Rahel Finlandia
Mi chiamo Rahel , un nome di origine ebraica che equivale a Rachele in italiano. Sono nata a Trieste nel 1990, da madre triestina e padre etiope. Negli anni ho cercato un equilibrio fra l’essere mulatta, figlia di due continenti e l’essere divisa fra molteplici realtà. Viaggiare è sempre stato un mezzo per trovare pace, apprezzando tanto le altre culture quanto il ritorno a casa. La gente non sa mai in che lingua rivolgersi a me, perché il mio volto non sembra appartenere a nessuna etnia specifica; è difficile da identificare. Chi non mi conosce presume che sia straniera, ovunque mi trovi, perciò tanto vale esser davvero l’immigrata di turno. Sarà per questo che all’università ho scelto lingue e poi linguistica. Perché era l’unica cosa che mi riuscisse ma forse anche per mimetizzarmi all’estero. Dopo aver vissuto in svariate città italiane, ho trascorso brevi periodi in altri paesi quali Francia, Kenya, Irlanda e Tanzania, ma mai più di 4 mesi per volta. Mi sono iscritta all’AIRE soltanto nel 2020, quando per la prima volta sono diventata ufficialmente residente all’estero: ora sul mio passaporto c’è scritto “Espoo, Finlandia”. È stato il mio percorso accademico a portarmi qui. Il giorno in cui è stato dichiarato il primissimo lockdown in Italia, ho fatto un colloquio online con l’università di Helsinki e tre giorni dopo mi hanno comunicato ch’ero stata selezionata per una borsa di dottorato. Ed eccomi ancora qui, dopo due anni. Da allora non sono tornata in Italia nemmeno una volta e comincio sinceramente ad affezionarmi al buio e al gelo finlandesi. In questi post spero di potervi rendere partecipi della mia esperienza di triestina in Finlandia e chissà, magari invogliarvi ad esplorare questa gemma nascosta nel nord Europa.