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Uno strambo matrimonio combinato in chat

di Silvia
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Uno strambo matrimonio combinato in chat

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Una sera come tante altre, me ne sto davanti ai fornelli a preparare la cena.

Arriva quella ragazza indiana, così giovane, così ingenua da fare tenerezza. Ha 21 anni. È venuta in Francia per completare gli studi e perché voleva allontanarsi da una relazione in bilico e si è detta che magari andandosene e cambiando vita, avrebbe potuto rimettere insieme i pezzi.

La guardo: è piccolina di statura e di età. Un concentrato di capelli lunghi, lisci e castani, occhi nocciola, uno sguardo che lascia trapelare infinita innocenza e semplicità. 

Io sono tranquilla, preparo da mangiare. Mi siedo al tavolo e inizio a mangiare.

Non sono esperta dell’India e della sua cultura. Ho però una testimonianza diretta di un Paese molto complesso, tanto arretrato quanto moderno: un Paese che ami oppure odi, al punto da cercare in tutti i modi di prenderti un’altra cittadinanza.

Lei si siede davanti a me, come sempre arzilla e sorridente. Mi dà una notizia a bruciapelo e senza troppi convenevoli, come mi stesse dicendo che sta uscendo a fare la spesa: si sposa, a gennaio 2021 ci sarà la cerimonia ufficiale.

“Ma sei così giovane!” esclamo. Ed è l’unica cosa che riesco a dirle talmente sono basita. Non mi escono altre parole. Di solito si fanno le congratulazioni, giusto? Beh così d’istinto mi sono chiesta se davvero avrei dovuto fargliele, se dovevo essere felice o provare in qualche modo a dirle che non puoi sposare una persona che non conosci. Eh sì, lei non lo conosce.

Si tratta di un matrimonio combinato.

Volete sapere com’è cominciata la storia?

La mamma di lei si iscrive in una chat di incontri creando un profilo alla figlia e comincia a chattare con un’altra persona: la mamma del futuro sposo. Sì insomma, entrambe le madri a cui sta molto a cuore il futuro sentimentale dei figli, hanno avuto l’idea di creare dei profili ai loro pargoli per trovare consorte.

Si conoscono le suocere in chat e poi fanno conoscere i rispettivi figli, i quali si scrivono e si vedono qualche volta via webcam. Decidono di sposarsi. Lui vive negli Stati Uniti e ha un lavoro prestigioso. Lei vive in Francia ora, tornerà in India per le celebrazioni, terminerà gli studi e poi raggiungerà lui oltreoceano.

Si conosceranno di persona forse solo una decina di giorni prima delle nozze. Lei dice che lui è molto carino, gentile e che le piace. Io dico che sono sconvolta. La sua giovane età, la sua ingenuità. Lei però è felice.

Mi fermo a riflettere un istante sull’ennesimo scontro tra culture e tradizioni profondamente diverse e per questo così affascinanti: due ragazze, due culture, due modi di approcciarsi alla vita opposti. Io che a 25 anni suonati mi sento ancora “piccola”, lei che a 21 anni ha gli occhi che si riempiono di gioia quando parla del matrimonio.

La leggerezza con cui lo racconta è sorprendente. Forse non se ne rende conto, penso io. Forse nessuno le ha spiegato il valore di un tale gesto. O forse è talmente consapevole che quasi lo dà per scontato.

E allora come si usa dire: viva gli sposi!

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4 Commenti

Emilia cuzzocrea 15/07/2020 - 15:48

Io provo sempre tanto tenerezza per queste ragazze. Sai, mi reputo molto fortunata ad essere nata/cresciuta in una società open mind. La libertà di scelta è la cosa più bella che possa esserci. Spero siano felici!

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Silvia 20/07/2020 - 09:51

Sono d’accordo. Io non riesco a concepire questo genere di situazioni, la libertà di scelta è fondamentale. Poi è anche vero che sono tradizioni molto, troppo distanti dalla nostra cultura quindi diventa molto difficile comprenderle. Se fossimo nate in quei Paesi, magari la penseremmo diversamente anche noi.

Un bacio Emi😘

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Irina Pampararo 19/07/2020 - 12:54

Può andar bene come essere la loro condanna.
Faccio i mei auguri più sinceri agli sposi e incrocio le dita.

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Silvia 20/07/2020 - 09:49

Chissà… Lo spero per loro!

Silvia-Lille

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