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Maternità in Germania: 3 curiosità (+1)

Diventare mamma nella terra di Goethe

di Samanta - Jena DE
la maternità in Germania è celebrata con fotografie bellissime

In uno dei miei ultimi post vi ho parlato di questa mia gravidanza un poco canaglietta. Nei prossimi articoli vi spiegherò come funziona la maternità in Germania. Vi racconterò quali sono le peripezie burocratiche, i documenti da scaricare e molto altro. Per ora, però, preferisco parlarvi di tre aspetti che mi hanno proprio stupita.

Le prestazioni sanitarie durante la vostra gravidanza e maternità in Germania sono (quasi) gratuite.

Perché quasi gratuite? Ebbene: la vostra assicurazione sanitaria paga quasi tutto. Le visite di controllo dalla ginecologa, le visite della vostra ostetrica, il corso preparto sono solo alcune delle prestazioni che vengono automaticamente coperte. Alcune analisi, definite facoltative, saranno invece a carico vostro. Tra queste, ad esempio, i prelievi per monitorare la Toxoplasmosi oppure i livelli della vitamina D. Allo stesso modo, le ecografie “base” alle quali sottoporsi sono solamente tre e prendono il nome di Screening. A questa si aggiunge la prima ecografia per accertare la gravidanza, intorno alle sei-sette settimane. Se provviste dell’Überweisung, poi, anche la morfologica non vi verrà fatta pagare.

Un momento di tenerezza durante la vostra maternità in Germania non mancherà mai!

Come in tutti i casi, poi, ci sono delle eccezioni alla regola. La mia ginecologa, ad esempio, da spesso e volentieri un’occhiata con l’ecografo senza farmi pagare un centesimo. Ovviamente si tratta di una “toccata e fuga” ma questo gesto gentile mi rassicura sempre.

La Germania è un paese in cui la maternità viene agevolata (abbastanza)

Dalle box omaggio per le mamme, passando per alcuni aiuti statali, le politiche tedesche in tema di nascite sono indiscutibili. Secondo molti non sono ancora sufficienti ma, secondo me, sono un buon punto di partenza. Oltre alla maternità obbligatoria, o Mutterschutz, esiste ad esempio il congedo parentale, ossia l’Elternzeit. Entrambi i genitori hanno diritto a tre anni di congedo parentale e percepiscono da dodici a quattordici mensilità in due. Queste mensilità prendono il nome di Elterngeld e corrispondono grosso modo a due terzi dello stipendio netto del genitore che le riceve.

A questo poi si aggiungono gli assegni familiari, che qui si chiamano Kindergeld. Esiste persino la possibilità di farsi riconoscere gli anni trascorsi a casa e ricevere qualche punto sulla pensione. Ne avete sentito parlare? Si tratta del modulo A0800 da scaricare QUI sul sito della Deutsche Rentenversicherung.

Ovviamente, non tutto ciò che luccica è veramente oro. Un esempio? In alcuni Länder trovare un posto all’asilo è difficilissimo e i costi possono essere ingenti. Pensate un po’: chi desidera iscrivere i propri bambini al nido deve farlo quando la mamma è ancora incinta, altrimenti sarà proprio difficile trovare un posticino. Allo stesso modo, chi rimane a casa per lungo tempo è spesso svantaggiato, quando si tratta di tornare a lavorare. Reinventarsi non è sempre facile, tantomento immediato. Non si tratta della regola, ecco, bensì di un’eccezione da tenere a mente.

I momenti di condivisione davanti a un libro fanno apprezzare la maternità in GermaniaLa maternità in Germania non è solitaria, anzi!

Una cosa che mi ha proprio stupita, lo ammetto, è il numero sempre crescente di gruppi per mamme. Non si tratta solo di gruppi di “mutuosoccorso” oppure di Stammtische. Si tratta, spesso, di gruppi in cui i bimbi più piccoli possono giocare tra loro, esplorare, divertirsi con attività adatte alla loro età. Dove abito esiste, ad esempio, un Eltern-Kind Cafè. Si tratta di un incontro settimanale dove i genitori possono godersi una bevanda calda scambiandosi opinioni, aneddoti e consigli. Poco distante, poi, esiste un Krabbelgruppe, ossia un gruppo di genitori e bimbi dai 6 mesi in su che affittano la sala appositamente attrezzata di una palestra per trascorrere insieme un’ora o due la settimana. I costi, in questo ultimo caso, sono abbastanza fattibili: se non erro si tratta di 10,00€ a incontro.

Rimanere a casa con i propri bambini, insomma, è fattibile e, di base, persino incoraggiato. Io stessa, nonostante adori il mio lavoro, sto valutando di godermi almeno i primi due anni del mio bimbo in santa pace. Con i dovuti sacrifici, sia chiaro, ma senza sensi di colpa. Voglio collezionare ricordi, avventure, pomeriggi passati a leggere i nostri libri di fiabe in italiano. Ecco: forse questa è la cosa che più mi ha stupita della Germania. È la cosa che mi fa vivere questa gravidanza in maniera abbastanza serena e mi fa sorridere se penso ai mesi che verranno. Per me che, da piccolina, vedevo la mamma solo due ore la sera è un pensiero eccitante, quasi monello e un poco proibito. La possibilità di godermi mio figlio mi fa stare bene, mi rassicura, mi fa sorridere di brutto.

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