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Mattina al Kindergarten Singaporiano – Parte 1

di Catia Singapore
All'asilo per imparare.

Mattina al Kindergarten Singaporiano

– Parte 1-

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Alla scoperta del mondo!

Educazione: la priorità di tutte le famiglie

L’educazione dei figli è uno degli argomenti più sentiti da tutte le mamme e papà del mondo. Cosa non si farebbe per dare ai propri figli la preparazione più adeguata per affrontare la vita?

I genitori expat, rispetto a quelli in patria, vedono aggiungersi ulteriori riflessioni a questa comune preoccupazione. La scelta fra i vari programmi educativi stranieri e i costi degli asili e delle scuole, sono solamente alcuni dei temi più difficili da considerare.

Kindergarten singaporiano o internazionale?

Qualche tempo fa, una mattina al Kindergarten singaporiano, mi sono imbattuta in grandi sorprese.

Al compimento dei suoi 4 anni, io e mio marito decidemmo di muovere nostro figlio dal Child-care singaporiano, che frequentava da un anno, ad un Kindergarten singaporiano.

La scelta fu dettata dalla necessità di preparare il bimbo alle future scuole elementari.

Molti Istituti Internazionali, infatti, iniziano a 5 anni e prevedono che i bambini siano già in possesso di un’ampia familiarità con la lingua e l’alfabeto inglese, con i numeri e, possibilmente, con la lingua cinese.

A Singapore si trovano strutture per l’infanzia di tutti i tipi, anche quelle che sviluppano un programma fondato sulla filosofia del gioco, a noi più vicine.  A seconda della scuola scelta per le future elementari però, il background di questi asili potrebbe risultare insufficiente.

Una certa conoscenza di base, infatti, è un requisito per i bambini affinché possano iniziare le scuole presso queste strutture o, addirittura, per superare l’eventuale esame d’ammissione!

La scelta del Programma Scolastico: un passo fondamentale

La scelta del curriculum, poi, diventa molto importante per i contenuti che dovrà trasmettere, per la metodologia di insegnamento ai bambini, per i futuri esami che potranno essere riconosciuti o meno nel mondo e, per l’età di inizio della scuola stessa, come detto. La scelta della scuola è totalmente soggettiva, e ogni famiglia deve trovare la soluzione più consona a seconda delle proprie necessità, che possono essere le più svariate.

La scuola accademica Inglese, favorita da me e mio marito, prevede che i bambini inizino le elementari un anno prima rispetto all’Italia.

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Al kindergarten tutti assieme.

Attraverso un orientamento di tipo Learning through play, sviluppato nel rispetto delle regole del Governo per la salute dei bambini, i piccoli iniziano a conoscere l’alfabeto e i numeri nell’anno Year 1, corrispondente all’anno Elementare addizionale, dai 5 ai 6 anni.

E, di fatto, molti bambini arrivano all’Year 2, corrispondente alla nostra Prima Elementare dai 6 ai 7 anni, che già sanno scrivere e fare alcuni conti.

In verità, spesso, l’acquisizione delle lingue e dei numeri inizia anche prima: alla Reception, dai 4 ai 5 anni, durante l’ultimo anno di asilo ufficiale. Non è una novità, infatti, che alcuni istituti d’infanzia singaporiani stimino un’attenta preparazione dei loro pupilli già a quella tenera età.

Asilo giocando o studiando? Una scelta impegnativa

I genitori si trovano quindi a un bivio: lasciare che i figli crescano sereni di soli giochi e spensieratezza, o evitare loro uno svantaggio aiutandoli ad arrivare in prima elementare sapendo quasi leggere e scrivere, al pari della maggior parte dei loro coetanei?

In casa nostra abbiamo cercato di mediare dando al bambino la possibilità di imparare presto, dai 4 anni, controllando però le sue regolari attività di gioco e divertimento, sviluppate in altri orari della giornata.

Lo abbiamo fatto così entrare in un ambiente propedeutico alle sue prossime scuole elementari, per 4 ore al giorno, ed io ho avuto la possibilità di trascorrere con lui una mattina al Kindergarten singaporiano.

Dopo esserci alzati di buon’ora, abbiamo fatto colazione e chiacchiere, abbiamo controllato lo zainetto e ci siamo incamminati verso la sua nuova scuola, locata a circa 12-14 minuti a piedi da casa.

Attraverso una stradina secondaria, immersa nel verde più rigoglioso, ci hanno accompagnato tre scimmiette. Erano arrivate lì dal vicino Labrador Nature Reserve Park, un’oasi di tranquillità, di fauna selvatica e meraviglie naturali, situata proprio a fianco del nostro condominio: il Reflections at Keppel Bay. Un complesso residenziale, progettato dall’architetto Daniel Libeskind, le cui sei torri di vetro offrono una vista panoramica sul Monte Faber e sull’isola di Sentosa.

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Dalle moderne architetture alla natura più rigogliosa!

La mattina al Kindergarten singaporiano

Arrivati all’entrata del Kindergarten, mio figlio è stato allineato agli altri bimbi già incolonnati per i controlli di routine: febbre e malattia mani-piedi-bocca.

Poi, sono stati portati nell’assembly room, uno spazio molto ampio al centro dell’asilo, dove ogni mattina si svolgono i saluti e si alternano canti, racconti e letture di riviste, come il National Geographic Junior, per circa 30 minuti.

Successivamente, la colazione/snack e, a seconda del calendario della giornata, lezioni in classe di numerazione, fonetica inglese e cinese, scrittura inglese e cinese, musica e recitazione, lettura e ascolto di racconti e storie, esposizione delle storie lette ai compagni, espressione creativa e ginnastica.

Non avevo mai assistito a nulla del genere.

A lezione di musica e numeri al kindergarten

La classe di musica e recitazione, che ho potuto frequentare durante la mia mattina al kindergarten, l’ho trovata all’avanguardia. In una sala con parquet di legno, pianoforte e altri strumenti musicali, muri insonorizzati, specchi in tutto l’ambiente e molto altro ancora, i bambini della Nursery hanno cantato, corso e giocato a piedi nudi attraverso attività fisiche e vocali, secondo un programma ben determinato dall’insegnante.

A seguire, hanno ricevuto un altro snack: fette di Torta Pandan, una torta locale il cui sapore deriva da particolari foglie allungate e latte al cioccolato. Le porzioni, a mio avviso, erano veramente ridotte; ma bisogna sottolineare che i bimbi asiatici durante i pasti consumano meno dei caucasici, mangiando però più frequentemente. Questo, per l’appetito di mio figlio, è stato subito un problema, che ho in seguito dovuto coordinare con la scuola.

Poi, si è svolta la lezione di Numeracy, la comprensione e la capacità di lavorare coi numeri. Ho trovato una classe di bambini asiatici che già, pur contando zampette di animali e insetti, con i numeri non sembravano avere alcun problema: 2 zampe la gallina; 4 la ranocchia; 6 la farfalla; 8 il ragno; 10 il granchio incluse le chele! E i numeri erano facilmente riconosciuti anche quando scritti alla lavagna!

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Giocare con i colori è bello!

La lezione che mi ha mandato in défaillance

La leziona a seguire trattava Phonemic Awarness, fonetica dell’alfabeto inglese. I bambini hanno studiato la fonetica della lettera “A a” per la sua corretta pronuncia in inglese e a quali parole e oggetti quella lettera appartenesse.

Constatando, per un attimo, che l’insegnante sembrava rivolgersi a bambini almeno delle scuole medie, e non a una Nursery di bambini di 4 anni, ho dovuto ammettere che io una classe così avanzata in fonetica non l’avevo mai frequentata in vita mia.

Tanto è stato il mio stupore che ho reagito cascando in una tremenda ridarella: non sapevo come frenarla e non volevo farla trapelare!

Non ridevo dell’insegnante, io ero solo stupita delle possibilità di cui questi bambini possono usufruire, certamente rispetto a noi alla loro età.

La scelta della nostra famiglia ha ricevuto anche qualche critica da genitori caucasici. Questo, a causa del loro disappunto nel vedere il nostro bambino immerso in un ambiente quasi completamente asiatico singaporiano, (inclusivo, comunque, di diverse etnie: indiana, cinese, coreana, tailandese, etc.).

Ma Singapore è un grande esempio di convivenza multietnica, nel più profondo della sua ragione sociale, e abbiamo creduto, a ragion veduta, che tutti avrebbero fatto il proprio meglio per crescere questi bambini in amicizia.

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Al kindergarten contando e colorando.

La scuola francese a Singapore

E’ trascorso un anno dalla mia mattina al kindergarten singaporiano.

Nostro figlio non ha avuto difficoltà di inserimento e adattamento. Con nostra soddisfazione, ha sicuramente migliorato la sua conoscenza generale dell’inglese, del cinese e dei numeri e ha ricevuto un approccio alla scrittura, assieme a molto altro.

Piuttosto, la mia insoddisfazione, se proprio devo fare il punto, è stata riservata al sistema alimentare: troppo privo di buoni elementi nutrizionali e inclusivo di quello che io considero junk food.

Ma sono italiana, e molto severa da questo punto di vista.

Invece, sono stati altri e improvvisi i motivi per cui oggi, con l’inizio del nuovo anno, il nostro bimbo frequenta già la Maternelle Moyenne Section a l’LFS – Lycée Français de Singapour, ovvero, l’Asilo Sezione Intermedia della Scuola Francese di Singapore.

Ma di questo, vi racconto nella prossima Parte 2 di questa mia storia.

A presto!

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8 Commenti

Katia 30/01/2019 - 13:39

Che bella panoramica sugli asili e le pre-school Singaporiane. Peccato per l’aspetto alimentare! Sono rimasta anch’io un po’ sbalordita dalla lezione di fonetica, che ho sempre trovato una materia tanto affascinante quanto ostica. Chissà, forse per questo è meglio un approccio precoce in tal senso. I bambini stupiscono sempre per l’incredibile capacità di fare propri elementi educativi che da adulti facciamo fatica ormai ad acquisire.
Complimenti per la chiarezza dell’esposto! Non vedo l’ora di sapere come procede la scuola maternelle! A presto!

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Catia Singapore 30/01/2019 - 15:28

Cara Katia grazie!
Sì, è tutto molto sorprendente. Inclusa la spontaneità dei bambini ad acquisire o ad adattarsi senza barriere mentali. Ciò mi fa riflettere anche sulla delicatezza e sull’importanza delle informazioni che devono ricevere.
Quindi, lasciare che si espongano e vivano le loro esperienze, con un occhio ben aperto da lontano 🙂 Grazie e a presto!!!

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Nicoletta 30/01/2019 - 14:27

Bravissima Catia. Spero tu possa anche essere di aiuto per altri genitori..caucasici in queste difficili scelte per l’educazione all’estero dei propri figli. Un abbraccio, nonna Niky

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Catia Singapore 02/02/2019 - 01:33

Cara nonna Niki mi auguro di essere d’aiuto, sì. E di sorprendere, un po’ come succede a me quando osservo queste nuove metodologie e tecniche per l’insegnamento. Io, prevedo che continuerò a stupirmi, ne sono certa. Un abbraccio!

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Annalisa 31/01/2019 - 10:16

Bello e utile. Credo davvero che uno dei problemi principali di nou genitori expat sia la formazione dei nostri figli. C’è un gran bisigno di articoli che forniscano informazioni in questo senso.

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Catia Singapore 02/02/2019 - 01:25

Grazie Annalisa! Concordo con te. La preoccupazione per i figli è un problema comune che coinvolge tutti i genitori del mondo.
Ma noi italiani all’estero, davvero siamo circondati da sistemi che non conosciamo… E’ difficile comprenderli a pieno e a fondo, e scegliere quello alla nostra famiglia più opportuno. Uno scambio di info a riguardo ci aiuterà in questo percorso. Un grande abbraccio.

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Marti 14/06/2019 - 15:47

Cara Catia,
che conforto leggere la tua esperienza.
Ho 32 anni e a gennaio io, il mio compagno e il nostro bimbo di un anno ci trasferiamo a Singapore. Il mio compagno ha già vissuto tre anni e mezzo in questa incredibile città e io l’ho visitata un paio di anni fa ma questa volta sarà tutto diverso, con il piccolo terremoto poi… ci sarà da divertirsi!
Sto giusto iniziando a informarmi un po’ sui quartieri più vivibili con i bimbi piccoli e sui Kindergarten che trovo siano fondamentali per l’integrazione e la crescita dei nostri cuccioli.
Continuerò a seguirti, felice di averti “scoperta”!

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Catia Singapore 15/06/2019 - 04:36

Cara Marti ben arrivata a Singapore!
Leggi la seconda parte di questo racconto, ti dirà molto sulle nostre scelte!
E ci sentiamo anche su DIAS MAMME!
Sono contenta la mia storia ti sia stata di conforto!
Un abbraccio
Catia Singapore

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