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Mauritius, un elisir di giovinezza al mercato

di Danila - Mauritius
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Mauritius, un elisir di giovinezza al mercato

Sono felice di raccontarvi quello che mi è successo qualche  settimana fa.

Mi trovavo al mercato di Flacq, come accade spesso nel giorno di apertura settimanale, che è il  mercoledì.
Ero lì per  la consueta scelta di ortaggi e frutta fresca, quando, alzando gli occhi, ho visto avvicinarsi il sig. Neema che voleva salutarmi.

Neema e la moglie Rosha sono due persone deliziose,  hanno un banchetto proprio in questo mercato, dove sono solita comprare la frutta.
Loro, con molto orgoglio, da quando li conosco, ci tengono a sottolineare che i loro prodotti non subiscono alcun trattamento chimico ed io mi fido di loro.

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Vegani per scelta e non per moda,  seguono un’alimentazione molto sana, hanno 4 figli e li conosco da anni, ormai.

Mi piace chiacchierare con loro, hanno sempre qualche aneddoto curioso da raccontare, tutte le volte che vado a trovarli.

Anche quella mattina, mi sono ritrovata a conversare  di svariate cose, saltando da un argomento ad un altro; dalla  protesta dei giorni scorsi a Port Louis, che ha avuto una grande affluenza di gente e sulle ragioni che hanno spinto la gente in piazza contro il governo, mi hanno poi spiegato come rendere il curry più cremoso e ancora più saporito. Per  finire, mi hanno mostrato una radice che non avevo mai visto qui, o forse semplicemente, non aveva mai catturato la mia attenzione neanche altrove.

Faccio una piccola parentesi..

In questi anni, andare al mercato è sempre stato per me fonte di estrema curiosità e ispirazione, per la presenza di tantissimi ortaggi diversi. Varietà  differenti  da quelle che si trovano in Italia, nonostante ormai arrivi ovunque tutto e da ogni parte del mondo.

Molti di questi  li avevo già scoperti in altri paesi tropicali, ma tanti sono stati una vera rivelazione.


Andare al mercato mi diverte tanto.

Girare  tra i vari banchi  colorati, tra venditori sorridenti, scegliere la mercanzia più fresca. Frutta e ortaggi  vengono esposti in ceste molto grandi e spesso, chi vende, offre un solo prodotto. Così trovi chi ha montagne di peperoncini rossi  fiammanti, chi ha grossi avocadi locali di un verde smeraldo, banane di tutte le misure, grossi tranci di zucca di un arancio intenso, cumuli di zenzero, chou chou bitorzoluti, cocchi da bere e così via. C’è anche  chi vende pesce sotto sale, regno delle mosche, specie in questa stagione così calda.

Ma io non mi avvicino molto, preferisco mangiare il pesce fresco.

Mi sono spesso cimentata in cucina per provare un po’ di tutto, e ho capito con il tempo, che    chiedere subito, il modo migliore per cucinare  ciò  che non si conosce, sia la via più semplice  per trovare  la ricetta giusta. Senza inutili esperimenti, che spesso si rivelano fallimentari.

Ma torniamo a noi..

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Con insistenza, mi viene offerto  un pezzetto di questa radice bianca che, esternamente, sembrava una grossa patata schiacciata.

Neema mi anticipa che abbia il gusto della pera e che  possa essere consumata anche in insalata o come un frutto normale, perché ha un sapore dolciastro e un gran potere rinfrescante. 

Mi dice essere un antiossidante naturale e che faccia benissimo alla pelle.

 Lui l’ha chiamata Yam bean ed io, sinceramente, non l’avevo mai, ne mangiata ne sentita nominare. Mi elenca la quantità di proprietà di questa specie di rapa: ricca di vitamina c, di fibre, rinforzante del sistema immunitario, con enormi proprietà antinfiammatorie, ricca di minerali come calcio e potassio, ed ancora un vero toccasana per la pelle. Mi dice anche che, sulla loro tavola, non manca mai. 

Decido allora di comprarne un paio e di provarli in insalata.

Mentre mi accingo ad andare via con il mio cesto colmo di cose, la moglie Rosha, che è  sempre sorridente e di poche parole…mi sussurra all’orecchio: “ Signora, secondo lei,  io quanti anni ho? “ 

Sinceramente trovo difficile indovinare l’età di molta della gente che vive qui, a volte sembra molto più anziana dell’età che ha perché molte donne fanno dei lavori duri nei campi, o perché non si curano molto. Per il resto, le donne  stanno poco al sole e tendono sempre a coprirsi o a stare comunque all’ombra, camminando per strada, in compagnia di un ombrellino dal doppio uso: per ripararsi dal sole o dalla pioggia, quindi possono avere anche  un aspetto molto giovanile.
La loro pelle infatti, è spesso meno rugosa di chi, invece, con la stessa età anagrafica ha abbondato con tintarelle sin dalla giovane età.

Così le rispondo diplomaticamente e schiacciandole un occhio:  “non lo so, sicuramente, meno di me”,  giusto per rimanere al sicuro.

Lei allora mi dice fiera: “ ne ho 58 ed  è tutto merito dello yam!” .
Impossibile nascondere il mio stupore,  essendo rimasta a bocca aperta, come una scema. Credo anche abbia decisamente capito che io non fossi affatto  più vecchia di lei!

Non penso che questa minuta donnina, dall’ incarnato ancora così giovane, sia una furfante o una venditrice incallita. Un’incantatrice alla stregua di  Vanna Marchi ( per chi  si ricordasse la  storia di questa “nobildonna” italiana venditrice televisiva di qualche anno fa).

Dubito che  abbia, volutamente,  aggiunto una decina di  anni alla sua età  o  magari, penso sia solo il frutto, di una genetica superiore.
Ma , 
per non sapere ne  leggere ne scrivere, (come si dice dalle mie parti) un giro al mercato in cerca di Yam,  per quello che costa questo elisir di giovinezza….io  lo  farò più spesso! 

gioco-incipit

Danila ha giocato al nostro #giocoincipit. 

Le abbiamo dato un incipit e lei, partendo da quelle poche righe, vi ha costruito una storia ispirata a fatti reali della sua vita. Se anche voi volete giocare scrivete a [email protected]: vi invieremo un incipit e potrete scrivere un racconto tutto vostro che verrà pubblicato sul nostro blog e condiviso sui nostri social!

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