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Il mestiere della scrittrice: la mia storia e qualche consiglio

di Alessandra Nitti
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Il mestiere della scrittrice: la mia storia e qualche consiglio

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Questo articolo nasce perché, spesso, vengo contattata da aspiranti autori desiderosi di sapere come si fa. Da autrice, ho dunque deciso di raccontare il mio percorso e di dare qualche consiglio a chi vuole intraprendere il mestiere della scrittrice.

Le due cose non c’entrano l’una con l’altra, o forse sì. Forse è grazie a quei libri che divoravo da bambina e adolescente che sono divenuta un’anima inquieta: devo muovermi di continuo, che sia nello spazio, nel tempo o nei miei mondi di carta.

Per me questa brama di conoscenza e di esplorazione è stata la vera molla che mi ha spinto ad intraprendere questa carriera, la stessa che mi spinge a viaggiare spesso.

Il primo passo è leggere

Con il mondo della fantasia su carta ci sono entrata in contatto sin da piccolina: ogni scrittore comincia dallo stesso punto, dalla lettura. Senza di essa non si va da nessuna parte. Dico di più, serve una lettura artigianale: analizzate parola per parola ciò che è scritto, studiate ritmo, suono, lessico, scelte, atmosfere. Smembrate il libro, prendete tra le dita ogni lemma e scrutatelo da vicino. Imitate, se necessario: anche i grandi pittori del passato hanno cominciato così.

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Puoi lavorare da dove vuoi

Studiate molto

Studiate le grandi opere, soprattutto quelle simili a ciò che avete intenzione di scrivere. Leggete libri sulla scrittura e frequentate laboratori. Studiate anche ciò che riguarda il contenuto della vostra storia. Ad esempio, per i miei romanzi time-travel/storici ho passato mesi interi sui libri di storia veneziana, ho visitato i musei per vedere le ambientazioni e gli abiti dell’epoca e ho persino imparato a caricare un moschetto Settecentesco o a creare impacchi per prevenire la suppurazione delle ferite. È divertente e darà un tocco realistico alla vostra storia.

Non dimenticatevi di scrivere

Dico sul serio, non vi sto prendendo in giro. Un autore scrive, non aspetta mica che sua altezza l’ispirazione venga a fargli visita. Prende la penna e butta giù parole: se è ispirato sarà facile e piacevole, se non lo è sarà una sofferenza, ma lo fa. Questo fa di uno scrittore, uno scrittore.

A volte mi sento dire: “Non riesco ad andare avanti, ho il blocco dello scrittore, sto riflettendo”. Scuse! Sì, avete capito bene: spesso questa è una scusa per giustificare la propria voglia di non fare.

Certo, a volte si può tentennare, si possono avere dubbi su come procedere: ma se questo stallo permane più giorni, cambiate mestiere. La scrittura è un lavoro durissimo, richiede tanta disciplina, sacrifici, dolori e pianti. Se non siete pronti, buttate la penna. Se siete pronti, lasciate quel buco, continuate a scrivere e lì ci tornerete più tardi.

Siate esigenti con voi stessi.

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Scrivi: è l’unica cosa che puoi fare per essere una scrittrice

L’arte di finire

In questo articolo non mi dilungherò molto sulle tecniche di scrittura, potete trovarle qui nel mio laboratorio. Vi dico solo una cosa: portate a termine il vostro lavoro. Qualunque esso sia, un romanzo, un racconto breve, una poesia, non lasciate nulla incompiuto. Finire vi aiuterà a praticare la disciplina, la produttività e alla fine vi darà un senso impagabile di soddisfazione.

L’inizio del mio percorso: come trovare un editore

Concluso il mio primo romanzo – un time-travel nel quale una donna dei giorni nostri viene catapultata nella Venezia del Diciottesimo secolo sull’orlo della caduta della Serenissima, mi sono messa a cercare un editore. Ho passato ore e ore a farlo (nota: diffidate di quelli a pagamento) e per farmi notare ho iniziato a scrivere su piattaforme online.

Il mio piano è riuscito e da lì con ordine, disciplina e sacrifici ho pubblicato quattro romanzi, scritti da qualsiasi parte del mondo. Venezia, Vienna, Avellino, Pechino, Canton. Ho buttato giù qualche bozza persino in Laos e Cambogia e ora continuo a lavorare da Kiev. Il lavoro perfetto per chi, come me, è una nomade inquieta e piena di fantasia.

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Io e il mio primo libro

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10 Commenti

Irina Pampararo 05/07/2020 - 14:27

Chapeau! Immagino anch’io che oltre alle doti naturali ci voglia studio, costanza, perseveranza.
Non è un mestiere facile facile… ma deve essere bellissimo.

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Alessandra Cina/Ucraina 17/07/2020 - 17:31

È davvero molto bello e soddisfacente!

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Chiara Scanavino 08/07/2020 - 10:16

Ciao, Alessandra! Perché dici di lasciar perdere gli editori a pagamento? Anch’io ho pubblicato un libro e personalmente, visto che c’è un rischio imprenditoriale, trovo corretto suddividere tale rischio tra le due parti…

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Alessandra Cina/Ucraina 17/07/2020 - 17:32

Assolutamente no, cara Chiara. L’editoria è gratuita. In pratica gli editori comprano e investono sul tuo lavoro (infatti sulle vendite tu prenderai una piccola percentuale). Gli editori a pagamento non guadagnano con la vendita del libro ma con i soldi dello scrittore. Un editore vero e serio è un imprenditore e va pagato da chi acquista i libri, non dall’autore che ci ha messo l’idea e gran parte del lavoro.

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Lisa 08/07/2020 - 15:25

Che articolo interessante!Soprattutto per me che sogno di scrivere “seriamente” ma non so da dove iniziare. Bellissimo il tuo laboratorio. Leggerò con calma tutti gli articoli.
Mi hai fatto venire in mente le parole della mia professoressa di lettere all’università “Non pensate che gli scrittori siamo tutti artisti un po’ fuori che scrivono di notte in preda a chissà che cosa. Per scrivere ci vuole rigore e disciplina”. All’epoca mi sembravano parole un po’ esagerate. Adesso capisco che aveva ragione.

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Alessandra Cina/Ucraina 17/07/2020 - 17:34

Ciao Lisa, la tua insegnante aveva ragione! Molto spesso si crede che basti una penna per scrivere e invece no, è un lavoro a tutto tondo e come tale va svolto 😉 in bocca al lupo, fammi sapere quando inizierai a scrivere.

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cinzia 14/07/2020 - 14:31

Che brava Ale , io non sono una scrittrice, ma ammiro tanto chi come te ha questa grande dote
vai avanti …
Bru

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Alessandra Cina/Ucraina 17/07/2020 - 17:34

Grazie mille Cinzia, un bacione

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Maria Luisa Malerba 05/10/2020 - 16:34

Ciao Alessandra! Bellissimo articolo, grazie. Ho due domande per te:
1. Riesci a vivere solo di scrittura? O fai anche altri lavori?
2. Cosa ne pensi del self-publishing? Lo consiglieresti?
Grazie ancora, un abbraccio!

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Alessandra Cina/Ucraina 08/10/2020 - 10:35

Ciao, innanzitutto grazie.

Il self-publishing funziona solo se ci si impegna ad auto-promuoversi. Dipende dalla persona, naturalmente. Io preferisco concentrarmi sulla scrittura e lasciare fare il resto a un editore.

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