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I libri che porto con me

di Paola Cile
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I libri che porto con me

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Quando ero piccola, casa mia era piena di libri.

Romanzi, saggi, libri di tutti i tipi. Spesso mio papà comprava più copie dello stesso libro, perché si era dimenticato di averlo già o perché gli piaceva la copertina della nuova versione. Il lungo corridoio del nostro appartamento era tappezzato di tante librerie Billy (chi ha arredato case con mobili Ikea sicuramente le conosce!) piene di libri.

Belli i libri sì, certo, ma quando si trasloca come si fa? In un trasloco gli scatoloni di libri sono i primi che si riempiono e a volte poi sono gli ultimi che si aprono nella casa nuova, perché in fondo alcuni libri li vuoi avere accanto a te, sul comodino, sullo scaffale, ma tanti altri dopo che li hai finiti nemmeno ricordi di cosa parlavano.

I libri pesano e ingombrano, è innegabile.

Quando fate un viaggio e scegliete un libro da portarvi, non pensate anche al peso?

Io di solito punto sui libri densi, ossia tante pagine sottili e scritte fitte. Sono quelli giusti, durano tanto e ti accompagnano a lungo. Un amico di mio marito una volta ha dovuto tagliare a metà un libro per non incappare in spese aggiuntive di bagaglio a mano ma poter conservare le pagine che ancora non aveva letto!

Quando mi sono trasferita in Cile con mio marito e mia figlia di un anno avevamo a disposizione poche valigie per tutte le nostre cose. Era ovvio che non avrei potuto riempirne una di libri, perciò ne ho scelti tre. Solo tre.

Ora, se qualcuno è un amante di libri potrà capire il dilemma che si pone quando devi scegliere 3 libri da tutta la tua libreria.

Ci sono quelli letti e riletti, quelli che non ti piacciono granché ma hanno dentro LA frase, quella che ti sembra scritta esattamente per te. Ci sono i libri che ricordano chi te li ha regalati: io ne avevo uno della mia bisnonna, una versione di “Piccole donne” in inglese del 1930. Quante signore negli anni ’30 leggevano romanzi in inglese? La nonna Mimma sì, e quel libro non si sa come è arrivato a me.

Poi ci sono i libri che hai letto in un momento speciale, i libri letti a scuola ma che qualcosa ti han lasciato, i libri di cui ti piace la copertina. E le guide di viaggio, vogliamo parlarne? Sono bellissime, ma dopo qualche anno i dati come numeri di telefono, recensioni di ristoranti o orari non sono più aggiornati. Queste guide servono solo a farci immaginare i luoghi ma non sono più molto utili, da portare in viaggio. E occupano posto nella libreria!

Alla fine son riuscita a scegliere i miei 3 libri e li ho qui di fianco, nella libreria. Nel frattempo mi sono anche convertita ai libri elettronici, soprattutto per lo spazio che (non) occupano, e spesso viaggio con il Kindle invece che con un libro. O con tutti e due, perchè mi piace aver due opzioni.

La mia libreria qui è ben diversa da quella che avevo prima.

Innanzitutto, la percentuale di libri miei è bassissima: tra libri di cucina di mio marito e libri illustrati dei bambini, credo di poter dire che i libri miei o scelti da me sono meno del 15% del totale di quelli che ci sono in casa. Poi, la maggior parte dei libri sono in spagnolo, visto che libri in italiano qui non si trovano (ed ecco un altro motivo per comprare libri elettronici) e visto che ci piace curiosare e conoscere nuovi autori locali. E poi tantissimi sono libri usati: ho scoperto il fascino del libro che è già passato per altre mani e arriva a te dopo vari giri.

E voi, qual è il libro che portate o portereste con voi in qualsiasi trasloco?

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