Sveglia presto
E’ una mattina nebbiosa e afosa. Mi sono svegliata già con la sensazione che sia venerdi, quando è ancora mercoledi. Oggi mi tocca aprire l’ufficio. Una settimana ciascuno, ogni quattro settimane, apriamo l’ufficio alle 7.30. Anche se i colleghi non ci sono ancora. Regole. Di quelle a cui nessuno dà una spiegazione, forse ancora in vigore solo perche’ nessuno si è preso la briga di cambiarle.
Alle 11 ho già lo stomaco che ‘brontola’ per la fame. Scendo per le scale diretta dal mio ufficio all’ufficio dell’amministrazione. La collega che lo gestisce è piuttosto di buon umore di solito. Oggi anche di più. Noto che la sua scrivania è ricoperta di bustine di plastica trasparente verde, simili a quelle che usiamo per congelare i cibi.
Prima ancora di dirmi il solito mattutino HelloHowAreYou mi ha già chiesto che tipo di supplementi prendo.
Supplementi what?
Credo che stia scherzando, che sia ironica e magari si stia riferendo alle mie occhiaie di oggi. Forse un bel supplemento a base di caffeina mi ci vorrebbe davero! No, invece lei è serissima. Tutti in Lesotho arricchiscono la loro alimentazione di… supplementi. E non sempre naturali. Già vi ho detto che qui non si rinuncia alla carne per niente al mondo, dalla colazione alla cena.
Viaggiando ho sempre misurato la differenza della cultura del cibo prendendo come punto di riferimento gli scaffali dei supermercati. Noti quante caramelle, dolci, dolcetti, cose chimiche gelatinose, croccanti o gommose, coloratissime in più hanno, rispetto a quelle che trovi in un normale negozio in Italia? In Lesotho, altrettanto fornito è lo scaffale dei medicinali da banco. Un supplementi per i capelli, uno per il metabolismo, una pillolina contro le rughe. Non mi ero resa conto che tutti i colleghi, in quelle bottiglie che trascinano ad ogni meeting, hanno in realtà disciolto soluzioni granulose o in polvere, che promettono di mantenere i tuoi organi giovani e funzionali a lungo. Non sono un esperto chimico. E quindi non posso verificare se funzionino davvero o siano solo promesse; preferisco sempre una bella arancia a un antibiotico, ma la convinzione – quell’effetto chiamato placebo – a volte funziona davvero. Io credo sia solo un bel business di case farmaceutiche che promettono miracoli per qualche soldo in cambio. Ma se questo li fa sentire più giovani e forti…lunga vita ai supplementi!
Chi sono
6 Commenti
sai, anche qui in Perù, gli stranieri prendono molti supplementi come per esempio vitamine varie,,magnesio,,ferro. non è che ci capisca molto, però è vero che in Peru sono presenti casi di carenze alimentari. Gran parte delle donne, per esempio, soffre di anemia.
Barbara, non solo qui allora. In nord Europa ricordo, i medici davano spesso integratori di vitamina D per la mancanza del sole, e per prevenire depressione e cose simili.
Anche in Italia vanno di moda gli integratori alimentari per capelli, unghie, pelle etc le farmacie sono piene di questi prodotti. Saranno veramente efficaci o semplicemente effetto placebo!!!!
Forse dovremmo ripulire i boschi e sperare che i mirtilli ritornino. Così non avremmo bisogno di pillole!
Credo che sia un’abitudine anche in sud Europa. Anche qui in Italia, in Sicilia, i supermercati hanno un reparto dedicato agli integratori. Vitamina C, magnesio, vitamina B, ecc.. La mia opinione? È solo un business, in natura trovi tutto. Basta seguire una corretta alimentazione. Certo se poi hai una carenza dovuta al tuo metabolismo allora devi rivolgerti a un medico, magari nutrizionista. Ciao.
D’accordo con te. Purtroppo però la natura oggi non è quella di prima! In Lesotho non ci si rivolge quasi mai al medico, che per loro è troppo costoso e le auto_ cure a volte mi sembrano un business davvero