Gli incisivi dei Masai
Secondo la tradizione Masai, togliere i due incisivi inferiori ai bambini è importantissimo.
Un tempo, prima che i Masai adottassero questa pratica, molti bambini morivano a causa del tetano.
Infatti il tetano, quando si manifesta in forma molto violenta, fa bloccare del tutto le mandibole. Mandibole serrate vuol dire denti a loro volta serrati. Ermeticamente. In tal modo la persona era condannata a morte perché impossibilitata a nutrirsi.
Non avendo a disposizione flebo e/o siringhe da poter usare per la cura del malato, escogitarono questo sistema della rimozione degli incisivi. Il loro pensiero fu: levando i due incisivi inferiori – nel caso la malattia dovesse manifestarsi – avremo una finestrella attraverso la quale inserire cibo e medicine nella bocca del malato e potremo così salvarlo da morte sicura.
Tutti i bambini venivano sottoposti a questa pratica.
Fu uno di quei bambini a rivelarmi questa usanza, e lo fece quando bambino non era più. Si chiama John e lo conobbi a Malindi.
Era arrivato in zona costiera da maggiorenne. Aveva deciso che , andando lontano dalla sua città’ natale, paesino sperduto nella savana, avrebbe potuto migliorare la sua condizione. Avrebbe imparato molte più’ cose utili per la vita in città. Considerava questa scelta migliore rispetto al pascolare il gregge come gran parte dei ragazzi Masai usano fare. Lui, che comunque era andato a scuola in una missione cristiana vicina al suo villaggio, non voleva assolutamente fare il pastore. Voleva crescere ed evolversi. In tutti i sensi. Arrivato in città’ fece tutti i lavori possibili e immaginabili. Svolgeva le mansioni più disparate e con il tempo migliorò le proprie competenze in vari campi.
Poi un giorno, che pareva come tanti altri, qualcosa accadde nella sua vita. Conobbe una donna, una turista e, dopo pochissimo tempo, decise che era lei la donna che poteva diventare la sua compagna. Andarono a vivere insieme. Lui, che come i suoi amici certamente era destinato a tornare al villaggio natale e sposare una donna della sua tribù, decise che la strada che voleva percorrere era assieme ad una donna che non apparteneva alla sua tribù: una donna con usi , cultura e tradizioni diverse dalle sue.
Si sposarono. Lei , dopo un paio di anni, rispettosa comunque delle sue tradizioni, volle fare un tentativo. Lo convinse a fare un tentativo: mettersi due denti con ponte mobile, per provare a vedersi senza la famosa ”finestra ” nell’arcata inferiore dentale. Accettò, forse per accontentare la compagna, più’ che per convinzione personale.
Successe tempo dopo che i genitori gli chiesero di tornare al villaggio per presenziare a un’importante cerimonia di famiglia. Benché abitasse nella città di Malindi, il suo cuore era pur sempre legato alla sua tribù Masai che viveva nel bush. E poi era una cerimonia importante alla quale non poteva mancare.
Al ritorno dal villaggio Masai era felice di trovarsi di nuovo in città. Gli si leggeva negli occhi. Contento di essere nuovamente nel suo mondo ”moderno”. Salutò la moglie con un bacio e si allontanò subito, quasi a non volersi far guardare in faccia dalla sua donna. Incomprensibile quell’atteggiamento, in fondo non si vedevano da otto giorni. Probabilmente, pensò la moglie, era dovuto alla stanchezza del viaggio. Lei rimase a preparare la cena e lui andò subito a farsi una fresca doccia ristoratrice. Appena finito , si recò nella sala dove la moglie aveva preparato la cena. Iniziarono a parlare e improvvisamente la moglie lo guardò.
Qualcosa di diverso c’era davvero: non aveva più i denti ”posticci”
La risposta non tardò ad arrivare: sai, sono andato al fiume a lavarmi i denti , subito dopo la cerimonia. Un colpo di acqua , arrivata improvvisamente, li ha portati via.
La moglie scoppiò a ridere. Non si è mai capito se quella risata fu per la battuta o per la rabbia nel ricevere quella risposta.
Voi ci credete ? Pensate che davvero i denti di John sono caduti nel fiume ?
Io no. Io non ci ho mai creduto.
Perché vi ho raccontato questa storia ? Perché questa è la risposta a chi mi chiede perché’ John, il bambino Masai che una volta adulto divenne mio marito, non ha mai pensato di mettere i due incisivi inferiori mancanti. Quei denti che nella tradizione Masai vengono tolti a fin di bene quando sei un bambino e diventano un segno distintivo di appartenenza.
Chi sono
5 Commenti
Bellissima storia. Devi essere orgogliosa di tuo marito, come lui lo deve essere di te. Le differenze culturali si possono appianare
Grazieeee
io questa storia l’ho sentita dal vivo, così come il segno sulle guance e la storia della caccia nella savana, per diventare uomo e ritornare a casa( villaggio ) con la prova di aver cacciato un leone, intorno ad un fuoco alla tsavo. grazie per i ricordi indelebili che mi hai lasciato impressi
Grazie milleee
Che bel post 😊
Non conoscevo questa tradizione.
Molto interessante!