Io la Danimarca non la vivo. La sopporto.
Il nostro è un equilibrio instabile. E’ come quel vicino di casa che tutti abbiamo avuto almeno una volta: cordiale, sorridente, educato quando lo incontriamo in ascensore, ma che se ne frega delle regole del vivere comune e lascia le scarpe sul pianerottolo, ascolta la musica ad alto volume alle 2 del mattino, organizza feste private nel giardino condominiale. Tu glielo fai notare, chiami persino l’amministratore nel tentativo di portare la battaglia a tuo favore, niente da fare. Ti sorride innocente, con sguardo comprensivo, ma continuerà a comportarsi come vuole. E dentro di te cresce questa irritazione mista a rassegnazione.
E’ cosi che mi sento dopo due anni di vita ad Aarhus: sempre in bilico tra una realtà che è peggiore di ciò che pensavo, ma migliore di altre condizioni.
Aarhus. La seconda città più grande della Danimarca. La capitale europea della cultura 2017. La città del sorriso.
Tutte definizioni corrette, ma cosa rappresenta per me?

Aarhus, capitale europea della cultura 2017
Io non vivo ad Aarhus.
Quando vivi una città, conosci persone, ti fai degli amici.
Io ho dei colleghi. Le persone con cui stavo costruendo un rapporto hanno dovuto lasciare la città. Aarhus non è riuscita a trattenerle.
Io non ho famiglia ad Aarhus.
Ho un frigorifero con il quale intrattengo esilaranti conversazioni e profonde riflessioni. La mia famiglia è in Norvegia ed è lì che viaggio appena posso, in aereo, in nave, a piedi se potessi!
Io, ad Aarhus, ci lavoro. E faccio un lavoro che mi piace dannatamente tanto. Il mio frigorifero me lo ripete sempre: “La tua croce è proprio questa, Valentina. Il tuo lavoro ti piace troppo. Devi smetterla.” Non posso fare a meno di dargli ragione, perché il lavoro non è tutto, specialmente quando rientri alla sera e la tua abitazione è vuota.
Comunque, io e Aarhus continuiamo a frequentarci con quel distacco tipico delle coppie che sanno che nulla è per sempre, legate dalla passione che brucia e chiede di essere consumata in quel preciso istante. Di doman non c’è certezza, dopotutto.

Fino a che brucia…
Chi sono
5 Commenti
Ciao mi chiamo Fosca
Vivo anche io in Danimarca come Valentina e mi è piaciuto molto l’articolo
Mi piacerebbe contattarla è possibile
Grazie
Fosca
Ciao Fosca,
grazie per aver letto il mio articolo! Un saluto!
Ciao Valentina!
Sonst ad Arhus domani se no a Copenhagen
Mi farebbe piacere uno scambio con te donna ingegnere
Ti va? Grazie!
Io non vivo in Svezia, eppure ci sto da tantissiiiiimiii anni. Ti capisco perfettamente
Grazie per aver letto e condiviso la tua esperienza a Sud del Nord 😀
Un saluto!