Ho bisogno di voi, del vostro sostegno e di suggerimenti per trovare il coraggio di tendere di nuovo una mano a mio padre prima che sia troppo tardi.
Con mio padre non ho rapporti da circa vent’anni. Sia io che i miei genitori abbiamo vissuto un brutto e lungo divorzio durato anni, troppi anni. Ne siamo tutti venuti fuori a modo nostro, portandoci dietro ferite, rancori ma anche consapevolezze maggiori.
Già ad otto anni avevo chiaro che un matrimonio non è detto sia sempre amore, anzi.
A quattordici volevo che mia madre fosse felice e non concepivo coloro che “stavano insieme per il bene dei figli”. Di bene ne vedevo poco nelle litigate furiose e più la separazione ritardava, più perdevo un po’ di quella spensieratezza che tutti i bambini e ragazzi dovrebbero avere.
Mia madre mi ha sempre detto che quello che accadeva tra lei e mio padre riguardava solo loro due.
Nonostante gli insulti, le violenze e il fatto di averla lasciata senza un soldo e con una figlia a cui badare, lei mi ha sempre spinta verso di lui. Io non ce l’ho fatta. Ci ho provato, ma non ci sono riuscita e lui non ha fatto nulla per aiutarmi. Ora, a distanza di venti anni di silenzio, credo però sia arrivato il momento di svoltare.
Mi ha fatto cercare tramite amici.
Ho saputo che la salute lo sta abbandonando e, egoisticamente, non vorrei rimanere con dei rimpianti.
Ho scritto questa lettera più di due mesi fa, ma non ho ancora avuto il coraggio di recapitargliela.
Ho bisogno di voi e del vostro supporto. Saranno gli ormoni della gravidanza, ma in questo periodo mi sento come svuotata dalle energie…ma credo che questo non possa aspettare troppo.
Ciao Babbo,
Ti scrivo questa lettera perché non sono sicura che a parole riuscirò a dirti tutto.
Mi ci sono voluti quasi vent’anni per fare questo gesto, per tenderti di nuovo la mano.
Voglio che tu sappia che ho fatto pace sia con me stessa e, quindi, anche con te.
Per anni mi sono chiesta il motivo della situazione creatasi tra noi. A tratti incolpavo te, a tratti mi chiedevo se ci fosse qualcosa in me che non andasse bene. Solo ora ho capito che non hai colpe. Forse sei stato vittima di te stesso, della tua rabbia, dei tuoi complessi. Un po’ come me, nella mia adolescenza e nei miei vent’anni. Vittima di una rabbia inesplosa che non riuscivo a metabolizzare.
Ora che sto per diventare mamma, sento che è il momento di dire basta a tutto questo rancore.
Lo devo a me, a te, alla persona che mi ama e al nuovo piccolino che arriverà.
Non voglio più che i demoni del passato abbiano potere sul nostro futuro. Per troppo tempo ci sono state nubi scure ed e’ giusto che il sole inizi a splendere di nuovo. Voglio che tu sappia che, seppure il passato abbia lasciato cicatrici nella mia vita, sono consapevole che il mio passato mi ha reso la persona forte, determinata e con solidi principi che sono oggi.
Non saprò mai se lo stesso sarebbe accaduto anche se avessi avuto un’ infanzia normale.
Vorrei che conoscessi il tuo nipotino.. Nascerà ad Ottobre, e sara’ una Bilancia proprio come te. ..
E vorrei che proprio come noi due avesse lo stesso spirito di avventura.
Ciao,
Vale
Concorso Letterario per Racconti “Espatrio, le paure ed il coraggio delle Donne”. Leggi il Bando.
Chi sono
12 Commenti
Mi hai commossa. Anche io non ho contatti con mio padre da tanti anni, ma ci ho provato in molti modi, ma lui non ne vuole sapere, non vede me e mio fratello e i nostri figli. Spedisci questa lettera e riabbraccialo, non te ne pentirai.
Ciao Valentina,
Credo che quella lettera dovresti proprio spedirla.
Ho avuto un infanzia difficile, non ricordo di aver ricevuto molto affetto ma ad un certo punto ho capito che la mancanza di affetto mi faceva molto male ed ho iniziato io a mostrarne e a dire Ti Voglio Bene… E le cose sono cambiate..
Un bacio
Roberta
Brava Valentina, la vita va passata senza l’ombra del rancore possibilmente, sbagliamo tutti Chi più chi meno e solo tu puoi sapere cosa farà star bene te e la tua famiglia. Spediscila, perché il passo più grande lo hai già fatto.
In bocca al lupo X tutto?
Quando due persone si lasciano é un dramma vuoi o non vuoi i figli subiscono e tendono a stare dalla parte della madre dove restano e vivono.É questione di logica difendere il genitore presso il quale vivono.C’é che bisogna passarci per capire che l’amore finisce e nascono dispetti, vendette e ricatti.Certo uno dei due é più colpevole dell’altro specialmente se va via.Gli uomini poi sono orgogliosi e tante volte dimenticano il passato con altri figli e donne.Che l’amore non é eterno sia chiaro a tutti.L’amore non é una favola e chi si sposa troppo giovane capirá a sue spese che ha fatto un passo frettoloso.I figli sono un collante fino a un certo punto.Nei divorzi i figli dovrebbero stare per legge con tutti e due i genitori per evitare divisioni sempre più profonde e inevitabili.Si arriva ad accusare l’ex di tutto pur di togliere il diritto di vedere i figli.Altri addirittura scappano via dai figli per non perderli o per vendetta.Purtroppo dopo l’amore é sempre guerra.Mi scoccia quando i genitori cercano i figli perché sono vecchi, bisogna essere col cuore sereno e capire se un genitore merita il perdono è l’amore.
Ho fatto due errori di scrittura.
-…scappano CON i figli all’estero…
-…il perdono E l’amore.
Ciao, penso che dovresti assolutamente mandarla,soprattutto per te,per non avere sensi di colpa o pensare un giorno”Avrei dovuto…”
Tu mandala per la tua serenità, perchè un giorno tu possa dire con tranquillità “Io ho fatto del mio meglio” e la tua coscienza ti lasci tranquilla la notte (il momento peggiore,per le coscienze…); come o se ci sia la risposta, fa niente, tu sei a posto
Io almeno farei così, visto che la mia coscienza è un terribile gendarme..
Ciao
Betty
Se lui ti cerca e tu senti che per un motivo o l’ altro vuoi contattarlo e addirittura fargli conoscere il nipotino, go ahead. Non ci deve essere sempre un motivo preciso nelle cose che facciamo, e mi sembri una che del suo istinto si e’ sempre fidata abbastanza.
Fallo quanto prima!
Mandagliela, o leggigliela. È la cosa più utile che tu possa fare. Svuota il cuore. Io – e anche lui – siamo rinati dopo che ho fatto questo passo. Lui non l’avrebbe fatto, e ha accolto la mia mano. La Vita è una meraviglia enorme.
Buon incontro!!!
Lisa
Spediscila. Subito.
Te lo dice una che ha visto i suoi genitori litigare per una vita, che sperava si lasciassero, ma invece sono sempre rimasti insieme, perché mia madre diceva sempre “ma ci vogliamo bene”…nonostante i litigi, le urla, alle volte la violenza (di entrambi), il vino, le separazioni…
E poi quando è nata la mia prima bimba, il corpo di mio padre ha iniziato a cedere e 5 anni dopo, quando è nato il mio terzo bimbo non ha più retto. E’ morto a febbraio e quando guardo i miei figli penso che non avranno un nonno e per me, che ho perso il primo nonno a 22 anni, il secondo a 32 e mi rimangono ancora le nonne, è sostanzialmente inconcepibile.
Spedisci questa lettera e fallo rientrare nella tua vita. E’ tuo padre, sarà il nonno dei tuoi figli. Non aspettare sia troppo tardi…
Valentina,
credo di arrivare troppo tardi e che la lettera giustamente sia stata già spedita. Perché non farlo sarebbe un peccato. Perché il tuo sano egoismo ti guida a fare i conti con il passato e a chiuderli prima che arrivi il tuo piccolino. Perché è bello fare la cosa più giusta e questo gesto lo è. Perché prima di tutto lo devi a te stessa, per la pace che desideri e meriti e che non diventi un impedimento per goderti fino in fondo la gioia della tua maternità. Perché il perdono è benefico, risanatore e rivelatore della parte migliore che c’è in noi. Ma soprattutto perché tu la tua decisione l’hai già presa e nessuno è più coraggiosa di una donna che attende di diventare madre. Brava e raccontaci piuttosto poi, la sua “risposta”!
Un abbraccio,
Katia da Locarno – Donne che emigrano all’estero
Valentina,
credo di arrivare troppo tardi e che la lettera giustamente sia stata già spedita. Perché non farlo sarebbe un peccato. Perché il tuo sano egoismo ti guida a fare i conti con il passato e a chiuderli prima che arrivi il tuo piccolino. Perché è bello fare la cosa più giusta e questo gesto lo è. Perché prima di tutto lo devi a te stessa, per la pace che desideri e meriti e perché questo blocco antico non diventi un impedimento per goderti fino in fondo la gioia della tua maternità. Perché il perdono è benefico, risanatore e rivelatore della parte migliore che c’è in noi. Ma soprattutto perché tu la tua decisione l’hai già presa e nessuno è più coraggioso di una donna che attende di diventare madre. Brava e raccontaci piuttosto poi, la sua “risposta”!
Un abbraccio,
Katia da Locarno – Donne che emigrano all’estero