La mia mamma è differente
Articolo inviatoci da Vanessa, Spagna
Le origini
Più di cinquant’anni fa nonna Rosetta emigró in Svizzera, diciassette anni dopo sua figlia emigró in Germania.
Quando, tre anni fa, iniziai a mangiare paella e bere Alhambra Especial, ho inconsapevolmente seguito questa strana tradizione familiare.
La protagonista del mio racconto è Mamma Daniela.
La mia mamma è differente
Io e la mia amica Roberta, spesso scherziamo su come sua madre dovrebbe dare delle lezioni di “mamma” alla mia. Mia mamma, quando chiama al telefono, non chiede se o cosa abbia mangiato, che tempo fa, come sto o cose così. Non mi ha mai raccomandato di essere sempre pulita e profumata, che poi, se succede qualcosa come ti presenti al pronto soccorso?! (e poi quando capitò davvero l’emergenza io ero sudata e sporca come poche altre volte nella vita).
È una pessima cuoca (la pasta col pan grattato è la sua specialità), sorpassa sempre quando guida, non legge mai, non si cura della sua bellezza ma, soprattutto, è la mamma migliore del mondo.
Ve la spiego
Si chiama Daniela, ha 53 anni, è nata in Svizzera da genitori veneti, ha lavorato per un po’ in Germania e da più di trent’anni vive in Abruzzo. È poliglotta, parla perfettamente tedesco e italiano, ma i suoi punti forti sono l’abruzzese e il veneto.
Non ha nessun tipo di accento (tranne quando dice wurstel), questa è la cosa che più piace, non sopporterei una mamma che parla strano.
Poche volte ho sentito dire da lei: “non si può fare, non ce la facciamo, è troppo difficile”.
Lei è quel tipo di madre che non si stacca dalla macchina da cucire per 5 giorni di fila perché io le ho chiesto due vestiti da carnevale per due feste diverse e lei è stata più gasata di me nel realizzarli…e glieli ho chiesti a vent’anni, non quando ne avevo cinque….
Se le dici “mi fa male il ginocchio, uffa volevo proprio sciare!” ti risponde placida: “e vacci lo stesso, quando finirà la’inverno potrai pensare di a startene a letto e riposare”.
Lei non dice di no a nessuno. Questo a volte è snervante, ma ci stiamo lavorando.
Se sono preoccupata per una cosa e la chiamo, dice cose del tipo: “va beh, per ora non ci pensare, mo’ va dove devi andare e divertiti”.
Mia mamma ha tre figli e una nipote e non si confonde mai con i nostri nomi, nè con i nomi dei nostri amici.
Lei sa esattamente chi è amico di chi, come si sono conosciuti e tutte quelle cose li, anche se lei non domanda mai, semplicemente ascolta quando le raccontiamo delle cose.
Quando ho bucato la ruota della bici mi ha detto: “io so cambiarla, andiamo a decathlon a comprare gli attrezzi e ci penso io”, nel senso che ha pagato 5 euro un affarino di plastica e mi ha poi detto: “mo arrangiati”. Grazie mamma per (non) avermi aiutato a cambiare quella benedetta ruota.
Una conversazione con mia mamma:
“A ma’, allora, venerdì notte vado a fare una romería con una amica, di notte al buio, a 3000 metri, non so bene cosa sia comunque. Invece sabato e domenica vado a fare un percorso da sola in montagna, più o meno mi hanno spiegato come va, la mia amica mi lascia all’inizio del percorso e spero di non perdermi, là i telefoni non prendono. Se dovesse succedermi qualcosa sappi che la colpa è tua che mi hai cresciuta così”.
“Ok, va bene se muori è colpa mia ma, se sopravvivi, posso dire a tutti che sono la mamma migliore del mondo?!”
A una festa della mamma di qualche anno fa, le regalai un quaderno con scritte le mie ricette dei dolci. Una mia amica commentó: “questo sì che è strano, di solito sono le mamme a regalare cose così alle figlie…”
Mia mamma mi ha fatto incazzare centinaia di volte: è pettegola, mette le cose rosse insieme alle bianche in lavatrice, si mangia tutta la cioccolata che trova in casa e dimentica quanto io sia testarda, però quando poi chiede scusa è perfetta.
Per concludere.
Io lo so che mia mamma leggerà questo articolo, ma non lo manderà ad amici e parenti, lei è fatta così.Dice che non c’è bisogno di vantarsi dei nostri successi, che tanto stiamo facendo solo la metà del nostro dovere.
Che puoi anche fare bene 99 cose, ma se ne fai male 1 è l’unica cosa che si noterà. Se glielo domandi ti risponde che di tre figli ne ha fatti tre di troppo.
Ora, non esiste nessun libretto di istruzioni e se anche esistesse mamma Dani non lo avrebbe letto, tanto è facile.
So per certo che molte mamme ci fanno perdere la pazienza in continuazione, ci hanno cresciuto loro eppure non ci capiscono per niente. A volte sono lontane, la mia è a 1000 km, la sua era a 700, altre volte troppo vicine che sembrano soffocarci… Sea como sea, y esté donde esté
Buona festa della mamma!
Special Guest