L’UNIVERSITA IN FRANCIA: GLI ESAMI
L’UNIVERSITA IN FRANCIA: GLI ESAMI
Qualche tempo fa vi raccontavo com’è l’università in Francia.
Oggi invece vi racconto nel dettaglio come si svolgono gli esami universitari.
Già vi avevo anticipato che non esistono libri ma si studia sugli appunti presi rigorosamente a computer durante le lezioni. Gli appunti seguono una struttura predefinita e il docente all’inizio del corso pubblica il programma che resterà invariato per tutta la durata del corso, quindi tutti gli studenti sanno ad ogni lezione a che capitolo, paragrafo sezione corrisponde quella lezione. E i loro appunti seguiranno esattamente questo ordine: capitolo, paragrafo, sezione. Tutto rigorosamente incasellato, guai a uscire da questi schemi!
Gli esami si svolgono a Gennaio e Febbraio per il primo semestre e tra Aprile e Maggio per il secondo.
Se in Italia gli studenti sono liberi di scegliere quando (e se) dare l’esame, in Francia non è così: le date sono decise d’ufficio e gli esami sono concentrati in una o due settimane. Capita quindi che si possano avere anche due o tre esami lo stesso giorno con una pausa di solamente di un’ora tra l’uno e l’altro.
Non esistono più appelli per uno stesso esame ma c’è solo una possibilità: insomma o la va o la spacca! Ovviamente se per cause di forza maggiore non si è potuti essere presenti per gravi e documentati motivi si ha a disposizione una sessione di rattrapage (recupero) in cui poter dare l’esame.
I professori non sono quasi mai presenti e quando ci sono, non danno alcun tipo di suggerimento/consiglio/rassicurazione cosa che invece accadeva spesso in Italia .
Ma come si svolgono davvero gli esami?
Mi ha lasciato molto stupita questa modalità di svolgimento che in Italia assomiglia un po’ a quella dei concorsi pubblici.
La data degli esami viene comunicata un mese prima dell’inizio della sessione, a volte anche solo con due settimane di anticipo, quindi è impossibile avere il tempo di organizzarsi e anche scegliere di concentrarsi su una materia piuttosto che su un’altra diventa un compito arduo perché sono comunque tutte vicine. È un po’ un tetris o un suicidio, scegliete voi!
È vero che gli esami contano dalle 30 alle 40 pagine, quindi mooolte meno rispetto, ai tomi di 400/500 pagine a cui siamo abituati ma tenete presente che per quanto possiate avere una buona padronanza della lingua, non è comunque la vostra lingua madre e i passaggi per immagazzinare i concetti non sono immediati e poi per i francesi la precisione è d’obbligo. Io ho fatto un Master 1 in Diritto internazionale ed europeo e guai a non sapere anche dove erano posizionate virgole e punti esclamativi negli appunti del docente. Inoltre il fatto di avere 10 esami in una sola sessione (si avete letto bene, ma tranquilli sono ancora qui viva e vegeta, ciò che non uccide fortifica!) di certo non aiuta.
Nella pagina personale viene pubblicato d’ufficio il calendario con le date, l’ora, l’aula e il posto a sedere. Si arriva con un discreto anticipo in aula e si aspetta fuori assieme agli altri poveri malcapitati che devono dare l’esame in quel giorno, finché il personale addetto alla sorveglianza non apre le porte e fa entrare tutti.
All’ingresso saranno posizionato del personale con i registri delle presenze: bisogna infatti mostrare un documento di identità e firmare il foglio. Immaginatevi una tiritera così per ogni esame, con 100/150 studenti. È uno stress l’attesa stessa! Ah, eventuali documenti ammessi all’esame (Convenzioni internazionali, codici vari o altro) vengono ispezionati con un’attenzione maniacale prima di entrare in sala.
Si cerca il proprio posto e ci si siede aspettando pazientemente che scatti l’ora x. Per un qualche regolamento non si può cominciare l’esame prima della mezz’ora dall’apertura delle operazioni di registrazione. Quindi anche se sono tutti presenti in aula, bisogna attendere i 30 minuti.
E l’ansia sale, così come la stanchezza e la voglia di buttarsi dalla finestra.
Cominciano a distribuire le tracce rigorosamente a foglio coperto. Una volta che ci si è sincerati che tutti hanno ricevuto la traccia si gira e si comincia.
I fogli d’esame sono tutti rigorosamente anonimi, è vietato scrivere il proprio nome e cognome così come il numero di matricola. Ad ogni sessione d’esame la segreteria provvederà a fornire ad ogni studente delle etichette riportanti un codice a barre e il proprio numero identificativo inventato apposta per quella sessione d’esame. L’etichetta andrà poi applicata sul compito.
Una volta terminato l’esame, si consegna, si rifirma e poi si può uscire.
Gli esiti vengono pubblicati tutti lo stesso giorno, circa un mese e mezzo dopo la fine della sessione.
Ogni esame conta un numero di crediti e si fa quindi una media ponderata. Non è necessario avere la sufficienza in tutti gli esami bensì basta avere la media globale sufficiente, di almeno 10/20.
I semestri si compensano tra loro ovvero se al primo semestre non si è riusciti ad avere la sufficienza globale mentre la media ponderata del secondo è alta da permettere di raggiungere la sufficienza, allora si può stare tranquilli.
Es: 1 semestre media del 9, quindi insufficiente e la 2 media del 12; 12+9= 21/2= 11,5.
Nel caso non si sia passato un esame è organizzata una sessione di rattrapage anche qui e si ha la possibilità di scegliere quali e credo anche quanti esami dare. Per il mio corso non era prevista quindi non so darvi ulteriori informazioni.
Quanto sopra è valido fino al Master 1, infatti il Master 2 è più simile ai nostri master post-laurea che ad un vero e proprio anno accademico. Questo significa che non ci sono più i classici esami ma le valutazioni vengono date sulla base di papers o lavori di gruppo, il che è molto meno stressante e permette una maggiore flessibilità in termini di apprendimento e di impostazione del lavoro.
E voi, avete esperienze di esami universitari all’estero?
Chi sono
13 Commenti
Oddio, per un momento mi è sembrato di fare un salto nel tempo ai miei esami di lettorato…ma solo quelli, s’intende! Per tutto il resto la canonica coda di 2-3 ore (o giorni!!!) e i cento iscritti per appello non ce li toglieva nessuno! Che ora, se ci penso, mi sento un po’ Wonderwoman a esser sopravvissuta! 😉
Un abbraccio!
Samanta – (ex) Jena
Ah si a volte gli esami in Italia sembrano un po’ una fiera! Però avere la possibilità di quando dare l’esame e di poterlo dare più volte a mio parere è una figata!
Un caro saluto,
Silvia 🙂
io vedo solo tanto terrorismo psicologico inutile. Un articolo davvero sgradevole per chi deve partire in erasmus in francia e vivere una bella esperienza! assolutamente poco apprezzabile, vengono sottolineati tutti i lati negativi e l’università francese viene descritta come un incubo, mentre è palese per tutti che sia al livello di tutte le altre (anzi in erasmus di solito si è agevolati). Mah!
Ciao Adelaide,
Grazie per essere passata di qui :).
L’articolo riporta la realtà oggettiva dei fatti e l’organizzazione degli esami accademici all’università di Aix-en-Provence. Nessun terrorismo psicologico dunque ma solo narrazione oggettiva di ciò che accadeva quando frequentavo quel M1.
Io comunque non ero studente erasmus ma iscritta a pieno titolo alla magistrale.
P. S. Stai per partire in Erasmus in Francia? Se hai bisogno di info, sarò ben lieta di aiutarti 🙂
A presto,
Silvia-Lille
Ciao, io dovrei partire in erasmus a gennaio e non so cosa aspettarmi😱
Ho un’ansia assurda per gli esami e la loro quantità cioè dovrei fare 4 esami per convalidarne uno italiano da 9…
Qualche consiglio o informazione sull’ambiente o qualcosa che mi rassicuri?
Ciao Manal,
innanzitutto stai tranquilla! Il mio percorso non era da studentessa Erasmus ma iscritta a tutti gli effetti all’università. Gli Erasmus hanno procedure semplificate per gli esami. Considera una cosa importante: fare 4 esami in Francia non è come farne 4 in Italia. Sono più semplici e la mole di studio è inferiore.
Per quanto riguarda l’ambiente dipende molto dall’università che frequenterai e dalle persone che incontrerai. Quando sarai in classe, cerca di capire se sarai l’unica Erasmus o ce ne saranno altri e poi magari prenderti come riferimento un.a compagno/a francese così ti potrà aiutare a districarti con la burocrazia universitaria.
Ah proposito, cosa studierai e in che università sarai?
In bocca al lupo e se hai altre domande, scrivimi pure!
Silvia
Grazie mille per la risposta! Mi hai tranquillizzato.
Andrò, o per lo meno spero di andare a Lille e studio lingue e culture straniere.
Vorrei dare più esami possibili. Secondo te quanti corsi si possono seguire in un semestre? E quanti esami si possono dare nella sessione estiva? In realtà non so nemmeno come funzionano gli esami..
Scusa del disturbo ma mi saresti di grande aiuto !
Manal
Guarda io nei due anni che ho studiato li, viaggiavo a 10 esami a semestre…quindi vai tranquilla!
Per il funzionamento degli esami in realtà dipende molto dal corso e da cosa studi. Comunque non esistono gli orali, sono tutti scritti o lavori di gruppo.
Non è difficile passare gli esami eh, non ti immaginare che sia come l’ambiente accademico italiano…è molto più semplice per molti aspetti. Più che altro, assicurati bene che la tua università in Italia ti riconosca gli esami che farai in Francia perché spesso capita che al ritorno in Italia si deve fare un’integrazione dell’esame sostenuto all’estero. Chiedi bene al tuo referente Erasmus in Italia..
e per quanto riguarda gli esami a Lille, davvero, non preoccuparti. andrai benissimo!
Silvia
Ti ringrazio veramente per la disponibilità 😊
Mi hai tranquillizato moltooo, grazie ancora!
ciao Silvia! C’è un modo per contattarti in privato e chiederti informazioni? Partirò in Erasmus per la Francia e ho molte domande
Ciao Ilaria,
si ti contatto io.
silvia
ciao Silvia! Anche io partirò in Erasmus in Francia e mi farebbe piacere chiederti alcune cose. Dove posso contattarti?
Ciao Gabriella,
Ti ho risposto via mail.
Silvia