Dopo aver partorito, è facile pensare di essersi tolto la maggior parte delle magagne. Insomma, dopo mesi di nausee, doloretti, doloroni, esami del sangue che nemmeno Dracula di Stoker sarebbe pure ora di godersi le gioie familiari. Giusto? No. Soprattutto se, come me, vivete in Germania.
Dallo Steuernummer (il corrispettivo tedesco, volendo, del codice fiscale) ai documenti per gli assegni familiari, davvero, avrete ancora parecchie cose di cui occuparvi. Ma cosa? Venitelo a scoprire con me!
Il certificato di nascita: multilingue e in molteplici copie, grazie!
La prima cosa di cui occuparsi, all’inizio del vostro congedo di maternità in Germania, è il certificato di nascita. Alcuni ospedali, ormai credo la maggior parte, potranno inviare la documentazione per registrare la nascita al posto vostro. In alternativa, occorrerà recarsi all’ufficio competente dello Standesamt (ossia l’ufficio di Stato Civile o anagrafe) della città in cui avete partorito. Cosa vi occorrerà portare con voi, in modo da sbrigare le pratiche del caso? Vi occorreranno i documenti d’identità di entrambi i genitori e il certificato di matrimonio, o Eheurkunde. Alcuni ospedali richiedono il cosiddetto Stammbuch che altro non è che un raccoglitore contenente i vostri certificati di nascita, di battesimo, di matrimonio e via dicendo.
Generalmente, se vi siete sposati in Germania, l’Eheurkunde sarà sufficiente. Questa, infatti, reca il numero del vostro atto di nascita e ne conferma, in questo modo, la validità. Nel caso di matrimoni non contratti in Germania, viene richiesta la traduzione del certificato di matrimonio e quello di nascita (eventualmente multilingue) di entrambi i genitori. Non foste sposati, poi, occorrerà presentare il documento di riconoscimento della paternità, o Vaterschaftsanerkennung. Per maggiori informazioni rispetto alle modalità di redazione di questo documento, vi consiglio di consultare questa pagina.
Di norma, i certificati di nascita sono disponibili in un paio di giorni. Nel caso di una grande città, a meno che non ci siano emergenze, probabilmente dovrete aspettare un poco di più. Il giorno del ritiro riceverete più copie: una per l’assicurazione sanitaria, una per i Kindergeld, una per gli Elterngeld e, nel caso di figli di italiani all’estero, una multilingue da inviare al Consolato competente assieme al modulo del caso. Questo, poi, invierà i dati al vostro ultimo comune di residenza che, a propria volta, registrerà il nascituro nella propria Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE).
Le tasse prima di tutto!
Una di quelle barzellette che sentirete ripetere mille volte, credetemi, è quella che recita: “Non eravamo nemmeno arrivati a casa dall’ospedale e già c’era lo Steuernummer ad aspettarci”. Per chi non lo sapesse, lo Steuernummer (o Steuer-ID) è l’equivalente tedesco del nostro codice fiscale. Con le dovute differenze, si intende. Lo riceverete senza dover spedire nulla, quasi in automatico. Una volta ricevuto potrete procedere all’invio del modulo per i Kindergeld.
L’Elterngeld, ossia il sussidio di paternità e di maternità in Germania.
Anche in questo caso, vi prego, prendete la definizione di Elterngeld con le dovute precauzioni. Alcuni lo traducono come “sussidio statale per le famiglie con bambini piccoli”. Si tratta di un aiuto economico per permettere ad almeno un genitore di rimanere a casa con il nascituro. Come vi avevo già spiegato qui, il congedo parentale dura 36 mesi al massimo. Per dodici mesi (quattordici se lo richiedono entrambi i genitori) avrete diritto all’Elterngeld. Questo corrisponde a poco più del 60% del vostro stipendio netto mensile, sino a un tetto massimo di 1800,00€. Nel caso non aveste lavorato, vi spetteranno invece 300,00€ al mese. Un’altra opzione, soprattutto per chi ha la possibilità di lavorare part time il primo periodo, è quella di percepire l’Elterngeld Plus. Questo corrisponderà alla metà dell’Elterngeld ma vi verrà versato per il doppio del tempo.
Attenzione! Scegliere la soluzione migliore per ottenere il massimo dai propri Elterngeld non è semplice. Per questo esistono punti informativi, o Beratungsstellen, e persino singoli professionisti che si occupano delle vostre pratiche. Questi ultimi, ovviamente, dietro compenso. Non foste sicuri di star facendo la scelta più vantaggiosa per voi e la vostra famiglia, vale la pena di informarsi.
Altrimenti riceverete i moduli da compilare con tanto di istruzioni e lista degli altri documenti (ad esempio le ultime buste paga in copia, oppure il certificato di nascita) da inoltrare. Buona fortuna!
Il Kindergeld, ossia gli assegni familiari
Ogni famiglia ha diritto al Kindergeld, ossia agli assegni familiari. Questi corrispondono, dal 2023, a 250,00€ per bambino. Sino all’anno precedente, la cifra variava in base al numero di figli. Questo denaro vi verrà versato mensilmente sino al raggiungimento della maggiore età del piccolo. Ad alcuni sembra pochissimo, ma li avete fatti i conti? Lo stato tedesco investe 54,000€ per bambino nell’arco di questi diciotto anni. Non sono mica pochi, giusto? Poi ovviamente non sono sufficienti a mantenere un bambino, tantomeno un adolescente. Sono un incentivo e chi può, o vuole, li mette da parte sottoforma di libretto dei risparmi o investimenti sino al raggiungimento della maggiore età del figlio (o figlia) in questione. Noi, ad esempio, facciamo proprio così. Chi lo sa cosa ne farà, poi, Francesco Giuseppe?
In alcuni casi, poi, è possibile prolungarne l’erogazione anche una volta compiuti i diciotto anni. Gli studenti e coloro che hanno intrapreso un percorso di apprendistato, ad esempio, lo potranno ricevere per un massimo di altri sette anni. Ne beneficeranno, quindi, sino al compimento del venticinquesimo compleanno. Tutte le informazioni del caso, ve le potrà fornire l’ente competente ossia la Familienkasse. Per farne richiesta vi basterà compilare e spedire il modulo del caso e allegarvi, tra le altre cose, una copia dello Steuer ID del piccolo, il certificato di nascita e, nel caso di genitori nati all’estero, la cosiddetta Anlage Ausland. Questa dovrà eventualmente esser compilata e firmata dal vostro datore di lavoro.
Attenzione! Cercate di inviare i vostri moduli quanto prima: c’è infatti un limite al numero di mensilità retroattive che la Familienkasse versa. Nel caso non riceviate una conferma, o Bescheid, entro sei settimane vi consiglio di telefonare con il numero della pratica alla mano. In questo modo potrete informarvi sullo stato delle cose.
Kinderzuschlag: aiutare chi ne ha bisogno.
Come fare se le vostre possibilità economiche si sono ridotte improvvisamente? In questo caso, dopo la nascita potrete richiedere anche i cosiddetti Kinderzuschlag. Si tratta di un sussidio aggiuntivo per famiglie meno abbienti. Si tratta di un sostegno che potrete ricevere per un massimo di sei mesi e, nel caso ne aveste ancora bisogno, occorrerà inviare nuovamente la richiesta alla Familienkasse che si occupa del vostro Kindergeld. Ma chi ha diritto a questi aiuti economici?
L’Agentur für Arbeit nomina questi quattro punti come criteri per sapere se avete diritto al Zuschlag.
- Avete un figlio (o più di uno) che vive a casa con voi e ha meno di 25 anni
- Ricevete mensilmente il Kindergeld oppure un sussidio equiparabile a questo ultimo
- Guadagnate almeno 900,00€ in due (600,00€ nel caso di genitori single)
- Con l’aiuto del Kinderzuschlag e eventualmente del Wohngeld siete in grado di mantenere la vostra famiglia.
Se una volta inviata la domanda questa ultima viene accettata, riceverete un sostegno di un massimo di 250,00€ mensili, che vi verranno versati lo stesso giorno del Kindergeld.
L’assicurazione sanitaria di famiglia
Un ulteriore modulo del quale occuparsi è quello relativo all’assicurazione sanitaria. In questo caso, si tratta di una faccenda semplice e immediata. Prima del lieto evento scaricate o fatevi spedire il modulo per l’annessione all’assicurazione familiare. Una volta nato il pupo e ricevuto il certificato di nascita, compilate i moduli e inviateli (per posta o per E-Mail) alla sede della vostra assicurazione. In poco tempo vi verrà inviata una lettera da presentare al vostro pediatra in attesa della tessera sanitaria. Questa ultima in genere impiega due o tre settimane per arrivare.
Attenzione! Una volta annessi i vostri bambini avrete diritto a voucher e rimborsi dedicati a loro. A noi, ad esempio, è stato rimborsato l’80% del costo delle sedute di osteopatia. Il corso di nuoto per bambini dai sei mesi in su, invece, è sovvenzionato per un totale, se non erro, di 150,00€. Approfittatene, se potete!
Maternità in Germania: un caos burocratico?
Ve lo confesso: all’inizio non sapevo più a che Santo votarmi. Il tavolo della cucina era un tripudio di buste paga in copia e in originale. Il raccoglitore con le cose da sistemare straripava in maniera imbarazzante. Le buste da spedire sembravano non essere mai veramente pronte. Un pezzo per volta, però, ce l’abbiamo fatta. È stato stressante, certo, ma ci siamo riusciti.
A fare la differenza, come suggerito da conoscenti e persino al corso pre-parto, è stato il fatto di accumulare quanti più moduli possibile con anticipo e compilarli prima del parto. Lasciando vuoti solo spazi quali la data di nascita oppure il nome, ci metterete davvero poco a compilare il resto. Fotocopiate le buste paga, mettete tutto in cartelline trasparenti o buste con l’indirizzo già scritto et voilà! Ora potrete godervi la vostra maternità in Germania in tutta tranquillità: provare per credere.
E voi? Quanta burocrazia vi siete dovuti sorbire all’inizio del congedo parentale?