in piena estate. Ovunque si passeggi si vedono donne con abiti lunghi e leggeri, capelli biondi sciolti o intrecciati ornati da corone di fiori freschi. C’è chi danza, chi beve, chi nuota e chi fa incantesimi. Ebbene sì, si tratta dell’unico giorno in cui praticare “riti magici” non solo è visto di buon occhio, ma è addirittura auspicabile. Una delle tradizioni legate alla magia della notte di Juhannus prevede che le ragazze raccolgano sette fiori di diverso tipo e li posizionino sotto al cuscino nella speranza di poter sognare il loro futuro sposo. Altre pratiche “magiche” più o meno elaborate vengono replicate di anno in anno e spesso hanno a che fare con delle fanciulle in età da marito.
Anche coloro che non dovessero trascorrere la festa immersi nella natura, potrebbero godere delle attività organizzate nelle città. Helsinki propone festival, concerti e vari eventi all’aperto. Il falò a Seurasaari (isola sul lato ovest della capitale raggiungibile con i mezzi pubblici) è forse il più popolare tra i locali e i turisti che non avessero intenzione di allestire un kokko da sé.
Il mio augurio quindi, è che possiate vivere un giorno incantato ovunque vi troviate, hyväa Juhannusta, felice Midsummer!
Chi sono
2 Commenti
Sei brava Rahel. :). Sempre ampia stima . Spero di salutarti di nuovo un giorno . Mi ricordo ancora quel locale argentino a Trieste. Vai sempre più in là!!!
Purtroppo quel locale ha chiuso anni fa perché i proprietari hanno voluto proseguire la loro avventura in Argentina! Visitare Trieste ora è quasi traumatico per me, già che da quando sono partita son cambiate molte cose: la viabilità, le facciate dei palazzi e persino i monumenti in centro città. Ma in fondo, la vita da espatriati è anche questo…