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Missionaria e Artista di Strada in Spagna

di Katia
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Mi chiamo Antonina Carollo.

Sono nata  a Palermo il 15 ottobre del 1981 ed all’età di tre anni mi sono “esibita” pubblicamente su un palcoscenico. Questo dettaglio è importante per comprendere quello che faccio oggi.  Altro dettaglio di rilievo e che da bambina, grazie al lavoro di mio padre, viaggiavo spesso e uno di quei viaggi ha cambiato totalmente il percorso della mia vita.

Viaggiare è sempre stata una mia grande passione, così come  parlare altre lingue e conoscere  nuove culture. Avrei voluto iscrivermi al liceo linguistico, ma già a  quattordici anni iniziai a lavorare nell’azienda commerciale di famiglia, gestendo un mio negozio. Così optai per una scuola serale fino a laurearmi  in Economia Aziendale e, subito dopo la laurea mi trasferii  a Milano per frequentare un Master triennale in “Imprenditorialità e strategia delle Aziende”. Quello fu il periodo in cui decisi di mollare le  mie certezze acquisite  per l’ “incertezza”, malgrado l’obiettivo iniziale, dopo il Master, fosse  quello di tornare in Sicilia e dare il mio contributo all’azienda di famiglia per il suo ampliamento.

All’epoca in cui frequentavo il Master avevo già sentito nel mio cuore che Dio aveva un altro piano per la mia vita.

Il Signore  mi parlò  in preghiera, dicendomi di lasciare i vari lavoretti  che mi tenevano occupata oltre allo studio  e dare la disdetta della casa, perché presto avrei dovuto cambiare nuovamente città.  Fu così che tre mesi dopo aver ricevuto questa ispirazione, alla fine del mio triennio a Milano, venne il Pastore e mi disse:

“Carollo preparati perché entro la fine dell’anno verrai inviata come missionaria in Spagna per aprire una Chiesa. Parlare di Gesù attraverso l’arte sarà la tua Missione”.

La Spagna è il paese che ha influito sul percorso della mia vita fin dalla prima volta che lo visitai da bambina, con mio padre.

Quando ero piccola non passava giorno  che non pensassi a quella nazione.  Iniziai  a parlare spagnolo senza mai studiarlo veramente, se non leggendo il dizionario e riuscendo a dare il giusto accento alle parole.  Una volta adulta mi sono anche iscritta ad una scuola di flamenco, l’unica che esisteva a quel tempo a  Palermo, avendo così l’occasione di fare ripetuti viaggi in Spagna per apprendere meglio questa arte amica. Il desiderio di un trasferimento definitivo era molto forte ma la vita, il lavoro, la famiglia e gli affetti non mi permettevano di mettere in atto questa “pazzia”. Solo l’amore di Dio mi ha spinto a fare il passo decisivo, che si è rivelato nel tempo la semplice risposta alle mie preghiere. Ogni  cosa, ad un certo punto, si è costellata nella giusta maniera affinché io mi trasferissi in  Spagna per realizzare il sogno di formarmi nell’arte del flamenco, senza il  quale oggi non potrei più vivere.

Parto dunque  per Sevilla con una valigia: dentro il necessario per iniziare una nuova vita. Lascio  tutte le certezze che mi ero creata fino a quel momento e viaggio verso l’ignoto: dormo per un mese in una chiesa che ospita missionari poi,  in seguito, vengo ospitata  a casa di una signora che decide di aiutarmi finché non trovo una sistemazione  migliore.

All’inizio la nostalgia è lacerante e scopro che la vita da missionaria non è semplice: mi mancano gli affetti familiari, la mia routine, il mio lavoro e i miei clienti. Mi trovavo in Spagna, è vero, la terra che ho sempre amato e desiderato, ma non avevo niente e dovevo costruire tutto da zero. Era una sfida: “continuare o mollare” ed io non avevo intenzione di mollare!

Mi  è stato insegnato a chiedere a Dio tutto ciò di cui ho bisogno perché Lui, per certo, risponderà alla mia fede. Anche in Spagna è andata così: attraverso un dialogo interiore Lui  inizia a mettere sul  mio cammino persone che mi amano come una figlia e mi sostengono anche nelle minime necessità; ma soprattutto mi fa trovare una chiesa in cui congregarmi e continuare a crescere spiritualmente.

Nel mio cuore si intensifica il desiderio di far conoscere l’amore di Dio a chi ancora non lo conosce e dunque ragiono in questi termini: ballare il flamenco è la mia grande passione, sono qui per predicare attraverso la mia “arte”,   perché non diventare un’  artista di strada? Una volta presa questa decisione mi sono fatta costruire  un carretto dove dentro metto l’altoparlante , il mio tablao (pezzo di legno su cui ballo) e trasporto tutto con la mia bicicletta.  Giro  per le vie di Sevilla cercando una strada o una piazza dove esibirmi e, una volta che ho individuato il posto, mi fermo, monto il mio teatro ambulante e danzo, predicando la parola di Dio.

antonina carolla strada 2Credete che sia stato facile diventare un’artista di strada e farsi accettare dai propri genitori?

Consideriamo  la cultura da dove provengo, la Sicilia – dove gli artisti di strada neppure  esistono –  che conserva  ancora dei pregiudizi per questo genere di espressione artistica,   considerandola alla stregua di chi mendica per le vie delle città.  I miei genitori poi, che hanno fatto tanto per sostenermi negli studi fino ad un Master, mi vedevano puntualmente declinare tutte le appetibili proposte di lavoro che mi venivano offerte. Io ero una stakanovista quando lavoravo, ma poi qualcosa dentro di me è cambiato, ho iniziato a vedere il mondo da un’altra prospettiva .

Nessuno ha mai appoggiato le mie scelte eccetto  mia madre, l’unica che mi sosteneva nei momenti di scoraggiamento, dandomi forza per continuare a lottare per  quello in cui credevo; e anche se mio padre era contrario alle mie scelte, quando avevo bisogno ed ero con l’acqua alla gola, lui era sempre lì,  disposto ad aiutarmi senza farmelo pesare .

Avere questo tipo di genitori non è cosa  che possono avere tutti , ma io l’ho avuta, ed è anche grazie a loro che ho potuto fare delle scelte controcorrente.

Ripensando alle tante proposte di lavoro che avevo ricevuto al tempo precedente alla partenza per la mia Missione credo che a livello economico  mi avrebbero appagato, ma a lungo andare si sarebbero trasformate in  un grande ostacolo per quello che è realmente il mio proposito di  vita.

missionaria-spagnaSono dovuti passare  quasi trent’anni per poter realizzare il  mio sogno di bambina, ma alla fine è realizzato: “le promesse sono per un tempo: se tardano aspettale, perché per certo arriveranno “.

La  mia vita a Sevilla è ricca e coinvolgente, ma so che presto  sarò chiamata di nuovo ad esplorare una nuova nazione, dove porterò con me la mia danza.  L’obiettivo  è parlare di Dio attraverso il flamenco ovunque io vada. Tuttavia, di pari passo, so che arriverà il momento di mettere a frutto la globalità delle mie pregresse esperienze lavorative nonché  dei  miei studi  in campo manageriale. Un giorno aprirò una mia impresa: sono pur sempre figlia di imprenditori e il commercio scorre nelle mie vene al pari del Flamenco.

In questa vita nulla è impossibile: i limiti sono solamente nella nostra mente. Se vuoi vincere una guerra devi scendere in battaglia, e non ho mai conosciuto nessuno che senza lottare abbia ottenuto qualcosa.

Dunque vi esorto a lottare, a mettervi in gioco, ad imparare a conoscere i vostri limiti e a superarli.  Ci saranno momenti difficili e di grande scoraggiamento, dove l’unica cosa che vorreste è il biglietto di ritorno nella vostra patria. Ma credetemi: se resisterete, quando arriverete alla meta e vi guarderete indietro, vi farete solo delle grandi risate, e avrete delle belle storie da raccontare a chi magari come voi sta cercando un incoraggiamento per vivere una nuova vita .

Accerchiatevi di amici, di quelli veri, quelli che vi danno parole di conforto, quelle persone positive che vi amano e vogliono vedervi crescere. Non abbiate timore a chiedere aiuto: è anche nella sottomissione e nell’umiltà che si cresce.

Tutti abbiamo bisogno l’uno dell’altro,  questa è la legge della vita “ guai al solo, perché se cade non ha nessuno che lo rialza “.

Vi mando un forte abbraccio dalla Spagna , che  i vostri sogni possano materializzarsi e che possano incontrare la vostra felicità .

AMEN Y OLE’ .

DIOS OS BENDIGA

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7 Commenti

Marilena 02/10/2016 - 18:53

Tu sei una mia figlia adottiva che mi ha insegnato molto dei sogni che Dio mette dentro di noi . Come te in terra spagnola continuerò a parlare di Dio attraverso l’arte performativa e imparerò a ballare il flamento perché artisti per Dio lo si é a 360 gradi. Quindi ti aspetto a Ibiza e tu mi ospiterai a Sevilla.
Un cuore per Dio non può essere fermato.

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Antonina 07/10/2016 - 17:08

Tesoroo grazie infinite !! So quello che stai pasando !! Ma la cosa meravigliosa è vedere come stai superando ogni ostacolo ! Ti voglio bene ??? e nn vedo l ‘ora di vederti ballare flamenco ????

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Cynthia 02/10/2016 - 20:10

Que bela la mia amiga siciliana!
Es una grandíssima bailadora que baila con alma y corazon, esto es mas belo en Antonina! Una mujer que inspira mucha gente a seguir sus sueños! Gracias amiga, tu me inspiras!
Grande abrazo

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Antonina 07/10/2016 - 17:10

Amigaaa.. Me dejaste sin palabra y con lagrimita !!te agradezco por tu palabra ! Esto me da mucha fuerza ! Te quiero mucho!!las amistad ed un don de Dios .. Yyo te recibí ?? un abrazo muy fuerte mi amiga querida

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Amna 02/10/2016 - 21:17

Il SIGNORE ha un proposito per tutti e riuscire a comprenderlo e a realizzarlo non è per tutti.
Quando si riesce ad entrare nella dimensione di PAPÀ tutto diventa più chiaro, più certo, più profondo che mai,!!! dando la forza il coraggio e la certezza dei passi da compiere nella propria vita, quella vita prestabilita da LUI che ci fa andare avanti senza mollare, SI !! Quando c’è chiarezza del suo proponimento, niente e nessuno potrà fermarci, gli unici a poterci fermare siamo noi stessi!!
POSSA TU AVERE SEMPRE CHIAREZZA IN CRISTO GESÙ DELLA-SUA-PERFETTA-VOLONTÀ-NELLA-TUA-VITA ??

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Antonina 07/10/2016 - 17:13

Amna graziee Per le tus parole !! È vero quando hai chiarezza sai anche nelle mille difficolta’ quale è il punto fisso che devi guardare Per Andaré avanti e raggiungere i tuoi obiettivi .. Ti mando un forte abbraccio e che anche tu possa raggiungere tutti i tuoi sogni ????

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Laura Casarini 28/03/2019 - 20:07

Ciao Antonina, scusa se scrivo cosi in ritardo dalla pubblicazione del tuo post ma avrei una domanda: essendo appassionata di flamenco e avendo deciso di intraprendere studi a riguardo cosa mi consigli? Ho individuato la scuola di Esther Velez a Siviglia e vorrei iniziare col corso di canto. Tu per quanto tempo hai frequentato corsi? C’è possibilità di crearsi un lavoro? La danza è la mia vita, tuttora faccio danza indiana come autodidatta ma il flamenco è arrivato nella mia vita in un momento particolarmente difficile e vorrei trarne qualcosa. Grazie se puoi darmi qualche consiglio. Che Dio ti benedica!!!

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