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Mamma di un’expat: la mia esperienza

di Katia

mamma

Mamma di una ragazza expat, come  vive l’esperienza un genitore.

Grazie a Enrica Mazzoleni che gentilmente si è resa disponibile a parlarci di questo tema. 


Mamma-enrica-expatEnrica chi è tua figlia e cosa fa all’estero?

Mia figlia si chiama Elena, ha compiuto 27 anni il 13 dicembre scorso ed è all’estero da 2 anni ca per lavoro ma se contiamo anche lo studio (ha fatto la specialistica in economia internazionale a Ginevra) da ca 5 anni. Ha iniziato con uno stage presso la Camera di Commercio Italiana a HK di 3 mesi, finiti i quali è stata assunta a tempo indeterminato da una Società di Consulting australiana con sede in HK. Dopo un anno è stata chiamata a Ginevra da una multinazionale americana , dove aveva fatto uno stage durante gli anni di università, ed è rientrata in Europa a dicembre del 2015. Da gennaio risiede a Ginevra, ma temo non sarà l’ultima sede.

Che ricordo hai del momento in cui tua figlia ti ha comunicato che avrebbe lasciato l’Italia?

Devo dire che Elena mi ha abituata nel tempo a questo suo essere figlia del mondo, più che nostra, perché già in 4 liceo decise, dopo averci consultato, di trascorrere un anno negli USA con Intercultura. Quando è partita, lì è stato il momento in cui  ho sentito il distacco, ho realizzato che da quel momento non sarebbe più stata “nostra” ed è stato decisamente devastante. Poi la ragione ha preso il sopravvento e vederla così curiosa e anche, diciamolo, coraggiosa mi ha reso orgogliosa di lei ma anche di noi, inteso come famiglia, e mi ha aiutato a comprendere le sue ragioni.

A questa notizia quali sono state le tue paure più grandi da “mamma”?

Saperla sola e così lontana, pensare che se fosse successo qualcosa raggiungerla sarebbe stato non proprio immediato, saperla in un luogo che io non riuscivo neppure ad immaginare, non essendoci mai stata, mi faceva paura.

Che strategie hai adottato per cercare di attutire o sconfiggere le tue paure?

La sentivo spesso con Skype o whatsapp e soprattutto la sentivo bene, entusiasta e questo mi dava tranquillità anche se ogni tanto, quando per vari motivi stavamo qualche giorno senza sentirci, gli attacchi di panico c’erano. Ci sono anche ora che è più vicina, anche se cerco di non farglielo capire perché sento che non è giusto. Lei deve vivere la sua vita con serenità.

Quindi hai un buon rapporto con i mezzi di comunicazione come Skype e i socials? 

Fantastici, guai se non ci fossero

Conosci altre mamme di donne expat? 

Sì, la migliore amica di mia figlia vive a Londra e con sua madre ci vediamo spesso. Stesse paure e stessi sistemi per superarle.

mamma-figlia-ginevraChe impressioni hai avuto quando sei stata a trovare tua figlia all’estero…

A HK divideva un appartamento con due altri ragazzi, e questo mi dava un po’ di sicurezza, ma vivendo qualche giorno con loro ho anche capito quanto debbano adattarsi i ragazzi quando vivono all’estero e li ho ammirati davvero.

Era comunque molto serena e felice della sua vita lì e devo dire che HK è piaciuta molto anche a me, mi ha dato un senso di sicurezza che altrove non ho trovato. A Ginevra finalmente si è presa un appartamentino solo per sé ed è decisamente sistemata meglio, ha una casa come spesso lei dice, ma è comunque sola anche se devo dire che a casa ci sta veramente poco, ha un sacco di belle amicizie.

Ogni quanto torna a casa tua figlia?

Da HK  per ovvi motivi è tornata una  volta sola, da Ginevra ogni due mesi circa, ma a volte la andiamo a trovare noi.

Qual è l’oggetto o il cibo che le metti  nella valigia prima che riparta?

Il classico pezzo di grana! 🙂

La verità: speri che un giorno torni a vivere in Italia?

Egoisticamente sì, spero di averla vicina, ma so che non è nei suoi programmi, almeno per ora, anzi temo che a  metà di questo anno già possa partire  per altri lidi…

Il consiglio alle mamme che hanno una figlia o un figlio che sta  per partire…

Nessuno, ognuno vive il distacco in maniera diversa, ma lasciamoli andare. Questa è la loro vita e se è questo che vogliono, è giusto che lo facciano. E poi noi abbiamo sempre la scusa di andarli a trovare, no ?

Enrica-figlia

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6 Commenti

Federica Turchia 09/01/2017 - 11:35

Ritrovo in pieno quello che mi dice di aver provato e che ancora prova mia mamma. Grazie per la comprensione..é fondamentale per noi, lontani da tutto, sentirci appoggiati dai genitori. Compiró 27 anni tra pochi giorni e dopo oltre 5 anni all’estero, durante i quali non ho mai accettato o voluto ritornare, sto organizzando il mio ritorno, con il mio fidanzato però, preparando carte e papiri.. Se tutto va bene verso fine estate torno a Torino definitivamente. Vivere all’estero mi mancherà ma ormai voglio anche io stabilità, una famiglia e dei genitori vicini a me e in futuro ai nipotini, si spera…
Buona fortuna e grazie per il post!! ?

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enrica 09/01/2017 - 12:19

buona fortuna anche a voi, so che farai la scelta giusta. L’importante è essere convinti delle proprie decisioni e portarle avanti senza mai cadere nella trappola dei “ma se avessi fatto” 🙂

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Gustavo Woltmann 10/01/2017 - 18:39

una figli fortunata ad avere una mamma così! dovremmo imparare a insegnare ai nostri figli a essere cittadini del mondo al di là dei confini, brava!

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Enrica 10/01/2017 - 20:22

Grazie per i complimenti ma sono convinta che la bravura sta nei ragazzi che hanno il coraggio di partire, a volte per seguire i propri sogni e a volte, purtroppo, per necessità

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Carmela Norscia 01/02/2017 - 14:47

Anche io ho una figlia all’estero da un po’ di anni, prima era in Germania ora è a Zurigo. Dopo la laurea ha fatto uno stage a Milano e poi ha trovato subito un lavoro come voleva lei ma all’estero. Io sono molto orgogliosa di mia figlia ma ho solo lei e mi manca da morire. Ci vediamo spesso, io abito in provincia di Modena quindi è facilmente raggiungibile. Da circa due anni però, vivo male questo distacco; ho sempre paura che le succeda qualcosa, che possano farle del male, mi lascio prendere da ansie e da paure, se poi non riesco ad avere subito un contatto vado nel panico più assoluto. Mia figlia avverte questa mia ansia e si arrabbia. So che dovrei essere contenta e tranquilla ma ora va così. Non so se è normale.

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Rossella 09/05/2018 - 23:01

Anch’io dal primo febbraio la mia unica figlia dopo la laurea in giurisprudenza si e’ trasferita in Germania per 6 mesi ma ho paura che voglia prolungare il soggiorno, egoisticamente spero di no! Condivido pienamente le paure di Carmela e sto male non so come fare per superare il distacco
Rossella

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