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Lettera al non uomo che è stato e all’Uomo che verrà

di Silvia
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Lettera al non uomo che è stato e all’Uomo che verrà

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Disclaimer: post provocatorio, arrogante e a tratti femminista. Riferimenti a persone, luoghi, fatti sono realmente non casuali e realmente successi. (Non) mi dispiace se vi doveste sentire toccati da queste righe: sedetevi, fate un bel respiro e procedete con un’analisi interiore.  


Caro non uomo,

non ti offendere se antepongo questa particella negativa, anche se so che lo farai.

E lo farai proprio perché non sei un uomo. Mi spiego: non hai la maturità, la consapevolezza, il coraggio, la forza, l’umiltà per renderti conto che sei un cucciolo inerme. Un essere umano fragile, con le idee confuse ma una sola certezza: Lei.

Eh si perché tu vuoi una Donna, una che abbia un lavoro figo, che parli mille lingue, che viaggi, che sia indipendente, intraprendente, che ti supporti in ogni momento. Una donna libera. Che sappia anche cucinare, lavare, riordinare e abbia buon gusto per la casa. Quando la trovi sei a mille, ti senti importante, considerato e la esibisci fiero al tuo fianco.

Caro non uomo, non è necessario che ti scervelli per trovare argomenti in comune inventando che i tuoi bisnonni sono emigrati in Zimbabwe solo per dimostrarle che in qualche modo avete qualcosa da condividere. Sii semplicemente te stesso.

Caro non uomo, ti prego, non offrirle solo l’aperitivo e farle pagare la pizza.

Non tirare fuori ad ogni uscita i cinquantoni, dirle che guadagni bene, raccontarle dei tuoi viaggi oltreoceano e poi pagare a metà. Lei è capacissima di pagare per sé ma le situazioni ambigue, come d’altronde le forzature, non le piacciono. O paghi o si divide.

Caro non uomo, non cercare di capirla, né di compatirla, di metterti al suo livello né tantomeno non provare a starle appiccicato. Se lei non ti risponde, basta. Non insistere, non dirle che vai a trovarla dopo due mesi che lei ha cambiato vita, vive ancora con le valigie aperte sul pavimento e si perde dietro casa. Se lei non risponde ai tuoi messaggi e ti ignora, evapora.

Lasciala andare, per piacere.

Caro non uomo, a proposito di chi paga, sappi che il tuo egoismo non ti porterà distante. Pensare solo a te, a quello che vuoi tu, senza scendere a compromessi, dal ristorante al weekend fuori porta. No, no, no! Stai con lei? Bene, si decide insieme, si sceglie insieme, se non si è d’accordo si patteggia. Non pensare di poter vivere in coppia se non ne sei capace. Elementare, Watson!

Caro non uomo, lo so (e lo sa anche lei…) che prima di chiunque altra c’è Lei. L’insuperabile, inimitabile, adorabile, fantastica, unica donna. La mamma. La tua. Sai, anche lei di mamma ne ha una eppure non è così presente nella vostra relazione come lo è la tua. Sai, lei non coinvolge mammà nelle sue questioni sentimentali: lei preferisce mantenere una distanza tra la famiglia e la sua vita privata.

Caro non uomo, tu forse non ricordi ma c’era un tempo in cui ti piaceva rotolare nel fango, un tempo in cui rincorrevi il pallone sotto la pioggia tutto sudato, lasciavi asciugare quei pochi capelli al vento. Permettimi di dirti che lei non è più una ragazzina, eppure non soffre di cervicale se non si asciuga i capelli, va a correre sotto la pioggia, mangia la pizza comodamente seduta sul marciapiede e dorme sul pavimento degli aeroporti. E sopravvive. Egregiamente.

Caro non uomo, non dirle che non te ne vai da casa perché non ti va di stare solo. Mantenere alto un certo livello di libido è fondamentale in una relazione. Così come, sempre per via della libido, non dirle che ti vuoi comprare un cane o un gatto per essere meno solo. Permettimi di consigliarti un pappagallo o un merlo, cosi almeno ci puoi fare una conversazione mentre ceni solo.

Caro non uomo, a che serve invitarla a cena con le candele, il vino, e il dopocena se poi la mattina dopo non la guardi neanche in faccia? Salvarla dalla burocrazia, invitarla per un narghilè e poi non farti più sentire. Sai, lei avrebbe preferito che quell’invito non ci fosse stato se poi non sei capace di mantenere le tue promesse. Avrebbe preferito che non le facessi credere cose per nulla.

Caro non uomo, non c’è bisogno di ricordare in ogni conversazione la tua storica ex. Io capisco che sia stata importante per te e magari, dopo anni, il tuo smisurato orgoglio ancora non ti abbia permesso di ingoiare il rospo sul fatto che lei ti abbia lasciato, però il buon senso vuole che, se intraprendi una relazione, l’altra resta fuori. Lei la accetta, è stata parte della tua vita, ma se stai con lei è perché l’altra è un capitolo chiuso. Bello, sofferente, lungo, era amore ma chiuso. Accetta tutto ma se l’altra è ancora nei tuoi pensieri, perché vuoi andare oltre con una persona diversa?

Sai, caro non uomo, per riuscire a tenere il suo ritmo tu devi essere più di lei.

Devi innanzitutto conoscere te stesso, essere forte, consapevole, maturo e deciso. Devi avere un solido bagaglio di vita e di storie da raccontare perché Lei non vede l’ora di condividere le sue con te. E poi è fondamentale che tu sappia camminare al suo fianco, mantenendo il tuo ritmo ma unendo i tuoi passi ai suoi e permettendole di unire i suoi ai tuoi.

Caro non uomo, sebbene tu abbia fallito miseramente, in una cosa sei riuscito: le hai fatto capire cos’è l’amore, quello vero, permettendole di dare una forma alla persona che vuole al suo fianco.

Le hai permesso di conoscere se stessa un po’ di più, di conoscere i meccanismi delle relazioni, e del tuo non essere uomo lei ne ha fatto tesoro e ha saputo trasformare quei vizi in virtù da cercare altrove.

Caro Uomo,

ora è il tuo momento.

A te invece non dirò grandi cose, non farò lunghi e smielati papiri. Non ce n’è bisogno.

Voglio solo chiederti scusa se sarò dura, fredda, se ti provocherò e ti sembrerò a tratti chiusa, a tratti un fiume in piena e magari ti farò soffrire. Ma l’esperienza mi ha insegnato a volermi bene, ad amare me stessa, ad antepormi a tutto il resto e non voglio più sbagliare. Ero già esigente assai… lo sono ancor di più ora.

Penserai che si tratti di egoismo. Permettimi di dirti che non lo è. Non lo è perché la tua Lei non vede l’ora di farti spazio ma vuole avere la certezza che tu sia un vero Uomo e non l’ennesimo caso umanitario.

Ti riconoscerò perché ti innamorerai di me, del mio vissuto, della mia indipendenza e della mia libertà che difenderò sempre a denti stretti ad ogni costo, anche da te.

E quando ti innamorerai di me e di tutto il mio bagaglio, allora sarai perfetto. E sarai quella persona indipendente e libera più di me, che ha sofferto e che per questo ha costruito muri e scavato trincee, ma che non vede l’ora di spogliarsi di quelle paure ed essere cullato dalle emozioni. Perché così sono anche io. E che ha paura di rinunciare alla propria libertà, di ricadere nella trappola dei sentimenti vani, tanta quanta ne ho io.

E sarà proprio nel momento in cui le nostre paure si incontreranno, si riconosceranno e usciranno allo scoperto, che ci renderemo conto di essere perfetti insieme.

C’è chi pianta paletti, chi invoca la ritirata. Io invece, come te, scavo trincee e le rinforzo con il cemento, cosicché siano più resistenti agli spari e alle bombe che incontrerò nel mio cammino.

E se tu, caro Uomo, sarai capace di sfondarle, allora io pianterò bandiera bianca e getterò le armi; mi arrenderò e in segno di pace non ti tenderò una mano ma farò di più: ti darò me stessa.

(Quasi) Tutta.

Firmato: una giovane donna che non crede nelle favole, ma che crede, ancora e sempre, nel principe azzurro.

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A tutte quelle donne che non credono nelle favole ma che non hanno mai smesso di credere nel principe azzurro.

A me stessa, perché inciampare infinite volte mi ha aiutato a incanalare sogni e sentimenti nella giusta direzione.

A tutte noi va il mio augurio che la sfiga si faccia da parte, per lasciare finalmente spazio aperto al cuore e alla sua felicità.

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9 Commenti

Eli 12/04/2019 - 08:16

Io non credo più nemmeno nel principe azzurro….
Ci rinuncio a capire gli uomini perder tempo con loro

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Silvia 12/04/2019 - 09:47

Ciao Eli,
io ho capito che sognare non costa nulla se si è consapevoli che sogno e realtà sono due mondi ben distinti.
tuttavia comprendo la tua resa… alla fine meglio essere piacevolmente sorprese un giorno che continuare a credere chissà cosa, cercando un ago in un pagliaio.

Un caro saluto,
Silvia Aix

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Rossella 12/04/2019 - 10:41

Il principe azzurro arriverà, eccome se arriverà! Esattamente quando una donna inizia ad amare se stessa più di chiunque altro, arriverà un dolce uomo che le insegnerà ad amare se stessa ancora di più di quello che lei già faccia, e lo farà con lei, la amerà a sua volta. È quello che è successo a me e che auguro a tutte le Donne del pianeta.

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Silvia 12/04/2019 - 14:11

Ciao Rossella,
effettivamente pare che sia così per molte Donne… e mi auguro di diventare un giorno, anche io una di queste!
Le tue parole hanno qualcosa di poetico.. sarà forse l’amore?

Un abbraccio,
Silvia Aix

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Alice 13/04/2019 - 19:09

Wow Silvia, a leggere il tuo post mi ci sono ritrovata tantissimo. Peccato che io sono arrivata a rendermi conto di tutto quello che scrivi soltanto a 30 anni, e invece vedo che tu sei giovanissima. Abbi pazienza, l’amore arriva davvero quando meno te lo aspetti!
PS: anch’io credo ancora nel Principe Azzurro, nonostante tutto 😉

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Silvia 14/04/2019 - 15:07

Ciao Alice,
ti confesso che questo articolo è frutto di una serie di vicissitudini tinderiane, precedute e seguite da una relazione movimentata. Mi capisci vero?Ho sbirciato il tuo blog e il primo articolo che ho letto è proprio quello su Tinder!
La maggior parte dei miei incontri si sono rivelati dei fiaschi totali ma qualcuno si salva e porto con me dei ricordi di bellissime serate. Potrei parlartene per ore (giorni?)… Tuttavia è un modo troppo meccanico, innaturale e pure molto poco fiabesco, per conoscere persone e persino il primo appuntamento perde il suo sapore.. insomma, si bruciano le tappe e pure le emozioni! Ma alla fine e nonostante tutto, sono contenta di tutto quello che ho vissuto, nel bene e nel male. Avevo bisogno di raggiungere una certa consapevolezza, e ce l’ho finalmente fatta!

Quindi sono d’accordo con te: la vita reale è molto meglio di Tinder!!

Un abbraccio,
Silvia Aix

p.s. nemmeno a me piacciono i biondi, occhi azzurri.. Molto meglio il “sapor mediorientale” 😉

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Chiara - Parigi 16/04/2019 - 17:25

Cara Silvia,

sei stata davvero dura nei confronti del non-uomo! Wow! Scherzi a parte, una tale schiettezza è normale se queste sono state le tue esperienze.
Dall’altro lato, sono rimasta molto colpita dalla tua dedica all’Uomo. Mi ci sono ritrovata molto e ripercorre, guardacaso, dei temi trattati nel mio precedente post. Volersi bene, rispettarsi, sapere quel che si vuole non è da egoismo. Non è una scusa per rimanere fregate perché “vabbè tanto tu stai bene anche da sola!” Vallo a spiegare!
Non è vero che la persona perfetta non esiste: la persona perfetta è quella che hai descritto tu, uomo o donna che sia. Rispettosa, sensibile, innamorata della sua metà, del suo essere, e non di quello che fa o che ha. Certo che esiste…solo che a volte non ce ne rendiamo conto!

Ti auguro davvero di trovarla! Magari è più vicina di quello che credi 😉 la vita è imprevedibile ed io ne so qualcosa 😀

Un forte abbraccio,
Chiara – Parigi

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Silvia 16/04/2019 - 22:01

Ciao Chiaretta,

dura? trovi? purtroppo ne ho avute di ogni! da un lato faccio un po’ un mea culpa perché in alcuni casi avrei potuto se non evitare, magari ritirarmi prima (quando si dice testarda come un mulo…), dall’altro sono stata proprio sfigata(issima!!!).

Il fatto è che alcune scelte di vita portano spontaneamente a fare esperienze, che a loro volta ti plasmano come persona e ti permettono di guardare il mondo con altri occhi. Va da sé che diventi selettiva anche e soprattutto con le persone che frequenti e con gli uomini. E non ti accontenti.
Questo per dire che vedo molte persone che stanno in coppia solo perché si sono appunto, accontentate, e perché glielo impone l’età/la società/la routine. Coppie anche molto giovani, che vivono in simbiosi eterna, che hanno rinunciato alla loro adolescenza, a scoprire se stessi, a fare le loro scelte, per paura di perdere la persona, di staccarsi, di sentirne la mancanza. Orribile!!!!!
Bref, io nella mia sfiga almeno ho capito cos’è l’Amore, e come lo voglio. Ed è stata una piacevolissima scoperta! Da cosa nasce cosa, dicono.

Mah sul fatto di averlo vicino, credo ci vorrebbe un miracolo… su questo penso continuerò a vestire i panni di Bridget Jones ancora per mooooolto tempo! 😉

Un abbraccio,
Silvia, Aix en Pce

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Edoardo Travaglini 31/03/2023 - 16:54

Molto bella la tua lettera Silvia..anche se a denti stretti la condivido in pieno.Non in tutto ma in parte mi ci ritrovo nella figura del non uomo da te descritta..credevo di poter superare certe mie paure standole accanto ma quando si è accorta della mia solitudine è delle mie fragilità non me l’ha perdonato e se n’è andata.È vero, le tue parole sono dure ma vere..le mediterò, te lo prometto,ma sono anche sicuro che non mi innamorerò mai più..

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