Home Autrici L’uomo italiano ha paura di amare

L’uomo italiano ha paura di amare

di Silvia

L’uomo italiano ha paura di amare

Rendre l’âme ? D’accord. Mais à qui ? »

Serge Gainsbourg

Non sono una femminista sfegatata.

Non penso che in una relazione la colpa sia sempre e solo di una persona. Certo, una può avercela più dell’altra, ma comunque la coppia è formata da due persone ed entrambe giocano il proprio ruolo.

Credo fortemente nell’amore.

Sono capace di amare anche solo per una notte e poi mai più.

Continuo a sentire storie di amiche che rincorrono uomini, si lasciano, si ripigliano, lui è indeciso, non sa cosa fare, la vuole ma non è sicuro.

L’uomo italiano è unico nel suo genere.

Sarà per la lingua e la cultura in comune che rendono la comunicazione più semplice, sarà perché l’Italia è pur sempre l’Italia, sarà per la spontaneità e l’ingenuità che lo caratterizzano.

L’uomo italiano ha paura di amare.

Ho conosciuto i migliori uomini (italiani e non) con cui ho passato le migliori serate a parlare della vita, nei luoghi del mio cuore. E ho notato che certi atteggiamenti sono tipici solo ed esclusivamente del maschio presunto alpha italico avvolto dall’incertezza, da mille timori che gli fanno fare continui passi falsi. Incapace di parlare chiaro proprio perché non sa quello che vuole per se stesso, che vorrebbe ma invece preferisce nascondersi dietro un oceano di scuse, del tipo: ma io non so dove sarò tra un anno e mezzo, entrambi abbiamo vite instabili, tu tra pochi mesi parti, io ho già avuto una relazione a distanza (e quindi?).

Loro mi hanno gettato l’ancora e io l’ho colta, mi ci sono aggrappata e ne ho fatto il mio approdo. A volte esagerando, credendo che quello potesse diventare davvero il mio porto sicuro, che quella serata potesse evolvere in qualcosa di più. Ho sognato e continuo a farlo. Forse troppo. Anzi, togliamoci il forse. Decisamente troppo.

Ditemi finché volete che sognare non ha mai fatto male a nessuno, che tanto non vi credo.

Sognare fa male.

Perché un sogno non è la realtà e io se potessi avere ciò che vorrei nella realtà non sognerei e quindi mi eviterei mille paranoie mentali e vite parallele che poi fatico a scernere dalla vita in cui vivo.

L’uomo italiano è stato ferito, ha sofferto, ha dato amore ma prima di incontrare te.

Si è consumato. Ma con un’altra, non con te. Prima di te. Sia mai che qualcuno si consumasse per te. Sia mai che tu arrivassi nel momento giusto.

C’è un pezzo dell’ingranaggio che è sfalsato e va aggiustato così da permettere alle lancette dell’orologio di sincronizzarsi e funzionare contemporaneamente”, scrivevo a una delle fantastiche donne che emigrano all’estero, una mattina molto presto.

Ora, come sei capace di amare intensamente una notte, di condurmi per mano nel tuo regno, cosa ti fa desistere dal non voler amare per un periodo più lungo?

Suvvia, non dirmi che non vuoi una relazione perché si capisce benissimo che non è così: le tue parole, i tuoi gesti, i tuoi comportamenti fanno intendere che non aspetti altro che trovare Lei.

Jovanotti ha ben reso l’idea: “paura di cadere ma voglia di volare. Cosa sei disposto a perdere?”.

Sai, tra anime simili non c’è bisogno di molte parole per comprendersi, ma è sufficiente la chimica che ci lega. E io ho capito che tu hai paura

L’eterna indecisione dell’uomo italiano, in perenne conflitto tra l’agire e il non agire.

L’incertezza che caratterizza il maschio italico è unica al mondo: butta il dado e poi lo ritira. Passa il weekend con te e poi sparisce per giorni, nonostante i suoi atteggiamenti mandassero un messaggio più che positivo. Arriva, ti fa credere cose e poi sparisce. Si lascia andare per un momento ma l’attimo dopo già si è pentito.

L’insicurezza lo porta all’indecisione che a sua volta gli fa prendere la strada sbagliata, propendendo verso la ritirata, lasciando il campo di battaglia  e perdendo a tavolino.

Ma non eri tu il pazzo a cui piaceva rischiare, l’uomo disposto a mettersi sempre in gioco e a seguire il cuore?

Sai, non annienti le tue paure uscendo con Lei, che sia come amici o per una fugace notte d’amore. Così le peggiori, le tue paure, che prima o poi vanno affrontate perché vivere nel limbo, avvolto da strati di cinismo non è nel tuo stile. Lo so io e lo sai tu meglio di me.

Non raccontarmi che la condivisione e il rispetto sono le basi in amore come in amicizia. Se entrambi concordiamo sul fatto che siamo amici perché ti spaventi se io condivido con te pezzi della mia vita? Vuol dire allora che per te non sono poi così tanto amica, in fondo…

Io a tutto ciò non riesco a trovare un motivo. Non trovo altra ragione se non che tu, sei debole e fragile e che hai paura.

Si, uomo italiano, hai una terribile paura di amare e di lasciarti andare.

E credimi che comprendo bene le tue paure, ti ho capito sai, anima. Siamo simili, similissimi. Entrambi abbiamo paura ma a entrambi piace rischiare. E forse, se rischiamo insieme, ci facciamo meno male. Se continuo a rischiare solo io, di male me ne faccio il doppio.

Chi sono

Condividi con chi vuoi

Ti potrebbe piacere

6 Commenti

Chiara - Parigi 26/08/2019 - 07:56

A volte mi chiedo se veramente valga la pena, da parte loro, “uscire con lei e poi si vedrà”. Eh sì, perché si vedono, si sentono, costruiscono dei ricordi insieme e poi, come nel mio caso, tutto crolla per la “distanza”. Tutte scuse. Ho assistito a mille storie che testimoniano al 100% che la distanza è l’ultimo dei problemi. Dietro tante scuse c’è la paura di impegnarsi, che lei rompa le scatole, paura della gelosia, paura di perdere la libertà. Tutto questo perché magari, come la sottoscritta, capitiamo sempre in un momento in cui sono ancora troppo feriti, troppo cinici, troppo disillusi e hanno bisogno di star solo… e allora lasciami in pace! Non abbandonarti all’attrazione fisica e non frequentarmi! Sarebbe tutto molto più semplice. Magari nel frattempo il guardiano del tempismo giocherà il suo ruolo e vi farà ritrovare nel momento più opportuno per entrambi. Ma mi chiedo: quando, quando il tempismo giocherà finalmente a mio favore ? 🙁

Rispondi
Silvia-Lille 26/08/2019 - 11:09

Dicono che l’amore arriva quando meno te l’aspetti e quando non ci pensi più. Bah.. Sono anni che mi trastullo con questa teoria e non so se crederci o no.

Hai ragione, il tempismo, l’indecisione costante, il non avere voglia di impegnarsi. Qualcuno dice che fa parte della nostra epoca, dei millennials che non hanno radici, vivono nell’instabilità costante, hanno tanta confusione e pochi punti di riferimento . Forse hanno ragione.
Ma c’ è ancora chi si salva.

Io anche, sbaglio sempre i tempi (e a volte i modi). Non so più che fare…

La distanza è solo una scusa. L’ennesima scusa per non voler impegnarsi.

Ti abbraccio forte forte😘

Rispondi
Solare 26/08/2019 - 17:43

Il mio compagno è inglese, ho vissuto a Londra per anni prima di approdare in Australia e adesso stiamo girando il mondo da un anno. Questa premessa per dire che ho vissuto molto da vicino una cultura completamente diversa dei rapporti sentimentali e ho capito che in Italia sono rapporti malati. Troppo inutile sentimentalismo che non porta mai ad una relazione vera e complice, troppa importanza alla passione che non fa sviluppare anche un rapporto di fiducia, amicizia, lealtà e amore a lungo termine ma privilegia piuttosto il qui e ora, il vivere solo il momento e il non fare progetti. Io spero che le giovani donne italiane si liberino dalle maglie strette e frustranti dei rapporti sentimentali monchi che i deboli uomini italiani offrono loro e trovino, prima di quanto ho fatto io stessa, il coraggio di volare verso mete più felici e divertenti dove possono realizzarsi anche sentimentalmente e non solo professionalmente.

Rispondi
Silvia-Lille 26/08/2019 - 23:44

Ciao Solare,

Grazie. Grazie davvero per le tue parole. È esattamente così che stanno le cose e sono davvero felice che qualcuno abbia capito cose che forse io non sono riuscita a esprimere con le mie parole.
È vero, non tutti gli uomini italiani sono così, ma nella mia generazione sono la stragrande maggioranza purtroppo.

Il vivere qui ed ora è cosa buona e giusta ma entro una certa dose. Se poi conduce alla superficialità e alla futilità, non va più bene.

Buon giro del mondo!😚
Silvia

Rispondi
Anna Varga 22/10/2019 - 17:52

Ciao Solare,
piacere di conoscerti. Io sono volata verso una meta piu felice, sia professionalmente che culturalmente, che sentimentalmente. Ho sposato un inglese un anno fa. Non mi sono pentita affatto. Queste paturnie e scuse tipiche dell’italico mai sentite con ragazzi di altri posti. Una perdita di tempo. Mi sa tanto che alla figlia che aspetto gli dovrò sconsigliare l’uomo italico e spiegargli perché ho scelto suo padre e sono venuta qua in UK :D. ahahah
Che bello che siete in giro per il mondo!

Rispondi
Silvia-Lille 02/11/2019 - 15:58

Ciao Anna,
congrats per la tua bimba in arrivo!! 🙂

Mi fa piacere a non essere la sola ad avere riscontrato tali problematiche di coppia.
L’uomo italiano è tutto fumo e niente arrosto e gode di una notevole immaturità sentimentale ed emotiva. Gli stranieri sono indubbiamente molto più decisi e non hanno troppe paranoie.

In bocca al lupo per la tua gravidanza!! 🙂

Silvia-Lille

Rispondi

Lascia un commento