Qualche giorno fa, ci ha raggiunte la testimonianza di Maricla Pannocchia. Nata in provincia di Livorno, Maricla sogna di poter aiutare gli altri, di poter cambiare le cose. In una realtà che la vuole piccola, ha deciso di farsi coraggio e partire. Prima Roma, poi la Siria e ora la Cambogia. Il suo è un resoconto interessante, a tratti commovente, che invoglia a ri-metter mano ai libri di storia.
Ed è proprio la storia, il filo conduttore delle vicende di Maricla. Non quella dei libri di scuola, bensì quella altrui. Le storie dei rifugiati nei campi profughi al confine tra la Siria e la Turchia, ad esempio. Oppure le vicende di chi è soprevvissuto all’ Agente Arancio. Dando loro voce, riportandone le parole, riesce a farne conoscere le vicende in maniera rispettosa e toccante. È una missione, quella di Maricla, che fa venire la pelle d’oca. Importante, anzi essenziale, per non dimenticare ciò che accade, ed è già accaduto, in altre parti del mondo.
Grazie a te, quindi, Maricla, per averci permesso di ospitare le tue parole.
Maricla ci parla di sé
Ciao a tutti. Mi chiamo Maricla Pannocchia e sono nata e cresciuta in un paesino della provincia di Livorno. Ora, però, vivo in Cambogia. Sono sempre stata un’anima inquieta, alla costante ricerca di autenticità e verità. Questi aspetti, purtroppo, nella mia realtà italiana non li ho mai trovati. Sin da piccolissima ho sempre avuto una passione: la scrittura. In realtà ne ho sempre avute due, perché anche i viaggi mi hanno appassionata sin da subito. Ai tempi in cui non c’erano i travel influencer, andavo in agenzia di viaggio a prendere numerosi depliant per poi sfogliarli nella mia cameretta sognando di Paesi lontani.
Ho sempre saputo di voler fare la mia parte per rendere il mondo un posto migliore, sapete? Così, pian piano, si è formata in me l’idea di vivere una vita che unisse tutti questi punti, per me, fondamentali. Volevo scrivere,viaggiare e ovviamente lasciare il mondo un po’ meglio di come l’ho trovato.
Le piccole e grandi sfide di Maricla
Maricla si confronta con la realtà di un paesino toscano

Maricla in Cambogia
Sono cresciuta in una famiglia tossica e disfunzionale, nella realtà tipica di un paesino. Non ho avuto nessuno stimolo, dalle persone che mi circondavano, a inseguire i miei sogni. Al contrario, queste hanno fatto di tutto per smontarmi, definendomi strana oppure addirittura pazza. Semplicemente, non mi sono mai accontenta d’indossare una maschera e mi sono sempre posta tante domande, anche quelle scomode.
Maricla trova un modello a cui aspirare
Per fortuna, da adolescente mi sono imbattuta in un famoso personaggio pubblico al quale mi sento tuttora molto affine. Questa persona andava in giro per il mondo in luoghi come i campi profughi, ma non solo. In seguito scriveva e raccontava delle esperienze che viveva e delle persone che incontrava. Ispirandomi a questo modello, ho capito che anche io avrei potuto fare una cosa simile. Quando avevo circa vent’anni, però, Internet non era diffuso come oggi, anzi. I social media non esistevano e viaggiare non era così economico e, in un certo senso, facile come lo è adesso.
Maricla spicca il volo
Il suo lavoro per “Support and Sustain Children”
Nel mese di novembre del 2021, dopo l’ennesima discussione con l’unico genitore con il quale ancora avevo un rapporto, ho deciso di chiudere un capitolo. Ho tagliato i rapporti con la mia famiglia, ad eccezione di mia sorella, per andarmi a prendere quella vita che tanto volevo. Mi sono trasferita a Roma, dove sono rimasta sei mesi. Venendo da un piccolo paese, come immaginerete, si è trattato di un cambiamento enorme.
Nel gennaio 2022, quindi, sono andata in missione per una settimana con la Onlus italiana “Support and Sustain Children” in un campo profughi improvvisato al confine turco-siriano. Il mio scopo era proprio, come avevo sempre sognato, d’incontrare le persone, passare del tempo con loro e scrivere le loro storie. Queste sono state poi racchiuse nel libro “Boccioli nel fango”, il cui ricavato è devoluto all’Onlus stessa.

Maricla in un campo profughi al confine turco-siriano.
Foto scattata da Paolo Messina
Maricla raggiunge la Cambogia
Nel mese di luglio del 2022, quindi, sono partita per il sud-est asiatico. La Cambogia mi chiamava da anni e, non appena i confini furono ri-aperti, non ho perso tempo. Non sono venuta qui pensando a un trasferimento, in realtà. Desideravo solamente vedere con i miei occhi questo Paese tanto complesso, di cui avevo spesso sentito parlare.
La Cambogia è difficile, povera ma al contempo ricca di valori. Il popolo Khmer, nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare, in primis il genocidio perpetrato dai Khmer Rossi (1975-1979), è a dir poco gentile. Qui le persone sono genuine e si vive in maniera decisamente più autentica. Pian piano, quindi, ho lasciato andare tutti quegli schemi mentali che mi ero portata dietro dall’Italia. Allo stesso tempo, ho incontrato numerose Onlus qui in Cambogia e ho scritto vari post per i social e persino alcuni articoli. Ho avuto l’onore di poter raccontare realtà come gli effetti del genocidio. Ho dato voce ai sopravvissuti che ho incontrato. Inoltre, ho raccontato la vita nei villaggi rurali oppure le esperienze di chi è sopravvissuto alle mine antiuomo.
Il lavoro di Maricla in Vietnam
Sono stata anche in Thailandia e in Vietnam e, in quest’ultimo Paese, sono entrata in contatto con una Onlus che supporta le famiglie vittime dell’Agente Arancio. Prima d’informarmi sulla guerra del Vietnam in vista del viaggio, ammetto di non aver mai sentito parlare dell’Agente Arancio. Voi sapete di cosa sto parlando?
Ho trascorso una mezza giornata con i membri di questa Onlus e con due famiglie vengono supportate da quest’Organizzazione. Ho parlato con varie persone e scritto un articolo per poter dar voce al loro messaggio.

Maricla in Vietnam, lavorando presso l’Onlus VAVA
Il mio scopo nella vita è proprio questo: continuare a viaggiare e scrivere. Voglio diventare una sorta di ponte tra le persone occidentali e coloro che vivono in situazioni e in zone del mondo di cui si sente parlare poco e/o male. Sono anche una scrittrice di libri e ho pubblicato diverse opere in italiano, tutte su tematiche umanitarie. A breve, pensate un po’, voglio lanciarmi anche sul mercato anglofono, scrivendo libri per ragazzi cercando di avvicinarli a questi importantissimi temi umanitari.
Vi abbiamo incuriosito? Correte a curiosare sui profili social di Maricla: Instagram – Goodreads – ClippingsMe
Desideri, anche tu, raccontare la tua esperienza di donna emigrata all’estero oppure, perché no, vuoi parlare del tuo ritorno in Italia? Contattaci scrivendo un’email a [email protected]. Ti aspettiamo!!!