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Non Uniform Day: ovvero panico e sgomento di una povera madre

di Barbara A. Londra
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Non Uniform Day

Ovvero panico e sgomento di una povera madre

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Ore 08:00 di sera di una tranquilla domenica post half term.

Finalmente si torna a scuola dopo due – e dico due – settimane di vacanze scolastiche e di teens annoiate e irascibili dopo questa lunga pausa.

“Finalmente, pronte per il letto?” – Domanda speranzosa o disperata, la mia.

Il piccolo è già pronto: pipì fatta, storia letta e baci “tanti” dati. Ho anche risposto alle sue solite domande filosofiche dell’ultima ora, della serie: ”Mamma, ma babbo natale come si chiama? Perché esce solo per Natale e che fa tutto il resto del tempo? Mammaaaa, ma Babbo Natale la macchina c’e l’ha?”. 

Baci e abbracci anche alle mie teens e sospiro di sollievo (il mio). Ma la 13enne mi dice: “Ah! Mamma, domani è non uniform day: che mi metto?”. 

Panico assoluto. Qui, in questo momento preciso, vorrei svenire e fingermi morta.

Sì, perchè normalmente – e grazie a Dio-, tutte le scuole in UK hanno una loro uniforme scolastica che rende gli studenti uguali e riconoscibili a tutti.

Dalle materne alle superiori, ognuna ha un uniforme con tanto di giacca e cravatta e, a volte, paglietta per i più piccoli.

I colori delle stesse dipendono dal tema della scuola. Di solito, quelle cristiane hanno colori sobri che richiamano quelli cardinalizi oppure optano per  il blue e grigio. Le altre, invece, si sbizzarriscono in colori impossibili e con abbinamenti fantasiosi; del resto gli inglesi non hanno gusto nel vestirsi.

Mia figlia mi dice:”che mi metto domani ?” ed ecco, alle soglie del mio meritato riposo sul divano con tanto di copertina e palpebra scesa, questa domanda mi fa inpanicare.

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Lei non è una facile nel scegliere i vestiti.

Sarà carattere o sarà perché è una teen, ma potremmo anche passare ore e ore a pensare cosa mettere. E anche in quel caso non possiamo mica essere sicuri di avere raggiunto l’obbiettivo: ci sono sempre i ripensamenti dell’ultima ora. Di solito intorno alle 8.20 di mattina, prima di mettersi in macchina per andare a a scuola.

La figlia incalza: “che mi metto?”.

La scelta di un perfetto outfit è essenziale per i teens. Bisogna seguire la moda, la loro moda che io, francamente, trovo sgraziata e molto brutta; come i pantaloni stretti e le magliette corte e l’ombelico che si vede, o i pantaloni enormi da cui sbucano mutandoni inverosimili.

“E che ne so”, rispondo io. “Mettiti un jeans e una maglietta, tanto vi vestite sempre così!”.

Mi guarda male e poi replica: “hai visto! Non hai gusto! Ma poi quale maglietta?”, e comincia a fare uscire  dal cassetto tutte le sue t-shirts, “e quali jeans?, e quali scarpe?”…

…Che stanchezza, penso. Annuisco soltanto, a questo punto.

Infatti, è passato da un po’ il tempo in cui compravo loro i vestiti e decidevo io cosa dovevano mettersi.

Anche il tempo di quando criticavo  le loro scelte fashion è finito.

Oggi, ormai, a parte orrori e obbrobri pazzeschi, sorrido e metto il pollice in alto. Cominciare una discussione sullo stile e le mode teens 2018  non fa più per me, non ne ho la forza.

E penso: beate uniformi scolastiche! 🙂

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